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Vinsmoke Technology: Pt. I – Combat Enhancement

del pirata Tore

Oggi parleremo della tecnologia della famiglia Vinsmoke, ovvero del genio di Vinsmoke Judge e le applicazioni belliche della sua scienza.

Sappiamo che Vinsmoke Judge faceva parte di un team di ricerca fuorilegge, insieme a Vegapunk, Caesar ed altri che non conosciamo, e la scoperta di queste ricerche riguarda principalmente il “fattore di lignaggio” e “i piani di progettazione della vita”.

Vedremo, nello sviluppo dell’articolo, come Vinsmoke Judge abbia sfruttato i risultati della sua ricerca per il potenziamento bellico del GERMA 66, impiegando, oltre alla manipolazione genetica, un altro tipo di tecnologia, che chiameremo Denji Tech (tecnologia basata sull’elettromagnetismo), su cui si focalizzerà questa prima parte… ma non prima di un po’ di storia.

GERMA

germa 66

Germa è un regno annesso al Governo Mondiale senza un vero territorio, nel senso che è letteralmente un regno ambulante, con tanto di castelli, edifici ed abitazioni, che si muove di concerto tramite delle chiocciole giganti, che sorreggono il regno diviso in blocchi, e che lo trasportano verso la successiva impresa, potendo addirittura scalare la Red Line.

Anticamente, Germa era un regno potentissimo e diabolico che dominò, grazie alla sua potenza bellica, il North Blue; lo stesso Vinsmoke Judge, sfruttando la tecnologia da egli stesso sviluppata, tentò di prendere il sopravvento sul North Blue, uccidendo ben quattro dei regnanti di questo mare, ma poi, non si sa bene come (forse centra qualcosa il vero Sora “Guerriero dei Mari” o la malattia della moglie Sora?), i Vinsmoke fallirono comunque nel tentativo e furono costretti a fare i regnanti ambulanti, mercenari per lo più, nella speranza di riconquistare il potere e il prestigio perduto.

RAID SUITS

raid suits

Una delle applicazioni più funzionali della tecnologia del Germa 66 è sicuramente la Raid Suit, sviluppata per i quattro comandanti e il comandante supremo del Germa 66.

All’apparenza, sembra trattarsi di tute da combattimento ultra-tecnologiche, ognuna delle quali è stata progettata per favorire al massimo lo stile di combattimento e le abilità dei comandanti: ogni Raid Suit, seppur minimamente, differisce dalle altre per piccole differenze cromatiche ed accessori. Nonostante le differenze, tutte le tute dovrebbero basarsi sulla stessa tecnologia e possedere delle caratteristiche comuni.

Cartucce di Vestizione in Memory Foam

Nel capitolo 869, ci viene mostrato che le tute non vengono semplicemente indossate, ma sono racchiuse in delle particolari cartucce che vanno applicate alla cintura, sempre indossata dai Vinsmoke, e attraverso una particolare tecnologia, la sostanza al loro interno, in stato liquido/schiumoso, va a rivestire i corpi dei comandanti, che, in stile Sailor Moon, si “rivestono” della Raid Suit.

In base alle immagini pervenute, pare che la sostanza schiumosa all’interno delle cartucce, sia una sostanza colloidale, che viene spruzzata attraverso la rotazione della cartuccia sulla cintura: questo fa sì che il contenuto della cartuccia venga svuotato del tutto a partire dal baricentro del corpo. La natura colloidale della sostanza fa pensare che l’intera Raid Suit sia composta dello stesso materiale, che in seguito a stimoli particolari, magari un impulso criptato della cintura, può cambiare forma, o comunque ritrovare la forma memorizzata.

Non è la prima volta che assistiamo ad un fenomeno simile: a cominciare dal Wapometal, fino alla lega a memoria di forma dell’Iron Pirate Franky Shogun, per cui non si tratta di una tecnologia nuova per One Piece. È vero che il Wapometal ha riscosso successo proprio tra i nobili mondiali, tra cui si annoverano anche i Vinsmoke, ma dato il meccanismo, penso che questa lega, per quanto simile concettualmente, sia un’invenzione originale di Vinsmoke Judge.

Probabilmente, le cinture dei Vinsmoke possono sbloccare le cartucce attraverso un impulso elettromagnetico criptato, per cui la cartuccia-tuta funziona solo con il suo proprietario; una volta sbloccata, la cartuccia, si svuota centrifugamente rivestendo il soggetto. Liberato il contenuto, un altro impulso potrebbe innestare il cambio conformazionale, che esita nell’assemblaggio della Raid Suit.

Floating Boots

Le Raid Suits sono dotate di stivali che consentono di spostarsi in aria. I movimenti consentiti sono simili a quelli del Geppo del CP9 o dello Skywalk di Sanji, per cui non permettono di volare ma di “correre” in aria. Per questo motivo, ho preferito chiamarli “floating” anziché “flying” boots, in quanto l’effetto è quello di riuscire a galleggiare a mezz’aria.

Gli stivali dei giovani Vinsmoke sono diversi e apparentemente più evoluti rispetto a quelli di Judge: hanno una suola composta da due semisfere, sotto l’avampiede e il calcagno, dalla consistenza gommosa e un “tubo di scappamento” posteriore, mentre Judge possiede degli stivali senza la suola gommosa, con la sola marmitta posteriore (poi ne parleremo successivamente).

Il sistema di galleggiamento aereo potrebbe sfruttare diversi meccanismi, ma considerato che il Germa sfrutta principalmente le applicazioni belliche dell’elettromagnetismo, è molto probabile che anche in questo caso vi sia un meccanismo elettromagnetico. Per riuscire a fluttuare in aria, è indispensabile controbilanciare l’attrazione gravitazionale verso il suolo, che si esprime attraverso il peso, ovvero una forza vettoriale, che ha quindi una direzione e un verso, che accelera il corpo verso il suolo di circa 9,81 m/s2.

Attraverso una corrente ad altissimo voltaggio è possibile generare un campo elettromagnetico che, per l’Effetto Biefeld-Brown che mette in correlazione l’elettromagnetismo con la gravità, produce un vento ionico che genera una propulsione antigravitazionale, spingendo sull’aria/fluido non ionizzata/o. Dall’immagine riportata, sembra infatti che ci sia un campo di forza invisibile che deforma lo specchio d’acqua sotto Yonji.

Io penso che questo campo venga generato per i movimenti verticali  nelle semisfere, che sono gommose perché isolanti, mentre la marmitta posteriore dovrebbe emettere un potente flusso d’aria compressa per agevolare negli spostamenti orizzontali.

Mantello e Guanti

Oltre agli stivali, tutte le Raid Suit equipaggiano un mantello a prova di proiettile ed ignifugo, come viene mostrato nelle scene di combattimento durante il matrimonio di Sanji e Pudding, e inoltre equipaggiano dei grossi guanti che sfruttano anch’essi la Denji Tech, ma con risultati diversi per i tre fratelli Vinsmoke (ne parleremo meglio in seguito).

Stealth System

Nel capitolo 840, Niji ricorre allo Stealth. Premessa: è vero che Niji non indossa la Raid Suit, ma non è detto che non possa comunque attingere alla Denji Tech del Germa anche senza indossare la sua Tuta, o comunque, Niji sembra ricorrere in ogni caso all’elettromagnetismo, per cui, se questo sia prodotto tecnologicamente o è una sua personale abilità, ne approfitto per spiegarne il meccanismo, visto che è un qualcosa di tranquillamente riproducibile con la tecnologia del Germa e difatti, appena usciti dal corpo di capone, i Germa sembrano scomparire con le stesse modalità.

In breve, Niji non fa altro che diventare invisibile, o meglio, la sua immagine non è più visibile, ciò non vuol dire che non possa essere percepita, soprattutto con l’ambizione dell’osservazione; difatti, seppur Niji riesca a prendere Sanji alle spalle, quest’ultimo è pronto per contrattaccare.

Com’è possibile diventare invisibile tramite l’elettromagnetismo? Due sono le possibilità: o la luce viene deviata modificando la densità dell’aria circostante oppure si crea un’interferenza elettromagnetica. Nel primo caso, sfruttando l’elettromagnetismo è possibile generare calore, per cui in questo caso funzionerebbe come il “Mirage Tempo” di Nami. Nel secondo caso, essendo la luce visibile un insieme di onde elettromagnetiche, è possibile deviare queste onde generando un campo elettromagnetico che impedisca alla luce di colpire e riflettersi sul soggetto, andando invece a colpire e riflettersi su ciò che lo circonda, il tutto sarebbe possibile interferendo con uno spettro preciso di onde elettromagnetiche, caratterizzate da una lunghezza d’onda e una frequenza definite, quelle dello spettro del visibile. Se si programmassero, le Raid Suit potrebbero benissimo produrre un campo elettromagnetico che interferisca con le sole onde elettromagnetiche della luce visibile.

DENJI TECH

Questo paragrafo si concentrerà sulla tecnologia elettromagnetica su cui si basa lo stile di combattimento di Judge, Ichiji, Niji e Yonji. Per quanto riguarda Reiju, è stato reso noto ultimamente che è in possesso di un frutto del Diavolo (One Piece Magazine, ndr), per cui le sue abilità legate al veleno sono imputabili al potere di un frutto del Diavolo ed è su di esso e sulle sue capacità fisiche potenziate, che si basa il suo stile di combattimento.

Lo stile Garuda di Judge

Garuda è un uccello divino

, dalle ali così grandi da oscurare persino il Sole, simbolo nazionalistico di potenza e, per farla breve, è quell’uccello che c’è nel simbolo del Germa 66. Lo stile Garuda è lo stile di combattimento preferito da Vinsmoke Judge, che consiste nello sfruttare i suoi stivali a razzo, che quindi non sfruttano il sistema di levitazione magnetica, ma solo la forza propulsiva dei razzi, per attaccare l’avversario dall’alto come un Rapace, sfruttando poi la sua amata lancia, anch’essa potenziata con la Denji Tech.

In combattimento, Judge sfrutta l’elettromagnetismo della sua Raid Suit per generare attacchi ad alta potenza che somigliano molto alle tecniche di Sanji.

Facciamo dunque un brevissimo ripasso delle tecniche post-timeskip di Gamba Nera. Prima del timeskip, Sanji era in grado di infuocare il proprio piede destro, ruotando su di esso, per effetto dell’attrito. Questa tecnica si chiama “Diable Jambe” e nel post-timeskip può attivarla senza dover ruotare sul piede e alla potenza del fuoco si aggiunge, a seconda dei casi, la resistenza dell’ambizione degli armamenti.

Una tecnica del tutto nuova è la “Poêle à Frire”, in cui il piede da infuocato diventa addirittura incandescente, potendo contare su una potenza “scoppiettante” con un effetto simile all’olio che frigge in una padella rovente. Probabilmente questa tecnica è attivata attraverso rapidissime oscillazioni della caviglia ed è prevalentemente usata per attacchi rapidi e potenti come lo Spectre.

Il Denji Crack di Judge è molto simile al “Poêle à Frire”, ma si basa sulla tecnologia elettromagnetica sviluppata dal Germa. Come è possibile riprodurre un effetto simile all’attacco di Sanji con l’elettromagnetismo? Avete presente i fornelli ad incandescenza? Ecco risolto l’arcano. La lega che compone la Raid Suit di Judge viene portata all’incandescenza tramite una corrente ad alta tensione, ovvero, lo stivale viene percorso da corrente ad alta intensità, ma la lega oppone resistenza, per cui l’energia viene dissipata in forma di calore, rendendo lo stivale incandescente e liberando scosse elettriche, andando dunque a potenziare l’arto di Judge.

Nel Denji Crack Blaster, Judge sfrutta il piede elettrizzato per colpire Sanji, grazie alla spinta dei razzi. Questo tipo di potenziamento viene applicato anche alla lancia, ma, essendo probabilmente meno resistente della Raid Suit, non viene portata ad incandescenza, con un effetto prevalentemente elettrizzante. È questo il meccanismo del Denji Shaft.

“Sparking Red” Ichiji

Ichiji è il fratello che si è visto combattere di meno, ma considerata la gerarchia all’interno della famiglia, sembra essere il più forte tra i giovani comandanti del Germa 66. Nonostante questo, il suo stile di combattimento sembra molto semplice e simile a quello di Judge. Anche Ichiji sfrutta l’elettricità per surriscaldare la Raid Suit fino a rendere i suoi colpi, pugni perlopiù, esplosivi emettendo scintille a raffica, generando una detonazione continua.

“Dengeki Blue” Niji

Niji è a mio avviso il più interessante, sarà perché ricorre ai calci principalmente proprio come Sanji, o forse perché lo vediamo utilizzare la sua tecnica “elettromotrice” anche senza la Raid Suit, ma principalmente perché il suo stile di combattimento è del tutto simile all’Electro dei Mink, ricoprendo il suo corpo di elettricità e trasferendola per contatto, proprio come fanno i Mink. Ovviamente Niji non ha la pelliccia e non è ben chiaro se riesca a generare elettricità grazie alla tecnologia del Germa o sia il risultato del potere di un frutto del Diavolo come nel caso di Reiju. Una possibilità è che possa accumulare nel suo corpo energia elettrica e rilasciarla, come una batteria, sfruttando la resistenza e la conduttività del suo esoscheletro. In ogni caso, quando è chiamato a combattere durante la ressa del matrimonio, elettrizza i suoi stivali per fulminare gli avversari, per cui pare ricorrere alla Denji Tech proprio come i suoi fratelli.

“Winch Green” Yonji

Il termine “winch” significa argano o verricello e fa riferimento ad uno strumento che si usa per sollevare verticalmente gli oggetti pesanti. Uscendo dal corpo di Capone, con l’attacco “Black Bug”, in cui i tre fratelli combinano le forze, non sembra che Yonji abbia particolari capacità. Successivamente, nell’immagine riportata, pare sollevare agevolmente un grosso avversario, lasciando intendere che sia proprio questo il suo potere e il motivo del suo soprannome. La nuvoletta emessa dal guantone è molto simile a quelle emesse dai Floating Boots e penso proprio che il potere di Yonji sfrutti lo stesso meccanismo di levitazione elettromagnetica, generando quindi un campo elettromagnetico che generi una forza anti-gravitazionale che faciliti il sollevamento di grossi carichi.

Recentemente, sono stati sviluppati dei dischetti molto resistenti, fatti di superconduttori. Questi dischetti possono sorreggere tonnellate e possono essere mobilizzati attraverso i campi magnetici, che li possono far levitare fintanto che l’elettricità scorre in essi, ma purtroppo i superconduttori devono essere tenuti a temperature bassissime e vanno raffreddati con l’azoto liquido. Perché vi dico questo? Perché è una tecnologia a portata di mano e perché, ovviamente, potrebbe essere un’altra spiegazione dei poteri di Yonji, che pare debba toccare l’oggetto/opponente per poterlo sollevare.

Per oggi ci fermiamo qui! Vi do appuntamento al prossimo articolo con la seconda parte, in cui parleremo della scoperta del fattore di lignaggio e di come questo ci offra nuove prospettive per rielaborare gli eventi passati. Alla prossima!

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