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Capitolo 920: L’amato Oden

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NB: è severamente vietato usare queste traduzioni per lavori di scanlation!
  • Richiesta: Sanji e Zoro sognano di combattere l’uno contro l’altro
  • Box: Paese di Wano, Kuri – Rovine del castello di Oden
  • Kin’emon: Codesto arroccamento è conosciuto come “Castello di Oden”, benché in realtà il vero nome sia “Castello di Kuri”… ma Oden-sama era profondamente amato da tutti gli abitanti di Kuri, ragion per cui appellavano la struttura in cotal guisa.
  • Luffy: Era il padre di Momo, giusto?
  • Momonosuke: Sì!!
  • Kin’emon: Il nostro signore era un uomo senza pari. Nonostante fosse figlio del precedente shogun di Wano, Kozuki Sukiyaki-sama, era uno spirito libero che provocava costantemente incidenti violenti… tant’è che venne esiliato dalla Capitale dei Fiori!!
  • Tutti: Eh…?
  • Kin’emon: A quel tempo v’era un luogo a Wano considerato senza legge, così pericoloso che persino la famiglia dello shogun vi aveva rinunciato. Lì criminali e ronin cacciati dai propri villaggi formavano bande di ladri, che spesso divenivano rivali perfino tra loro, tant’è che ogni giorno il sangue scorreva in grandi quantità. Quel luogo era l’attuale Kuri.
  • Luffy:
  • Kin’emon: Il giovane Oden-sama, tra tutti i luoghi possibili, scelse appositamente Kuri e battagliò contro Ashura Doji, l’uomo più pericoloso tra tutti i malviventi di quella terra, sconfiggendolo. In breve tempo radunò tutti i furfanti locali e insegnò loro l’arte del lavoro, costruendo così la città e il castello. Affinché tutti potessero giovarne, realizzò inoltre la piantagione paradisiaca… e Kuri, invero, divenne un luogo libero, in cui le risate non avevano mai fine. Quella grande impresa fece sì che lo shogun Sukiyaki-sama conferì all’appena ventenne Oden-sama il titolo di Daimyo di Kuri. In seguito creò fiumi e costruì moli, mettendo in comunicazione le città e i loro abitanti. Il detto di Oden-sama era: “Mi sta stretto!!”

CAMBIO SCENA

  • Zoro: …Ma dove si sono cacciati…? Non posso credere che quel Komainu si sia perso perfino portandomi in groppa… oh, un porto! Potrei chiedere un passaggio.

CAMBIO SCENA

  • Box: Wano, su una certa spiaggia di Kuri
  • Inuarashi: A Oden-sama Wano stava stretta. Quanti ricordi… eravamo proprio su questa spiaggia…!! Naufragammo in questo luogo… tutti avevano paura di noi, ci chiamavano “bakeinu” e “bakeneko”. Ma Oden-sama era diverso…!!
  • NDT: Il bakeneko è uno yokai, una creatura soprannaturale della mitologia giapponese con sembianze feline. Il bakeinu è lo stesso, ma con sembianze canine.
  • Box: Duca Inuarashi, re del giorno del Ducato di Mokomo 
  • Oden (Ricordo): Dovreste vergognarvi!! Temere il diverso è solo sintomo di ignoranza!!
  • Inuarashi: Fu indubbiamente il nostro salvatore…!! Era un eroe, è vero… ma soprattutto, era il nostro signore e padrone…!!

CAMBIO SCENA

  • Kin’emon: …Baffibianchi rimase affascinato e Roger restò stregato da quel samurai di Wano…!!
  • Bepo:
  • Sanji: …!!!
  • Nami: Che storia…!! È terribile…!!
  • Luffy: Quindi, che gli successe?!
  • Kin’emon: L’amato Oden-sama venne condotto nella Capitale dei Fiori… e perì come un criminale!!
  • Luffy: Cos’hai detto?!! No, non può essere vero!!! Quello sporco Orochi!!!
  • Kin’emon: La dipartita del prode Oden-sama è storia di ormai vent’anni fa…!! Tuttavia, per noi è un evento di pochi mesi or sono. Gli ultimi istanti del valoroso guerriero nomato Kozuki Oden sono ancora impressi nei nostri occhi come se fosse successo poc’anzi, invero…!!
  • Brook: Che uomo straordinario…
  • Sanji: È difficile credere che ve la siate cavata in una situazione del genere…
  • Kin’emon: …Ha ragione, ormai non avevamo più alleati, pertanto pensammo solo alla fuga. Abbandonammo il luogo dell’esecuzione, dirigendoci al castello di Oden. Lungo la strada, Nekomamushi e Inuarashi si misero a litigare tra loro. Vennero così catturati dai subordinati di Orochi e dovemmo rinunciare alle loro vite…!! Oramai  non importava più chi sarebbe morto, la priorità era che almeno uno di noi raggiungesse il castello. Orochi puntava alla caduta dell’intero clan Kozuki, pertanto il suo prossimo obiettivo sarebbe stata la vita di Momonosuke-sama…! Tuttavia… Kaido anticipò le nostre mosse e diede alle fiamme il castello, al cui interno v’erano Momonosuke-sama, sua sorella minore Hiyori-sama e la loro madre, Kozuki Toki-sama.
  • Kin’emon (Ricordo): Momonosuke-sama!! Hiyori-sama!! Toki-sama!!
  • Kin’emon: …Per quanto fosse sempre stato difficile crederlo vero, circolava voce secondo cui Toki-sama fosse nata in un lontano passato.
  • Toki (Ricordo): Sebbene non sia possibile tornare nel passato, è possibile recarsi nel futuro…!! Grazie ai miracolosi poteri Toki Toki, io stessa sono riuscita a spostarmi di futuro in futuro, infine raggiungendo la destinazione del mio vagare.
  • NDT: Tempo Tempo
  • Kin’emon (Ricordo): …!! Oden-sama, non è vero?
  • Toki (Ricordo): …Ecco il motivo per cui io resterò qui.
  • Kin’emon (Ricordo): Allora li fermeremo!! Se è realmente possibile spostarsi nel futuro, esaudiremo indubbiamente il desio di Oden-sama!! Orochi!! Kaido!! Li uccideremo entrambi!! E apriremo i confini di questo paese!!
  • Toki (Ricordo): Affido Momonosuke a voi.
  • Kin’emon (Ricordo): Eh…? Ma cosa…?! È forse un sogno?! Dove siamo?! 
  • Raizo (Ricordo): Dov’è il castello?? E il fuoco?? Toki-sama?! Hiyori-sama?!
  • Momonosuke (Ricordo): Dov’è mia madre?! Dimmelo, Kin’emon!!!
  • Kin’emon (Ricordo): Vecchie lapidi…!! Or dunque, le voci sui poteri di Toki-sama erano vere… codesto è il paese di Wano vent’anni dopo!!
  • Kin’emon: Ci ritrovammo in un mondo a noi ignoto, al che prendemmo a girare per Wano in modo da apprendere lo stato delle cose… v’erano fabbriche in ogni dove, innumerevoli camini ad inquinare l’aria, acqua non potabile e cibo razionato. Sia il daimyo che la città stessa non esistevano più… il nome dei Kozuki veniva denigrato…!! Non era più la Wano che conoscevamo, invero!! Pertanto, pensammo di non riuscire a trovare persone che combattessero al nostro fianco, ma eravamo in fallo.
  • Jibu’emon (Ricordo): Non posso sbagliarmi, voi siete Kozuki Momonosuke-sama!! Il mio nome è Jibu’emon, un tempo servitore dello shogun presso Kibi!! Ho atteso il vostro ritorno per vent’anni…!! Ho creduto alle parole di vostra madre e ho atteso questo giorno con sommo desio!!
  • Momonosuke (Ricordo): Mia madre…?!
  • Jibu’emon (Ricordo): Le ultime parole di Toki-sama lasciarono intendere che il clan Kozuki avrebbe avuto la propria vendetta dopo vent’anni…!! Nutrendo dubbi in merito, cercai i resti dei Nove Foderi Rossi per dare man forte a questa teoria… ed invero non li trovai…!! Al che, nonostante le possibilità fossero una su un milione, abbiamo sperato nella vostra comparsa a vent’anni da quel fatidico giorno…!! Se è vostra intenzione guidare l’attacco contro Orochi, allora ci consideri al vostro fianco!! Combatteremo per voi quando il momento sarà propizio!! Poco importa dove siano o cosa stiano facendo, tutti coloro a voi fedeli sono in attesa, con il simbolo della luna tatuato sulla caviglia…!!
  • Kin’emon (Ricordo): Incredibile… nonostante siano passati vent’anni, abbiamo ancora degli alleati. Bene, allora è vostro dovere passare inosservati prima che il nostro incontro abbia luogo, invero!!
  • Jibu’emon (Ricordo): Faremo del nostro meglio!!
  • Kin’emon: Affidammo così a Kiku il compito di raccogliere informazioni sul nemico, nentre noi quattro, come già sapete, ci lanciammo in un viaggio per reclutare alleati.
  • Kikunojo:
  • Kin’emon: Tuttavia, abbandonare il paese è un crimine, ragion per cui non appena ci individuarono, s’avviò il loro perseguitarci. Non avendo nozioni di navigazione, una volta in vista di Zo, la nostra imbarcazione subì ingenti danni e naufragammo. Fu in quell’occasione che ci separammo da Raizo.
  • Raizo (Ricordo): Ci rivediamo a Zo!!
  • Kin’emon: Vivi per miracolo, la corrente ci trascinò verso l’isola di Dressrosa, dove Doflamingo, essendo in combutta con Kaido, seguitò la nostra persecuzione. Tuttavia, Momonosuke-sama si imbarcò erroneamente a bordo di un veliero misterioso e dovemmo separarci anche da Kanjuro.
  • Kanjuro (Ricordo): Non ti curar di me!!!
  • Kin’emon: Da lì giungemmo infine a Punk Hazard, dove ad attenderci v’era Caesar!! Venni smantellato dall’onorevole Law, ora nostro alleato… ma ammetto che in quell’occasione fui certo d’essere spacciato… tuttavia, fu allora che v’incontrai…!!
  • Luffy: …!!
  • Kin’emon (Ricordo): Chi va là…?!
  • Luffy (Ricordo): Ehi!! Quella cosa ha parlato!!
  • Nami (Ricordo): Ma come, non ti piace?
  • Kin’emon (Ricordo): Altroché, se lo gradisco…!!
  • Kin’emon: Riflettendoci, siamo stati sbalzati da una situazione critica all’altra… pertanto l’incontro con voi è stato invero un dono dal cielo. Sia come sia, benché le truppe di Orochi siano a conoscenza dei nostri nomi, siamo in ogni caso al sicuro, visto che non credono veramente nella nostra esistenza. Tutt’al più, ci considerano fantasmi, pertanto non hanno nemmeno ordinato la nostra ricerca e non si sono resi conto che siano rientrati nel paese.
  • Kikunojo: Nemmeno io ho avuto modo di accorgermene, nonostante sia uno di voi…!!
  • Kin’emon: Chiedo venia, la colpa è solo mia…!!
  • Sanji: Ehi!! Finitela di flirtare!!
  • Kin’emon: È essenziale per codesta battaglia che nulla trapeli!!
  • Luffy: D’accordo.
  • Kin’emon: La nostra forza militare conta la ciurma di Cappello di Paglia, guidata dall’onorevole Luffy, i pirati Heart dell’onorevole Law, i moschettieri di Inuarashi e i guardiani di Nekomamushi dalle fila del popolo dei Mink ed infine i samurai ribelli che abbiamo radunato finora…!! L’ideale sarebbe una forza militare di cinquemila uomini, tuttavia non è nostra intenzione iniziare una guerra. Raccoglieremo informazioni in segreto e tra due settimane, durante la notte del festival del fuoco, faremo irruzione a Onigashima, dov’è sita la residenza di Kaido, e prenderemo sistematicamente le teste dei loro leader!!

Il Re

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