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Etimologia nipponica: “Mugiwara no Rufi”

del pirata Gabriele "Il Re" Bertoloni
monkey d luffy

Oggi mi improvviso etimologo e voglio parlarvi di traduzioni di nomi e termini di One Piece.

Sono sicuro che almeno una volta, durante la lettura del manga, tu ti sia chiesto da cosa derivi un nome, quale significato letterale possa avere o se presenta un gioco di parole… e ancora, come si legge realmente un termine, come si scrive oppure perché la Star Comics lo traduce in un modo mentre sul web lo trovi scritto in un altra maniera. Tutto questo cercherò di spiegarvelo qui. Ma andiamo per gradi e PRIMA fatemi fare il professore che non sono.

BREVE INTRODUZIONE ALLA LINGUA NIPPONICA 

La scrittura giapponese è formata da tre componenti: i kanji, l’hiragana e il katakana. L’hiragana e il katakana sono due alfabeti sillabici fonetici. Il katakana è utilizzato comunemente per trascrivere le parole di origine non giapponese, per i nomi scientifici di piante e animali, per la trascrizione dei suoni, per dare enfasi ad alcune parole e, nel caso dei manga come One Piece, per scrivere i nomi propri dei vari personaggi. L’hiragana è usato per tutto il resto, come la coniugazione dei verbi ed i suffissi delle parole.

I kanji sono la parte più complessa della scrittura giapponese, derivano dalla scrittura cinese e sono diverse migliaia, di cui circa 1500 sono quelli di uso più comune. Oltre a questi tre sistemi di scrittura ne esiste un quarto che viene in nostro aiuto: il rōmaji, che letteralmente significa “caratteri romani”, in quanto consiste nella trascrizione della lingua giapponese in caratteri latini.

Fatta questa premessa, cominciamo. Ho deciso di iniziare con Monkey D Luffy, detto Cappello di Paglia, e dato che il suo soprannome dà il nome anche alla sua ciurma, iniziamo proprio dal termine “Mugiwara”.

MUGIWARA (麦わら)

Il famoso cappello di pagliaLetteralmente “mugiwara” (麦わら = kanji + hiragana), a differenza di quel che si pensa, non significa “cappello di paglia”, ma indica la paglia di grano o di orzo. Il termine “cappello di paglia” si scrive “mugiwara boshi”, termine usato anche da Luffy in diverse occasioni. Quindi, “mugiwara no Rufi” (traslitterazione) significa “Luffy della paglia”, mentre “mugiwara no ichimi” (sempre traslitterazione) vuol dire “ciurma della paglia”. Tuttavia, l’adattamento “cappello di paglia”, tra l’altro accettato pure da Oda (tant’è che scrivono “Strawhat Crew” all’interno del volume nipponico), è comunque corretto, perché è implicito che se si associa “mugiwara” a qualcuno che indossa un cappello di paglia ci si riferisca proprio al cappello.

MONKEY D LUFFY (モンキー・D・ルフィ)

taglia Luffy

Come noi sappiamo bene dagli avvisi di taglia, il nome scelto da oda per il suo protagonista è “Luffy” (ルフィ = katakana) e non “Rufy”; tuttavia, per via delle particolari regole di pronuncia che usano i giapponesi, “Luffy” si legge “Rufi”, come possiamo apprendere dalla traslitterazione “Monkī Dī Rufi”.

Scrivere “Rufy”, però, non è proprio del tutto scorretto per un occidentale, in quanto trattasi di una semplice traslitterazione che adatta il nome alle proprie regole di pronuncia; volendovi fare un esempio analogo, è come se un italiano scrivesse “Bartolomiu” invece di “Bartholomew”. Ok, è brutto da vedere, ma almeno la fonetica è corretta.

Questo nome, letteralmente, non vuol dire nulla, ma si rifà attraverso un’altra chiave di lettura al verbo “to luff”, che significa “ORZARE”, un verbo che indica una manovra che consiste nel ruotare volontariamente l’asse longitudinale dell’imbarcazione da poppa a prua, avvicinando la prua alla direzione da cui spira il vento. Questo significato, però, come affermato dallo stesso Oda in “One Piece 10th anniversary Treasures”, non fu intenzionale, in quanto lui aveva già deciso di chiamare il personaggio in questo modo, ma la scoperta di questo termine lo ha convinto maggiormente della scelta.

La “D” purtroppo non so ancora dirvi da cosa derivi, ma vi linko un approfondimento sulla volontà della D che potrebbe risultarvi interessante. Possiamo però notare che è scritta con un carattere occidentale, il che porta a pensare che se mai avrà un significato potrà eventualmente essere una parola straniera, anche se secondo me, come ho spiegato nel mio saggio (che potete scaricare gratis sul sito), potrebbe rappresentare un simbolo.

Sun Wukong

“Monkey”, come risaputo, sembra essere un riferimento allo scimmiesco personaggio di Sun Wukong e quindi anche a Son Goku, protagonista di Dragon Ball e “figlio” di Akira Toriyama. Ad ora, Oda non ha confermato questa diceria, ma neanche negato, senza contare che noi sappiamo cosa rappresenti per Oda il manga Dragon Ball. Il termine “Monkey” in giapponese viene scritto in katakana e non è quindi una traduzione di “saru”, appunto “scimmia” in giapponese.

C’è un’ulteriore spiegazione sul perché Oda possa aver scelto questo cognome per il protagonista e la sua famiglia, ma non è questo il momento di parlarne. Ok, ora mi manderete al diavolo perché ho lanciato il sasso e nascosto la mano, ma è anche mio compito nutrirvi a piccole dosi. Tutto a suo tempo.

Potete trovare gli altri approfondimenti linguistici cliccando qui.

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