Struttura narrativa della saga di Wano
La saga di Wano è stata pensata come un classico dramma Kabuki, un genere di rappresentazione teatrale spesso scritto in cinque atti, dove il primo funge da prologo, mentre il terzo è quello in cui la vicenda raggiunge il suo apice, per poi andare a scemare. Al momento Oda sta sviscerando il secondo atto ed è plausibile che l’attesa battaglia finale abbia inizio proprio nel prossimo atto. Trattandosi di un dramma è quasi certo che la suspense e i colpi di scena continueranno ad aumentare di capitolo in capitolo, dando sempre più l’idea di una situazione che volge al disastro più totale. In effetti è proprio quello che, un po’ su tutti i fronti, sta per accadere. Vediamoli più da vicino.
Gruppi di personaggi
Attualmente le forze alleate (chiameremo così la compagine di Luffy&Co.) sono suddivise in 6 gruppi principali:
Nami, Shinobu, Robin e Brook
Il loro compito era quello di recuperare informazioni determinanti per la battaglia finale nei palazzi nobiliari di maggiore spicco della capitale, fra cui quello di Orochi.
La bella e inesperta kunoichi Nami, insieme alla presbiope belonefobica perversa nana ninja un po’ attempata di nome Shinubu, sono riuscite a scoprire luogo e data di una enorme fornitura di armi per clienti del “mondo esterno”, che con ottima probabilità potrebbero essere i temutissimi, rispettabilissimi e mai ricattabili membri del CP0, per conto del Governo Mondiale. A mio parere, se si riuscisse a far saltare la vendita, le forze alleate potrebbero impossessarsi di un quantitativo di armi sufficiente ad alimentare la ribellione (dal momento che con il “Katana Gari” Orochi ha limitato il possesso delle armi ai soli samurai). Nella speranza che la bella Shinobu non starnazzi nuovamente alla vista di uno spillo.
Robin, da cui mi sarei aspettato un atteggiamento un po’ più sensuale visto il ruolo, ha davvero fatto un buco nell’acqua, scoprendo solo molte informazioni riguardanti il programma di Orochi per il Festival del Fuoco, nonché numeri e gerarchia delle forze militari di Kaido, e degli Oniwabanshushu in forza allo Shogun, più il loro capitano, Fukurokujo, ex alleato di Oden. Poteva sicuramente andare meglio.
Brook, che da un po’ di tempo a questa parte è il nostro poneglyph-man, fa sicuramente la scoperta più interessante: una stanza nei sotterrai con un normalissimo Ponegliff e una serie di bambole kokeshi. Se ci fate caso, kokeshi al contrario si legge ihsekok, che non vuol dire assolutamente nulla. Scherzi a parte, queste bambole in Giappone rappresentano i bambini. Al loro interno si crede risieda l’anima del fanciullo o della fanciulla a cui la bambola viene donata. Anima che dovrà essere liberata, bruciando la bambola, per consentire il passaggio all’età adulta. Il fatto che vi siano così tante bambole intatte porta a due conclusioni: o non sono mai state donate ad alcun bambino, oppure sono appartenute a bambini che per un motivo o per un altro sono morti prima di arrivare in età adulta. Sia come sia, rimane un mistero il motivo per cui giacciono nella stanza del Ponegliff (che, ci tengo a precisare, è sempre stata tenuta in altissima considerazione, tanto da essere considerata sacra a volte, quindi è impensabile che proprio a Wano il PG venga tenuto dentro un banalissimo magazzino).
Law, Franky, Usopp, Kanjuro e Sanji
Li si potrebbe ribattezzare la compagnia degli imbecilli: partiti per reclutare quanti più alleati possibile all’interno della Capitale, si sono ridotti a correre per la città combinando un casino dopo l’altro. Emblematica la frase di Sanji: “anche se dovremmo reclutare nuovi alleati, meglio farne fuori qualcuno dei loro”. A genius.
Franky, a cui non guasterebbe una botta di culo ogni tanto, si arruola come carpentiere per recuperare i progetti della magione di Kaido, ma scopre non solo che questi furono ceduti dal proprietario più di 10 anni fa, ma che attualmente dovrebbero essere a Kuri in mano ad un certo tizio mascherato. Recupera dignità con un bel suplex.
Sanji ha capito che l’arma più spaventosa sono le donne, tant’è che apre un soba-shop con ricette girl-oriented, sebbene nessuna delle sue clienti alla fine si rivela un alleato utile. Non contento, decide di fare una capatina alle terme, giusto per dissanguarsi un po’ prima della battaglia finale. Sai com’è, con la tutina del Germa rischiava di essere troppo OP. Si salva in corner scoprendo che le forze nemiche non solo sono venute a conoscenza del messaggio criptato di Kinemon, ma hanno anche catturato il gruppo dei pirati Heart in cui c’era Bepo.
Law, l’unico capitano pirata che passa più tempo con la ciurma di Rufy che con la sua. Classico personaggio senza infamia e senza lode, che si atteggia a leader ma che nei fatti conclude poco e niente.
Kanjuro, il personaggio più emblematico di Wano ridotto a misero pescivendolo. Non occorre aggiungere altro.
Usopp, la vera anima del commercio di Wano, si spaccia per venditore di un miracoloso olio di rospo, anche se l’unica persona a cui sia mai servito in tutta la saga praticamente glielo ha rubato.
Big Mom, Chopper, Momonosuke, Kiku e Tama
L’armata Brancaleone. Prima del naufragio di Big Mom il loro unico compito era quello di tenersi lontano dai guai in attesa della battaglia finale, dopo la quale Momonosuke auspicava di ricongiungersi alla sorella (a proposito, che fine ha fatto Zunesha?).
Con l’ingresso di Big Mom nel gruppo le cose son cambiate completamente: adesso la priorità è nutrirla, anche a costo di finire in prigione, e non per modo di dire. Già, perchè non bastava farle perdere la memoria per oscuri motivi che non hanno assolutamente nulla a che vedere con le esigenze di trama. Bisognava farle venire fame di shiruko, dolce famosissimo a Whole Cake, di cui, giusto giusto, è golosissimo e gelosissimo Queen, che giusto giusto è andato alle prigioni per apprendere con proverbiale nonchalance che il secondo prigioniero più forte è evaso e il primo sta per evadere. Chi altri, in una situazione del genere, si sarebbe messo a cantare e ballare?
Ovviamente nulla di tutto questo porterà due “prime donne” come Big Mom e Queen a strapparsi i capelli e rotolarsi nel fango per gli shiruko, permettendo agli altri di fuggire. Andrà sicuramente in modo diverso e inaspettato.
Inoltre, bisogna notare come tre su cinque siano in grado di addomesticare animali: Big Mom con la forza bruta (come Luffy), Chopper grazie alla sua conoscenza del linguaggio animale e Tama grazie al suo potere. A rigore dovremmo anche considerare Momonosuke, sebbene lui abbia dimostrato di saper controllare solo Zunesha (che è comunque tantissima roba).
Luffy, Hyogoro, Raizo, Kawamatsu (e forse anche Caribo)
Buttare Luffy in prigione era forse il modo più semplice, rapido ed esilarante per ottenere un gran numero di alleati di una certa caratura. Forse anche troppo telefonato.
Luffy: tutto molto nella norma del personaggio. Descriverlo sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Certo è che ricordarsi improvvisamente di quanto fosse bello e potente l’ambizione degli armamenti di Rayleigh dopo che ha tirato su una roba come il Gear Fourth è veramente da facepalm così potente da staccarsi la testa da soli. Buongiorno, principessa.
Raizo, il ninja più figo e geniale che si sia mai visto. Passi il fazzoletto in testa che gli da +50 alla furtività, coprendo la sua meravigliosa chioma. Ma beffare quel crostaceo decapoda della guardia sfruttando il suo handicap è veramente di un altro livello. Grazie a lui scopriamo che il prigioniero misterioso, nel tempo assurto a figure come il capitano dei Rocks, Bigfoot e Gesù Cristo, si chiama in realtà Kawamatsu, uno dei tre fortissimi alleati di cui parlava Kin’emon (insieme ad Ashura e Denjiro).
Kawamatsu, la cui sola esistenza infanga il buon nome di Magellan, è riuscito nella titanica impresa di resistere per 20 anni mangiando un pesce avvelenato al giorno. Altro che anticorpi: se lo metti per un paio di giorni a Chernobyl bonifica l’intera città. Ma a parte essere il futuro cognato di Sanji, mi chiedo come mai per 3 volte è apparso e per 3 volte Oda gli ha disegnato la testa in modo diverso. Va bene giocare con le ombre, ma così si esagera. Suppongo che sia uno dei Nove Foderi Rossi, teoria che tuttavia si sgretolerebbe dinanzi ad un outfit raffinato e sobrio.
Hyogoro, esempio emblematico per tutti i palestrati convinti che non mangiando si dimagrisce. Un vecchietto dal potenziale immenso, considerando quante persone nutrivano per lui stima e rispetto, forse l’unico in grado di riunire i samurai più vecchi e legnosi (tipo Ashura).
Caribo, un personaggio che non capisco se sia profondamente scaltro o profondamente stupido. Perchè preferire una vita in prigione quando con una piccola rivelazione potrebbe avere libertà, fama e ricchezza? Forse non lo capirò mai.
Zoro, Hiyori e Toko
Prossimamente in tutte le pubblicità del Mulino Bianco.
Zoro: ho letto molte lodi su di lui e sul suo ritorno in azione. Ironie a parte, sono lodi che non condivido: in una saga che per lui dovrebbe essere estremamente significativa, è rimasto sempre al margine con la scusa del perdersi ogni qual volta faceva comodo. Sta incarnando benissimo la parte del ronin solitario, ma in 30 capitoli abbiamo visto pochissimi duelli (tra l’altro l’unico “decente” gli è pure costato una bella ferita) e ancor meno episodi di interesse, fatto salvo il discorso sulle spade nere che comunque è rimasto sostanzialmente in sospeso. In confronto, Sanji ha avuto un ruolo decisamente più centrale. E per quanto io adori il personaggio di Sanji, dopo Whole Cake avrei dato più spazio a Zoro. Punto tutto sul Terzo Atto.
Hiyori: abbandonata da piccola per non si sa quale motivo, cresciuta nei quartieri del piacere dalla Yakuza e divenuta oggi una sciupa-uomini di granitica freddezza e splendente bellezza, sogno proibito di qualsiasi pene-dotato di Wano, si innamora giusto giusto dell’unico uomo a cui della figa non importa nulla (a meno che non sia la sosia di Kuina). Vi ricorda qualcuno? No? Inizia per B e finisce per Hancock, ma per evitare che l’analogia fosse troppo evidente Oda ha pensato bene di rimbambire Hiyori un pelo più dell’amazzone nazionale, facendole confessare il segreto più determinante di tutta la saga ad un perfetto sconosciuto del quale, un attimo prima, avrebbe messo in discussione la bontà. Tutto molto sensato. Oltretutto i suoi funerali saranno il giorno dopo, e loro si trovano dalle parti del cimitero. E mi fermo qui.
Toko: lei e Brook potrebbero fare a gara per la freddura migliore. Sarebbe comunque una compagna di ciurma più utile di Jinbe. Seriamente, uno dei personaggi più belli della saga. Forse quello che più di tutti, più dello stesso Rufy, incarna il senso della spontaneità e dell’autenticità.
Kin’emon, Inuarashi, Carrot e i Mink
Bene ma non benissimo. Non è che ci sia molto da dire, a parte il fatto che affrontare in duello Shutenmaru e incolparlo dei furti ai danni degli uomini di Kaido non mi sembra il modo più corretto di ingraziarselo. Tutt’altro. Saranno anche i prosecutori della volontà di Oden, Kin’emon avrà anche lo stesso sangue di Ryuma nelle vene, ma in quanto a strategia sono palesemente figli adottivi di Sengoku. Tra l’altro i Mink di capre che si spacciano per medici ne hanno parecchie. Chissà.
Ryuma e il Drago
Terminato il siparietto, iniziamo ad affrontare le tematiche più dibattute e controverse. Ryuma ha davvero ucciso un drago?
Chi può dirlo, se non Oda. Certo, è di indiscutibile fascino l’ipotesi che facevano alcuni secondo cui si tratterebbe di una allegoria, e dunque il drago in realtà sarebbe un Tennryuubito. Tuttavia, nel capitolo 937 ci viene spiegato come tale leggenda narrasse di un drago venuto dal cielo. Sappiamo bene che i Tennryuubito non si spostano che per mare, a bordo di navi governative. Io credo che la scelta si restringa a due possibilità: animale o avventuriero/pirata. Sarebbe senz’altro dirimente capire in che epoca sia vissuto Ryuma. Ci viene solo detto che visse molti secoli fa, ma quanti è impossibile stabilirlo. Abbiamo già avuto prova del fatto che i paesi alleati dell’Antico Regno furono attaccati in quanto tali, e Wano doveva essere uno di questi. I nobili e i pirati che tentarono di conquistarla quando era conosciuta come “terra dell’oro” potrebbero aver vissuto durante il secolo buio. Invero Wano custodisce almeno due Ponegliff, e di questi ne fu la patria. Non è da escludere che non fosse soltanto l’oro a rientrare nelle mire dei conquistatori, esattamente come accaduto a Shandora. Ryuma, come gli Shandia, avrebbe quindi dissuaso tali individui da ogni tentativo azzardato. Fra i tanti, è possibile che abbia ucciso un uomo che come Kaido avesse la capacità di trasformarsi in un Drago, e da qui la leggenda secondo cui abbia sconfitto un drago venuto dal cielo. Ma anche l’ipotesi dell’animale alla fine potrebbe tornare, per quanto questa immagine di eroe che uccide un drago non appartiene tanto alla cultura orientale quanto a quella occidentale.
Chi è la spia di Wano? Ma sopratutto, c’è davvero una spia?
Leggendo gli ultimi capitoli viene spontaneo dubitare di tantissime cose, ma leggendo la saga per intero in me sono cambiate parecchie percezioni. Una di queste è che a Wano ci sia veramente una spia. Anzitutto, se davvero ci fosse, chi dovrebbe essere? Attualmente l’indiziato numero 1 è Bepo.
Bepo e gli altri sono stati catturati e secondo Shinobu potrebbe aver vuotato il sacco. Considerando che Bepo era presente da 1 mese e mezzo su Zo, quando Jack riuscì misteriosamente a raggiungere l’elefante, la tentazione di fare 2+2 è effettivamente molto alta. In realtà la faccenda è molto complessa.
Torniamo a quando Kin’emon, Kanjuro, Momonosuke, Raizo e Kiku si ritrovarono fra le rovine del Castello Oden 20 anni dopo. Per prima cosa si fecero un giro di Wano per comprendere la situazione. Durante questo giro sono stati riconosciuti da vecchi alleati rimasti fedeli alla promessa di Toki. Fatto il punto della situazione, tuttavia, hanno capito che sarebbero stati in numero insufficiente contro Kaido e Orochi, così i maschi del gruppo partirono alla volta di Zo, lasciando in patria Kiku per raccogliere informazioni. Nessuna nave può tuttora arrivare o lasciare in incognito il Paese, e difatti vennero scoperti. Da quel momento furono inseguiti, finchè una tempesta li divise e solo Raizo giunse a Zo.
Se ci fermiamo qui, il primo sospetto potrebbe cadere su Kiku. Lei era l’unica a sapere dove erano diretti i samurai. D’altra parte Zoro, all’inizio, sostenne (anche se per ragioni diverse) che lei nascondesse qualcosa. Ma andando a leggere i dialoghi del giorno in cui Jack sbarcò a Zo, non si scopre solo che loro cercavano proprio Raizo ma sapevano anche che fosse un ninja (lo disse Sheepshead precisamente). Questo esclude Kiku, non poteva sapere della tempesta. Quindi l’informazione deve essere partita per forza da Zo. Allora è stato Bepo?
L’unica cosa che possiamo dire con certezza è che lui era nel gruppo di Nekomamushi, e proprio quando Neko gli chiede se lui e i pirati Heart volessero evitare la battaglia contro Jack, lui scelse di unirsi. Quindi ha combattuto. Non si può ignorare questo atteggiamento, che ahimè combacia poco con quello di una spia. Ma supponiamo che abbia impersonato la parte fino alla fine. Perchè avrebbe dovuto farlo? La domanda ad un certo punto sorge inevitabile, sopratutto considerando che nessun Mink ad oggi, nemmeno Pekoms, ha mai voltato in questo modo le spalle al suo popolo.
L’unico movente che potrebbe avere è il fratello maggiore, Zepo, morto per mano di BigMom quando insieme a Pedro andò alla ricerca dei Ponegliff. Ma, di fatto, questo non è un movente. Perchè rivolgere il proprio rancore verso i Mink e non verso Big Mom? Non ha senso. Allora, a meno non escano altre indizi, per me non è stato Bepo a tradire i Mink. Deve essere stato qualcun altro. Ma chi? E sopratutto perchè Kaido avrebbe dovuto piazzare una spia a Zo? Ma più di tutto, come ha fatto una spia a non sapere del Road Ponegliff? Sono tantissime le domande a cui si dovrebbe rispondere. Ma più di tutto, queste domande aprono un dedalo di dubbi e perplessità da cui non si esce. Forse perché a Zo non c’è mai stata nessuna spia, così come a Wano.
Inuarashi si chiede come abbia fatto Jack a raggiungere l’isola, ma mai nessuno si è mai chiesto come facesse a sapere di Raizo. Perchè? Il problema è che non sappiamo cosa sia accaduto realmente durante l’inseguimento. Potrebbero aver combattuto, essersi traditi da soli urlandosi a vicenda cosa fare. Ci sono mille alternative alla spia, che a mio parere funzionano anche meglio. E alle perplessità di Inuarashi può sempre entrare in gioco il caso, per cui è possibile che Jack avesse ottenuto una vivre card di Zunesha per vie traverse, in precedenti battaglie ad esempio.
Ma torniamo a Wano. Che è successo di preciso? Oda ha ingarbugliato un poco la vicenda, ma se vi rileggete tutti i capitoli, la cosa nasce il giorno in cui Komurasaki va a palazzo. Qui, per la prima volta, vediamo Kyoshiro tenere in mano il pizzino di Kinemon. Poi, improvvisamente, si scopre che stanno dando la caccia a tutti quelli con la luna rovesciata tatuata, e infine, nell’ultimo capitolo, sempre Kyoshiro riprende lo stesso pizzino affermando: “Orochi sta perdendo il senno a causa di questo”. Orochi è un soggetto piuttosto paranoico, e lo abbiamo visto più volte. Quando c’è di mezzo la profezia di Toki e il gruppo di Kin’emon diventa estremamente guardingo. E fin ora ci ha azzeccato. Inoltre, se chiunque abbia ricevuto il foglietto ha infine capito il messaggio, perchè non avrebbe dovuto capirlo lui? Restano solo due cose:
- Come faceva a sapere che il simbolo sta sulla caviglia?
- Chi ha dato il pizzino a Kyoshiro?
Si può venire a capo di entrambe, ipotizzando ad esempio che uno di questi sia un abituale frequentatore delle case di piacere e per caso abbia smarrito il pizzino. Una prostituta potrebbe aver notato il tatuaggio (per quanto a caviglie scoperte non è che sia poi così anti-sgamo), e queste informazioni a loro volta siano finite nelle mani di Kyoshiro, e quindi di Orochi. D’altra parte, se fosse stata una spia a rivelare tutto, Kyoshiro sarebbe il primo a non porsi alcun dubbio. Invece, anche adesso, lui ha l’aria di chi continua a deridere le paranoie di Orochi.
Come ha fatto Komurasaki a sopravvivere?
Altro grande colpo di scena piuttosto telefonato, perchè ormai si sa che le morti in One Piece sono come le vincite al superenalotto. Tuttavia le motivazioni dietro questo gesto potrebbero aprire scenari inaspettati. Ancora una volta analizziamo la situazione: Komurasaki si oppone a Orochi, schiaffeggiandolo. Un attimo dopo arriva Kyoshiro e la uccide. Una dimostrazione estrema di lealtà allo Shogun, fatta da uno che alle spalle lo deride. Puzzava già di sceneggiata, ma con la resurrezione di Komurasaki ne abbiamo avuto tutti la conferma.
La domanda è: era tutto orchestrato? Sorgono molti dubbi in merito, ma il fatto che la piccola O-Toko abbia voluto essere riportata alle case di piacere dopo la fuga dal palazzo la dice lunga. Nessuno, nemmeno il gruppo di Nami, ha più visto Komurasaki. Il suo corpo è stato portato immediatamente da qualche parte, probabilmente Kyoshiro ha ordinato di riportare la salma alle case di piacere in attesa di organizzare la veglia funebre. Veglia che poi, guardacaso, è saltata perchè “troppo rischiosa”. Saranno inevitabili i funerali, ma lì almeno si potrà giocare a bara chiusa, e nessuno vedrà il corpo mancante.
Sembra quadrare tutto. Ma sappiamo che Hiyori ha saputo del fratello solo per bocca di Orochi il giorno del banchetto. Quindi non poteva essere tutto orchestrato.
Ci ho riflettuto a lungo e secondo me le cose sono andate diversamente.
Analizzando le vignette di quel capitolo, l’impressione che ho è che Hiyori abbia semplicemente colto la palla al balzo per inscenare la sua morte ed essere libera di mettersi sulle tracce di Momonosuke. Quando Toko scoppia a ridere lei non fa una piega, ma osserva con distacco la scena, riflettendo. Poi, improvvisamente, si alza a prenderne le difese, sicura che in questo modo avrebbe subito la furia di Kyoshiro. Non è dato sapere se sotto il kimono avesse una protezione che abbia attutito la ferita, ma ho il sospetto che Toko si sia fatta lasciare alle case di piacere per curarla con quel famoso olio di rospo, che all’inizio è stato presentato come una zingarata, ma potrebbe rivelarsi determinante, anche per Zoro. Se guarisce ferite di spada molto velocemente, di sicuro potrebbe aver salvato Hiyori e averle permesso di sopravvivere e fuggire prima che se ne accorgessero. La mancata veglia diventa quindi un ottimo modo di farle guadagnare terreno, prima che si scopra la sua fuga. Fuga durante la quale sono incappati in Kamazo, l’ammazza-uomini, incaricato di trucidare la bambina.
Considerazioni sul futuro
Iniziamo dai gruppi: manca ancora una settimana alla battaglia finale, ma il piano di Kin’emon è già compromesso. I gruppi di Nami e di Law discutono se andare o meno a salvare i prigionieri ed è quasi certo che lo faranno. Ma c’è anche un carico di armi da sabotare e di cui impossessarsi. A Udon Big Mom ingaggerà battaglia con Queen e il gruppo di Luffy avrà la possibilità di muoversi verso il porto. Sempre ammesso che BigMom non recuperi la memoria nel mentre. Il gruppo di Kin’emon potrebbe andare a liberare tutti gli alleati che in questo momento vengono catturati in tutto il Paese, mentre Zoro andrà quasi certamente a riprendersi la Shusui. Sarebbe di una bellezza senza paragoni se Zoro durante il duello con Gyukimaru acquisisse la conoscenza per rendere nere le proprie spade, e infine ci riuscisse. Sarebbe in sostanza il suo power up. Sconfitto Gyukimaru e conquistata la sua ammirazione, Zoro potrebbe presentarsi al porto con uno stuolo di monaci guerrieri al seguito.
In tutto questo restano ancora fuori gioco i pirati di Big Mom, i pirati di Nekomamushi, Zunesha e Weevil.
Il bello deve ancora arrivare. Spero di non avervi annoiato troppo e ovviamente fatemi sapere la vostra nei commenti.
Alla prossima!