‘L’indole di un Re, la capacità di sovrastare gli altri’
– piratesse Kuja
Questa è una considerazione buttata giù qualche tempo fa, dopo una bella chiacchierata fra amici.
Disclaimer, se dovessi inavvertitamente urtare i gusti di qualcuno o non si condivide: basti tenere presente che sono teorie, nessuno ha la verità in tasca.
Punto finale, non è un attacco verso gli ammiragli, personaggi che mi piacciono, di cui ho rispetto e da sempre aspetto i flashback: delle ragioni, del passato, le loro storie personali.
La riflessione era in principio sull’Haki del Re (Haō-shoku no Haki), per poi considerare la differenza fra imperatori e ammiragli. È uno dei dibattiti che (purtroppo) infiammano di più la community, personalmente?
Ho sempre visto gli imperatori un livello sopra gli ammiragli (per vari motivi), e questo potrebbe proprio riguardare il Re.
Piedi per terra, chiunque pensi che BB a MF potesse battere: due grandi ammiragli, tre ammiragli, Garp, i 7 e i pacifista, ha un netto rifiuto della realtà, non esiste una cosa simile. O meglio, poteva uccidere tutti con il Gura Gura… ma compreso se stesso e tutti i suoi alleati (da qui la frase di Sengoku, la riflessione agghiacciante di Tsuru). Ci renderemo conto del potere terribile del più potente fra i Paramisha: solo nelle mani di chi non prova nessuna pietà, ossia Teach.
Per contro chi pensa che Silvers da giovane non potesse battere Kizaru ha lo stesso problema di onestà intellettuale. L’Ambizione è nemico naturale dei rogia, Silvers è maestro del ryuo e padroneggia il Re, qualora scoprissimo che lo sa infondere nelle tecniche avremmo conferma determinante, ma non la certezza, ci mancherebbe.
Perché il punto è proprio questo.
Non abbiamo la conferma che la maggiore potenza bellica della Marina abbia il Re, alla luce dei fatti recenti: la tecnica più potente di tutta l’opera, padroneggiata da pochi in tutta la storia. In qualunque epoca.
Che ha reso Kaido invincibile per trent’anni.
Gli ammiragli hanno (di base) tutte le carte in regola per averlo e saperlo usare (Akainu in particolare), ma è la loro predisposizione psicologica che mi fa dubitare: perché vince sempre e comunque la volontà più forte.
Io amo l’Ambizione, lo definisco il grande livellatore; inventato da Oda per contrastare i rogia, difatti fa capire che anche solo con le tue forze puoi diventare un mostro.
Che non devi possedere un frutto per elevarti dalla massa.
Lasciate stare i protagonisti, lasciate stare vecchie leve (pirati) e leggende (Marina), non esistono power up insensati in One Piece, o meglio, gli unici sono i frutti del diavolo: potere immediato e garantito… piovuto dal cielo. E conta l’intelligence dell’utilizzatore, Crocodile docet.
Tutto il resto è in linea con la trama.
Tornado all’Haki, cos’è concretamente? Personalmente, lo definisco:
‘Ambizione altri non è che la volontà di un individuo. Ancora meglio la presa di posizione della volontà, la decisione. Fluisce dal proprio Io cosciente, non dalla genetica.‘
Il conquistatore? Prima definizione nell’opera è quella delle Kuja: ‘l’indole del Re, la capacità di sovrastare gli altri‘.
Il punto è proprio questo: non puoi essere un Re… part-time.
Gli ammiragli sono asserviti al governo, prendono ordini dai nobili mondiali, in tutta una serie di situazioni gli è totalmente precluso il libero arbitrio: non possono prendere decisioni autonome, devono ubbidire. Vari gli esempi:
- Il pizzo di Big Mom a FI
- il mancato intervento a DR e il tentativo di Akainu di insabbiare ogni cosa (Fujitora da Oscar)
- sottostare al patto con sette pirati liberi di farsi gli affari loro (cosa malvista da praticamente tutti gli ufficiali), per non parlare degli imperatori
- permettere parte della schiavitù alle Sabaody (e non mi dite che la Marina non lo sapeva)
- tralasciare la copertura di certe zone, in molti casi vediamo combattere addirittura i rivoluzionari
Situazioni che durano per decenni, e ci sono altri casi, ma ho reso l’idea. Colpa della Marina? I marines sono codardi? I marines sono deboli? No.
A parte che questa è la Marina più forte di sempre, e lo vedremo; i marines sanno che c’è bisogno di leggi per avere giustizia, in quanto ordine militare stringono i denti e vanno avanti: devono sottostare e ubbidire.
Appunto.
Un Re… non prende ordini da nessuno. Non si ferma mai, non si arrende. Non volta lo sguardo altrove in determinate circostanze. Non si inginocchia davanti a nessuno, mai. A costo di andare contro tutti. Compresi i propri amici. Compresa la propria famiglia. (Luffy si getta contro Garp, Yamato affronta il padre, diamine… Katakuri stende la sorellina per un gesto estremamente vile).
La parola inginocchiarsi non è scelta a caso.
Zoro è l’esempio principe, perché una persona che affronta costantemente dipartita e mutilazioni, al limite della sopportazione umana, non palesa il Re prima?
Zoro inibisce il suo io cosciente intenzionalmente. Opera la scelta del sacrificio, decide scientemente di immolarsi per Luffy: offrendo la sua vita ad Orso Bartolomew.
Successivamente, mette da parte la sua ambizione per la ciurma e il capitano: inginocchiandosi al suo nemico, instaurando addirittura un rapporto (già dal Baratie) maestro-allievo con Mihawk, basato sul mutuo rispetto e stima reciproci.
Tutto questo incatena la sua ambizione, che invece risveglia contro King, ma quando? Esattamente quando capisce che la promessa fatta a Kuina non va in conflitto con quella a se stesso… e al suo capitano. Ma di fatto, inerente a questa teoria: piegare la propria volontà rallenta, inibisce o… azzera completamente l’indole di un conquistatore.
Credo e spero che gli ammiragli abbiano l’Haoshoku, vogliamo tutti avversari fortissimi, ma violano la stessa consistenza interna della ragione d’essere un Re.
Qualora lo avessero e lo sapessero usare: vince la volontà più forte.
E credo che quella appartenga a chi non è mai sceso a compromessi. Coloro i quali si sono imposti al di sopra di chiunque sul loro cammino.
Tale è la differenza fra Imperatori ed ammiragli.
Anche perché il nemico finale… non sono i marines ma il governo mondiale. Basato su scala sociale e gerarchia, ci fa riflettere.
Faccio un esempio:
- gli ammiragli fanno parte di una piramide, che non hanno costruito loro, di cui non saranno mai il vertice. Perché c’è sempre chi dà ordini
- gli imperatori hanno costruito la loro piramide, di cui: sono e saranno sempre il vertice assoluto, non ricevono ordini, li impartiscono e basta
Non puoi essere un Re venendo comandato a bacchetta da qualcuno immensamente più debole di te che odi e disprezzi. I nobili mondiali.
Ora lo notate il paradosso elegante?
È una contraddizione in termini.
Non sto dicendo che gli ammiragli ne siano privi. Non sto dicendo che non lo sappiano usare. Ma che vince sempre la volontà più forte.
Che non si piega a nessuno.
‘Il Re non si allena… si sviluppa in proporzione alla crescita personale dell’individuo’
– Silvers Rayleigh
Cenere, La Ciurmaglia di One Piece