Home » Teorie One Piece » Frutti del Diavolo, quando la fisica incontra il fantasy

Frutti del Diavolo, quando la fisica incontra il fantasy

del pirata Ray
frutti del diavolo

Salve a tutti e ben ritrovati su One Piece Mania! Oggi cercherò di approfondire insieme a voi un argomento abbastanza spinoso: quello dei frutti del Diavolo, analizzandolo dal punto di vista scientifico.

Già tempo fa, su altri canali, avevo accennato alla loro importanza strategica nella corsa al controllo dei mari, sia essa da parte del Governo o dei pirati. Basti pensare a quanti han partecipato al torneo organizzato da Doflamingo per avere il Mera Mera.

Tutti i concorrenti, a parte rarissime eccezioni, miravano all’accrescimento dei propri poteri o al rafforzamento della propria nazione. Secondo me questo è un perfetto spaccato del pensiero comune di tutti coloro che hanno, o hanno avuto, grandi ambizioni (in senso lato) e bramosie di potere, come per l’appunto, quei famosi 20 regni.

Ma andiamo al dunque. Cercherò di rispondere ai seguenti quesiti:

  • In cosa consiste il potere di un frutto del Diavolo?
  • Perché l’acqua annulla i poteri di un frutto?
  • Perché Eve potrebbe essere l’albero dei frutti del Diavolo?
  • Come nascono gli SMILE?
  • Perché chi mangia due frutti rischia di morire?
  • …e molto altro!!

Cosa sappiamo del potere di un frutto del Diavolo?

Chopper, nel capitolo 149, afferma che le sue Rumble Ball agiscono sulla stessa lunghezza d’onda del potere di un frutt

o, distorcendolo e incrementandolo, anche se per pochi minuti. Sappiamo inoltre che l’acqua annichilisce il potere di un frutto, facendo perdere le forze al suo possessore.

Oda ci sta implicitamente dicendo che il potere di un frutto ha natura ondulatoria, che può essere distorto, potenziato e depotenziato. Chiunque di voi abbia rudimenti di fisica, in particolare di onde e moto ondulatorio, conoscerà sicuramente il fenomeno dell’interferenza costruttiva e distruttiva; vi semplifico la spiegazione con la seguente immagine:

somma algebrica onde sinDue onde con stessa lunghezza d’onda e stessa fase (prima figura), se sommate ne creano una con picchi molto maggiori (a picchi maggiori corrisponde maggiore potenza); se leggermente sfasate (terza figura) continuano a generare onde di maggiore potenza rispetto alle singole; se completamente sfasate (seconda figura) si annullano. Vi suggerisce qualcosa?

Vediamo un po’. Le Rumble Ball, tramite interferenza costruttiva (prima o terza figura), aumentano il potere dei frutti; l’acqua, tramite interferenza distruttiva (seconda figura), lo smorza fino a renderlo inutilizzabile.

Per maggiore comprensione immaginate il display di uno stereo con lo spettro audio (le colonnine che si alzano e si abbassano); se alzate il volume alcune di queste oltrepassano un certo limite, diventando rosse (Rumble Ball); se invece abbassate il volume, tutte le colonnine scendono quasi fino a zero (acqua). Questo è ciò che succede nel corpo di un possessore di frutti, con l’unica differenza che mentre la Rumble Ball ha effetto solo sui frutti Zoan, l’acqua ha effetto su tutti i frutti indiscriminatamente.

In ogni caso, ciò che al momento ci interessa è aver capito che il potere di un frutto è suscettibile di incrementi, decrementi e distorsioni, in quanto ha natura ondulatoria.

Perché l’acqua annichilisce i poteri di un frutto?

Abbiamo visto svariate volte che un “fruttato” a contatto con acqua salmastra perde le forse proporzionalmente alla quantità di superficie corporea immersa (in una sbs Oda diceva che la mancanza di forze sopraggiunge superando i 2/3 si superficie corporea immersa).

Quindi si potrebbe essere portati a credere che il problema sia proprio l’acqua di mare. In realtà la chiave di tutto è qualcosa che si trova DENTRO l’acqua di mare, così come nell’acqua di origine geotermale e nelle nuvole di Skypiea: sto parlando della pirobloina.

nuvole skypieaLa pirobloina è un minerale (o meglio un sale) che si trova nel sottosuolo ad una certa profondità e viene rilasciato in superficie attraverso le eruzioni vulcaniche, o attraverso l’effluvio di fluidi racchiusi nel sottosuolo per inevitabili gradienti di pressione.

Da ciò che dice Pagaya si evince che la pirobloina è una sostanza fortemente igroscopica, cioè tende ad assorbire l’acqua. Per tale motivo infatti, quando si lega con il vapore acqueo delle nubi, queste assumono una densità diversa, tanto da poterci camminare, nuotare o (dopo adeguate lavorazioni) usarlo come materiale edilizio.

Ma cosa succede quando la pirobloina viene espulsa da un’eruzione vulcanica sottomarina? Si forma quella che è nota a tutti come agalmatolite marina. Quando questo sale infatti viene a contatto con l’acqua liquida, nelle giuste dosi, e forse complice l’elevata pressione dei fondali marini, si compatta in un minerale durissimo, che può essere usato per le più svariate applicazioni che già conosciamo (ovviamente è un processo puramente fantasy).

Nel film “One Piece Z” Kuzan lamenta, assieme a Luffy e Brook, una certa debolezza all’interno delle vasche dove fanno il bagno. Ebbene, trattandosi di una sorgente geotermale, l’acqua proviene dal sottosuolo, ed è molto probabile che contenga una minima percentuale di pirobloina. Si spiegherebbe alla perfezione il perchè faccia questo effetto ai fruttati sebbene si tratti di acqua dolce.

Ora, nel momento in cui la pirobloina si lega all’acqua, ne modifica alcuni parametri. In particolare ne modifica la fase.

Tutto ciò che è materia è energia (lo dimostrò Einstein con la famosa formula E = mc^2), come tale tutta la materia ha caratteristiche ondulatorie. In particolare ogni sostanza presente in natura ha una propria frequenza naturale. L’acqua ad esempio ha una frequenza di 2450 MHz. I forni a microonde, lavorando su questa frequenza e sulla stessa fase dell’acqua, ricreano quel fenomeno appena visto di interferenza costruttiva, per cui l’acqua prende a riscaldarsi e con essa il cibo che la contiene.

In One Piece, tutti i frutti del Diavolo hanno la stessa frequenza naturaleIpotizzo che cambi soltanto la forma dell’onda (triangolare, a denti di sega, quadra, etc). Come tale, per annullarli basta una sostanza che ha la stessa frequenza naturale dei frutti, ma fase opposta.
Questa sostanza è proprio la pirobloina. Essendo una sostanza fortemente igroscopica, tende ad assorbire l’acqua, come abbiamo detto. L’acqua quindi assume la capacità di annullare i poteri di un frutto, così come le nuvole di Skypiea.

Se volete approfondire il discorso sulla pirobloina, vi invito a leggere quest’altro articolo dedicato proprio al sale in questione: Le nuvole di Skypiea: parliamo della pirobloina.

Il potere di un frutto è veramente un demone latente?

demone dei frutti del diavoloNell’ideologia comune

agli abitanti del mondo di One Piece, il potere dei frutti del Diavolo è un demone che risiede latente nel frutto e che poi si impadronisce del corpo già dal primo morso, come spiega Jabra agli altri membri della CP9 ad Eines Lobby.

Da ciò, probabilmente, discende la dicitura “frutto del Diavolo”, benché ci sono teorie che lo collegano ad altri demoni… “demoni” del passato. Ad ogni modo, Jabra viene smentito dai sui stessi compagni, i quali gli fanno presente che c’è un qualcosa di scientifico dietro la generazione delle abilità, e che gli scienziati della Grand Line hanno scoperto questo meccanismo.

Implicitamente si sta facendo riferimento alla cosiddetta “derivazione degli elementi” di Vegapunk citata da Law a Punk Hazard, che però è stata in grado di riprodurre con successo solo poteri di tipo Zoan (grazie a Caesar). Ma sugli SMILE torniamo dopo.

Abbiamo visto che il potere di un frutto ha natura ondulatoria, e anche se non è un demone, rimane comunque qualcosa di immateriale, quasi qualcosa di spirituale. Esso, esattamente, è energia ed in quanto tale può avere natura ondulatoria.

Questa energia è caratterizzata in particolare da una frequenza, che è la frequenza della pirobloina, e da una fase, che è opposta a quella della pirobloina. Il fatto che tutti i frutti posseggano la stessa debolezza nei confronti di questa sostanza è sostanzialmente una prova a favore di questo ragionamento.

Ma non solo. Viene spontaneo pensare che i frutti del Diavolo siano stati prodotti da una stessa fonte. Questa fonte deve, per motivi del tutto naturali, essere in contatto con la pirobloina, che può aver usato come matrice di produzione.

Infine, è lecito ipotizzare che un Rogia della terra non possa esistere, in quanto sarebbe in grado di produrre la pirobloina, e sarebbe un controsenso. A meno che Oda non privi questo potere di una simile capacità, giustificando la presenza della pirobloina per mezzo di qualche pregresso scontro con una cometa o un asteroide durante il periodo di formazione del pianeta, penso proprio che non vedremo mai un Rogia della terra.

Eve è l’albero dei frutti del Diavolo?

Eve è una mangrovia enorme

e molto particolare. Abbiamo visto tutti le sue gigantesche radici ed è lecito pensare che spuntino dalla Red Line nell’incavo dov’è situata l’isola degli Uomini-Pesce. Quindi, molto probabilmente, è in contatto diretto con la pirobloina contenuta nella terra della Red Line e disciolta nell’acqua marina.

Viene definito “albero della luce solare” perchè è in grado di trasportare la luce catturata dalla chioma fino alle radici. Inoltre, grazie al processo di respirazione, riesce a portarvi anche ossigeno. In questo modo riesce a garantire le condizioni ideali alla vita sul fondale marino, ed è proprio grazie a quest’albero che gli Uomini-Pesce possono abitare nella loro isola sottomarina.

In particolare “portare la luce” in latino si dice “lucifer”. Considerando che esiste anche un altro albero di nome Adam, sembra alquanto chiaro il riferimento di Oda al mito cristiano di Adamo ed Eva.

Nel mito Adamo ed Eva vengono creati da Dio, assieme al giardino dell’Eden. Viene proibito loro di mangiare i frutti dell’albero della conoscenza del Bene e del Male, ma Eva cede alla tentazione del serpente (Lucifero) e insieme ad Adamo viene condannata ad una vita mortale, fatta di dolori, sofferenze e sacrifici.

Sempre nel mito il serpente (Lucifero) si trova sullo stesso albero da cui Eva stacca il frutto, come una sorta di demone dell’albero. Oda, secondo me, ha fuso questi due concetti, dando ad Eve le caratteristiche di Lucifero, ossia quella di portare la luce e quella di dare una maledizione all’umanità (attraverso i suoi frutti).

Eve per produrre frutti ha bisogno di un ambiente consono. In particolare ha bisogno di tre elementi essenziali:

  • la luce del sole;
  • la pirobloina;
  • il nutrimento.

Qualcuno potrebbe pensare che siano semplici illazioni, ma in realtà esiste una prova importante che corrobora questa tesi. La fabbrica di SMILE. Come è possibile notare dall’immagine:

  • La luce del sole arriva tramite i girasoli diffusori;
  • Il nutrimento è rappresentato dal SAD. Da notare infatti i canali di irrigazione.
  • L’essenza della Pirobloina arriva grazie alla massiccia presenza di Agalmatolite, di cui è fatta l’intera struttura, oppure è semplicemente disciolta nel SAD.

Il nutrimento di Eve è ancora qualcosa di ignoto. Ipotizzo che possa essere l’energia stessa della terra.

Perché non è possibile ingerire due frutti?

Torniamo ai concetti fisici sopra esposti. Richiamo alla mente il fenomeno della risonanza. Pren’diamo due diapason e facciamo vibrare il primo. Il secondo, che vibra naturalmente alla stessa frequenza del primo, dopo un po comincia a vibrare anch’esso. Cioè risuona.
Immaginate che i due diapason siano i due poteri. Abbiamo visto che hanno stessa frequenza naturale, quindi se messi a contatto risuonano. Che significa in termini comprensibili? Significa che quel famoso fenomeno di interferenza costruttiva viene amplificato enormemente, raggiungendo picchi deleteri per l’organismo.

Perché i Rogia sono i frutti più potenti?

Sappiamo che esistono tre categorie di frutti: Rogia, Paramisha e Zoan. Fin qui abbiamo capito che il frutto è l’involucro materiale di una determinata forma di energia che ne stabilisce l’essenza. Ogni categoria possiede forme di energia con caratteristiche simili: i Rogia sono frutti con essenza elementale, i Paramisha sono frutti con essenza di oggetti e gli Zoan con essenza di esseri viventi. Partiamo dai Rogia. Per capire l’idea che ho di questi frutti ho bisogno di introdurre i colori.

  • le tipologie di Rogia fino ad ora viste sono tutte riconducibili ai seguenti elementi: luce, oscurità, terra, aria, fuoco e acqua;
  • i colori primari puri sono: bianco, nero, verde, giallo, rosso e blu… notate qualche analogia?

Dalla fisica, sappiamo che ad ogni colore viene associata una precisa lunghezza d’onda. Cioè i colori hanno natura ondulatoria. Ma anche il potere di un frutto ha natura ondulatoria. Sarà un caso?

Così come un qualsiasi colore deriva da una combinazione di quei sei colori primari, è verosimile pensare che per la produzione artificiale dei frutti entrino in gioco tutti i sei elementi elencati. Come sappiamo il SAD discende da quel processo di “derivazione degli elementi” ideato da Vegapunk e messo a punto da Caesar. Chissà che il SAD non derivi proprio da una mescolanza di quei sei elementi!

In sostanza quindi, dai Rogia sarebbe possibile ottenere il nutrimento ideale a creare le altre categorie, che è equivalente ad affermare che i Rogia posseggono l’essenza energetica più pura. Le altre tipologie (Paramisha e Zoan) possono essere considerate tipologie “secondarie”, o forme derivate.

caesar-clown-magellanApro a tal proposito una breve parentesi per approfondire l’ipotetica correlazione fra Rogia e Paramisha, in termini di Forme Pure e Forme Derivate. Si prenda in considerazione, ad esempio, l’affermazione di Caesar, durante lo scontro con Luffy a Punk Hazard, a proposito di Magellan e del suo veleno: il suo è quasi uno scatto d’orgoglio, si sente di essere superiore a un semplice Paramisha, sente di appartenere alla razza ariana dei frutti… e non ha tutti i torti. Il frutto Gas Gas ha un ventaglio smisurato di potenzialità e sfaccettature. Esso non nasce come frutto in grado di donare esclusivamente peculiarità velenose al possessore, come fa invece il frutto di Magellan. Potendo infatti manipolare tutti gli elementi gassosi, può produrre molte tipologie di sostanze: tossiche, esplosive, cancerogene, etc..

Un paragone simile si potrebbe fare fra Teach e Fujitora. Entrambi possiedono frutti in grado di manipolare la gravità, ma mentre Fujitora (che possiede un Paramisha) si limita a modificare i parametri del campo gravitazionale (modulo, direzione e verso), Teach ha un potere che nasce da un chiaro riferimento ai buchi neri, ovvero anomalie spazio-temporali dove la gravità si manifesta nella sua forma più pura e potente. Teach non modifica soltanto la gravità a suo piacere, ma manipola anche lo spazio-tempo, e ne da un saggio quando mostra ad Ace i suoi poteri, assorbendo un’intero villaggio, fino a farlo sparire.

Se volete approfondire il discorso sul frutto di Teach, vi invito a leggere quest’altro articolo dedicato proprio al frutto Yami Yami: Fisica e One Piece: Il frutto Yami Yami di Barbanera.

I Rogia quindi conferiscono al possessore una tipologia di energia straordinariamente pura, tant’è che l’intero corpo può mutare nell’elemento in questione, risultando completamente intangibili. Se non esistesse l’ambizione, i Rogia sarebbero i frutti più potenti. I suoi possessori non avrebbero rivali. Da qui l’esigenza di Oda di introdurre l’ambizione per equilibrare le forze in gioco.

Perché solo gli Zoan sono riproducibili?

Gli Zoan posseggono l’essenza di un essere vivente

. Sarebbe ragionevole ipotizzare che tale essenza sia ciò che contraddistingue un essere vivente da un essere non vivente: il DNA.

Chi mangia uno Zoan in pratica si ritrova a possedere due catene genetiche, e può mutare a piacimento nelle rispettive forme, o mantenerne una ibrida.

Ma non si esaurisce qui la bellezza di questi frutti. L’essenza di un essere vivente va oltre il semplice DNA. Dentro uno Zoan c’è una vita… potenzialmente c’è una coscienza e una volontà. Tutti gli esseri viventi l’hanno, in maniera più o meno spiccata.

Mi vorrei un attimo soffermare qui e fare una piccola riflessione: parliamo della teoria dei Colori di Goethe.

In buona sostanza, Goethe partendo dagli stessi presupposti da cui partì Newton, arrivò ad un conclusione completamente opposta, ossia per lui i colori non erano soltanto onde elettromagnetiche che combinandosi fra loro davano vita a tutte le combinazioni cromatiche possibili, ma erano qualcosa di più… qualcosa di vivo, di umano, che trova il perfezionamento nell’occhio, nel meccanismo della visione e nella spiritualità dell’animo dell’osservatore.

In poche parole secondo Goethe i colori andavano studiati non solo dal punto di vista fisico, ma approfonditi anche nel campo della poetica, dell’estetica, della psicologia ecc. Scrivendo questa teoria mi sono ritrovato a fare esattamente la stessa cosa. Più si va dentro questo manga straordinario, più saltano all’occhio dettagli stupefacenti. Nella concezione dei frutti del Diavolo c’è un fondo scientifico e la sua perfetta antitesi. Nei frutti del Diavolo ritroviamo l’eterno conflitto fra fisica e metafisica, semplificabile nel binomio: Newton-Goethe, per cui il potere di un frutto non è soltanto energia e onde, ma è vita, spirito, coscienza. In poche parole, qualcosa di meraviglioso. Ma torniamo a noi.

Dunque, essendo il DNA isolabile sarebbe possibile, almeno in via teorica, mescolare il dna col SAD. Il resto lo fa madre natura.

Perché gli oggetti possono “mangiare” uno Zoan?

In merito abbiamo poche informazioni, ma credo che gli oggetti possano “mangiare” potenzialmente qualsiasi tipo di frutto. Allora dove sta l’inghippo? L’inghippo sta nel fatto che solo gli Zoan possono “animare” un oggetto.

Mi spiego meglio: abbiamo visto che gli Zoan contengono il DNA di un essere vivente. Attraverso una qualche tecnica particolare che Oda ci mostrerà, l’oggetto bersaglio viene modificato nella propria struttura molecolare, cioè gli viene innestato un essere senziente che risponde a determinati comandi esattamente come farebbe un comune animale.

Gli altri frutti per funzionare hanno bisogno di innestarsi su un essere già di per sè senziente, un essere che può controllare il potere con la volontà. Un oggetto con il Gom Gom o con il Mera Mera non possiede la volontà per attivare il potere. Al massimo potrebbe bruciare o diventare di gomma, ma non potrebbe costituire un pericolo perché incapace di intendere e di volere.

Con ciò posso definirela teoria sui Frutti del Diavolo completa.

Grazie per l’attenzione e scusate per l’overdose di roba “didattica”. Fatemi sapere qui sotto, nei commenti, cosa ne pensate. Grazie infinite ed a presto!

Ti potrebbe interessare anche...