Riprendiamo il discorso sulla tecnologia della famiglia Vinsmoke passando al vero capolavoro di Judge, ovvero l’ingegneria genetica.
Come abbiamo anticipato nella precedente parte, nonostante le apparenze, Judge è un brillante scienziato che è riuscito nell’impresa della manipolazione genetica, che gli ha consentito di creare un esercito di fedelissimi cloni e di modificare i suoi stessi figli, rendendoli dei super-uomini. Vediamo però nello specifico in cosa consiste la sua scoperta.
LINEAGE FACTOR E PIANI DI PROGETTAZIONE DELLA VITA
Il fattore di lignaggio altro non è che il genoma, ovvero l’informazione genetica che gli organismi viventi possiedono e trasmettono alla progenie, un’informazione che disciplina la vita stessa. Nel manga, con il termine “fattore di lignaggio” ci si riferisce ai geni, ovvero sequenze di nucleotidi del DNA che esprimono un codice ben preciso, questo codice viene poi tradotto in proteine che realizzano quanto codificato dal gene, e il risultato è che, per esempio, uno abbia l’attaccatura dei capelli a punta, piuttosto che piana, abbia i lobi delle orecchie piccoli o grandi ecc…
Le modificazioni più grandi avvengono durante lo sviluppo embrionale, quando le cellule conservano la “potenzialità” di trasformarsi in più tessuti; successivamente, nell’uomo adulto, i cambiamenti genetici sono importanti, ma sono per lo più rodati e difficilmente si discostano dal sentiero tracciato, perché le cellule sono maggiormente “differenziate” e i tessuti sono ben strutturati, a meno che non ci sia una patologia sottostante, che stravolge l’ecosistema cellulare, resettando le cellule e i tessuti, come nel caso dei tumori.
Ritornando al manga, la grande conquista di Judge sta nella riprogrammazione cellulare, cioè nel fare in modo che in quelle determinate cellule siano espressi quei determinati geni, che danno quel determinato risultato. In natura, le cellule rispondono a stimoli esterni, fattori di crescita, ormoni e altri stimoli metabolici, è dunque possibile che Judge abbia trovato una combinazione di fattori per potere agire a livello cellulare dall’esterno. Questo fenomeno prende il nome di “epigenetica”, in quanto, attraverso fattori esterni, si va a SOVRAscrivere (sopra = epi in greco) l’informazione contenuta nei geni.
Attraverso questa tecnologia, Judge va ad agire a livello genetico, per poter “progettare” dei nuovi esseri umani. Sono questi i piani di Progettazione della Vita! Ovviamente, questo discorso vale per tutti gli esseri viventi, perché tutti gli organismi viventi, anche monocellulari, posseggono un’informazione genetica, e quindi conoscendo il metodo per modificare a piacimento il genoma è possibile modificare o progettare qualsiasi creatura.
L’ESERCITO DI CLONI
Roslin Institute, Scozia, 1996. Ian Wilmut porta a compimento l’esperimento di clonazione di una pecora a partire da una sola cellula mammaria. Questa pecora verrà poi presentata al mondo l’anno seguente come la pecora Dholey. Non tutti sanno che Dholey era l’unico riuscito di 277 tentativi, questo perché la clonazione è tuttora un processo di difficile realizzazione: si è provato anche con altre specie animali con risultati il più delle volte fallimentari, e non pensate neanche all’uomo, perché la clonazione umana è eticamente inaccettabile!
Per riuscire a clonare la pecorella, Ian Wilmut ha preso una cellula del tessuto mammario di una pecora di 6 anni, ha estratto il nucleo, contenente l’informazione genetica (il “fattore di lignaggio” del manga) e l’ha inserito in una cellula embrionale (che ha la potenzialità di diventare qualsiasi tessuto), che è stata impiantata nell’utero di una madre surrogata, esponendo la cellula “assemblata” in laboratorio alle condizioni più favorevoli per la sua crescita, provocando una gravidanza artificiale. Solo 1/277 gravidanze è stata portata a termine con successo, senza particolari anomalie. La pecora Dholey è morta poco prima di compiere 7 anni, nel 2003. C’è chi ha ipotizzato che invecchiasse più velocemente, perché clonata da una pecora di 6 anni, perché poco prima di morire aveva sviluppato una patologia atipica per quell’età, ma c’è anche chi ha smentito questa ipotesi, il Dott. Dai Grove White della facoltà di Scienze Veterinarie dell’Università di Liverpool.
Torniamo a One Piece. L’esercito di Cloni del Germa 66 è composto da 6 tipologie di soldati, ritenuti idonei a rinfoltire le fila del Germa: Tipo MB (man balance), maschi con corpo armonioso; Tipo WB (woman balance), femmine con corpo armonioso; Tipo MH (man heavy), maschi grossi e pesanti; Tipo MST (man strong), maschi muscolosi e prestanti; Tipo MSP (man speed), maschi veloci e leggeri.
Stando a quanto detto, i cloni derivano da soldati selezionati, per cui il meccanismo è lo stesso della clonazione della pecora Dholey, ovvero, i soldati non sono stati creati dal nulla, ma sono state prese le cellule somatiche, differenziate, dai tessuti adulti di questi soldati, e queste cellule sono poi state ricondizionate in modo da poter ricavare cellule embrionali da cellule adulte. Infatti, all’interno delle capsule, immersi nel liquido di coltura, i soldati sono cresciuti dallo stato embrionale fino all’età biologica di 20 anni, in un tempo pari a 5 anni, quindi con una velocità di crescita 4 volte superiore al normale.
Le cellule di un uomo adulto si trovano per lo più in uno stato differenziato, mentre nell’embrione si trovano in uno stato indifferenziato, toti- o pluri-potente, perché possono diventare qualsiasi cosa. Questo perché? Perché noi originiamo da due mezze cellule, nel senso che sono due cellule che hanno metà corredo genetico, l’ovocita di mamma e lo spermatozoo di papà. Queste due metà si uniscono a formare una sola cellula che ha un corredo genetico intero, lo zigote, e da questa singola cellula deve venir fuori un intero corpo umano, per cui si deve dividere e dividere ancora, trasformandosi in tessuto cutaneo, nervoso, digerente, osseo, ecc…
Ian Wilmut riuscì nella clonazione di Dholey, trasferendo il DNA della pecora in una cellula embrionale, sostituendo i nuclei, ma non è l’unico modo. Nel corpo di un uomo adulto si conservano alcune cellule multi-potenti, le cellule da cui poi si originano le cellule differenziate, perché le cellule muoiono e devono essere sostituite di continuo e derivano proprio da queste cellule, le così dette cellule “staminali”, ma non sono così facili da trovare e di certo non possono trasformarsi in tutti i tessuti, perché hanno una potenzialità limitata.
Se si riuscisse a ricondizionare queste cellule fino ad uno stato totipotente, si potrebbe stimolarne una proliferazione controllata riproducendo organi, tessuti, persino interi organismi, individui geneticamente identici, i cloni. In natura le cellule possono sdifferenziarsi, nei tumori ad esempio, e addirittura regredire allo stato embrionale, come nei teratomi, che sono tumori che originano spesso dalle cellule germinali (delle gonadi), e che racchiudono al loro interno tessuti di origine embriologica differente (ci si trovano denti, peli, muscolo, neuroni ecc..).
Siccome l’articolo si propone di sondare le varie ipotesi, ho voluto esporre le varie possibilità, ma è probabile che Oda si sia basato sulla tecnologia della clonazione di Dholey, a partenza da una cellula somatica differenziata, difatti la clonazione dei soldati del Germa 66 ricorda molto la procedura del ’96, con la maternità surrogata affidata a capsule d’incubazione in cui l’ambiente favorevole è dato dal liquido di coltura e si conservano anche i controversi effetti collaterali di quell’esperimento: l’accorciamento dei telomeri. Quando una cellula si divide, può compiere degli errori, soprattutto verso la fine del processo di duplicazione, per cui, i geni (facciamola semplice) hanno dei cappucci alla fine, con dei codici che non significano niente, per cui, se anche si sbaglia a ricopiarli vengono semplicemente tagliati via e la parte del genoma codificante resta inalterata. Questi cappucci sono i telomeri. Il problema è che andando avanti col tempo, questi cappucci si accorciano sempre di più e quando si arriva poi alla parte del genoma codificante, succedono i guai: le cellule non funzionano più come si deve e di solito quando una cellula non funziona più, ed è sana, non tumorale, si uccide da sola per non creare danni, va in “apoptosi”. Questa è sicuramente una delle cause dell’invecchiamento cellulare.
Si era detto che Dholey è morta prima del tempo per via che fosse clonata da una pecora già vecchia, coi telomeri accorciati (che poi è stato smentito nei successivi esperimenti, ma non so se Oda ne è al corrente) e probabilmente è questa la spiegazione della ridotta aspettativa di vita dei soldati del Germa, questa e il fatto che vengano sacrificati come niente fosse. Perché dico questo? Perché i soldati crescono ad una velocità che è 4 volte il normale e perché non sembrano riconoscere Sanji, per cui sono nuovi, rispetto a quelli che hanno pianto per il suo funerale, del resto questi sono giovani. Adesso due sono le cose: o restano giovani per sempre, ed è improbabile stando a quanto appena detto, oppure muoiono presto per cui tanto vale (nell’ottica del Germa) farli morire in battaglia usandoli come utensili usa e getta.
Chiudiamo l’argomento cloni spendendo due parole sulla loro personalità. I cloni, pur essendo palesemente identici tra loro, sembrano conservare una propria individualità e personalità, un po’ come i gemelli, mostrandosi capaci di ragionare come comuni soldati e dimostrando capacità analitiche e critiche, come quando, durante l’invasione di Kotzia nell’East Blue, capiscono che non c’è bisogno di attaccare le navi di civili nel porto (che poi rappresenterà la via di fuga di Sanji). I cloni però non si rendono conto di essere cloni, forse perché nel contesto in cui sono cresciuti non viene dato peso alla cosa, inoltre sono oltre modo obbedienti.
Quest’ultima caratteristica potrebbe essere frutto di un condizionamento psicologico, non insegandogli il valore della propria vita ad esempio, ma viene presentata come una “modifica strutturale” dei cloni, che quindi sono “programmati” per eseguire gli ordini e sacrificarsi senza battere ciglio. Da un punto di vista neurologico, l’obbedienza è un comportamento, una reazione che si impara, per cui non c’è un’area precisa che la governa, ma viene fuori da una serie di connessioni tra i neuroni. La capacità dei neuroni di connettersi tra loro è chiamata plasticità neuronale, è possibile stimolarla attraverso neurotrasmettitori e altri stimoli, ma questa plasticità è condizionata dalla predisposizione genetica del soggetto, per cui, tramite l’ingegneria genetica del Germa, anche questo è possibile.
JI-XPERIMENTS
La tecnica di clonazione è solo il primo passo del progetto di Judge verso la creazione di super-uomini. È vero che la clonazione rappresenta un successo scientifico senza pari, ma rappresenta anche il limite principale della ricerca di Judge, che può riprodurre, cioè ri-copiare, individui già esistenti, ma non è in grado di “creare la vita dal nulla”. La creazione di vita artificiale, che parte dalla creazione di una cellula artificiale, era probabilmente lo scopo del team di ricerca di Judge, Caesar e Vegapunk, era questo l’obiettivo finale del piano di progettazione della vita.
Non essendo in grado di creare la vita artificialmente, Judge decide di crearla naturalmente, generando 5 figli, per poi modificarli epigeneticamente. Judge non rinuncerebbe per niente al mondo ai suoi sogni di (ri)conquista e trasforma i suoi 5 figli in cavie da laboratorio, intervenendo sulla loro crescita mentre sono ancora nel grembo materno, nello stadio embrionale, così da trarre la maggior resa possibile dalle modificazioni genetiche. Probabilmente, ai tempi dell’esperimento pilota, Reiju, la moglie di Judge era inconsapevole dei piani del marito; alla seconda gravidanza, avendo scoperto le vere intenzioni di Judge, ha cercato di interrompere la gravidanza e quindi l’esperimento, col risultato che l’esperimento è andato avanti ma ha avuto successo al 75%.
Un primo segno del successo della modifica genetica sembra la spirale delle sopracciglia che si avvolge in senso inverso rispetto a quelle di Sanji; la mamma di Sanji aveva le sopracciglia normali, Judge indossa la maschera, ma sembra avere normali sopracciglia anch’egli. Probabilmente penserete che si tratti di una caratteristica secondaria, ma ci ho tenuto a metterla in evidenza perché la spirale è simbolo di evoluzione e dello stesso DNA, che appunto ha una conformazione a spirale. Che Oda abbia voluto darci un indizio sul passato di Sanji quando ha disegnato le sue sopracciglia?
Al di là delle sopracciglia, Reiju, Ichiji, Niji e Yonji hanno corpi potenziati, hanno forza e velocità che superano di gran lunga i limiti umani e hanno sviluppato addirittura un esoscheletro. L’esoscheletro è una struttura esterna, più o meno rigida, che fa da protezione al corpo di animali, insetti per lo più, per cui è un qualcosa che esiste in natura, ma non è una peculiarità degli esseri umani. Vi ricordate il discorso che ho fatto quando abbiamo parlato del risveglio degli Zoan? Nei nostri geni conserviamo l’eredità della nostra evoluzione, delle nostre specie progenitrici, per cui, è su questi geni che Judge è andato ad agire per far “sviluppare” ai figli l’esoscheletro. I Vinsmoke non sono nati con l’esoscheletro e con la super-forza, nonostante la modificazione genetica sia avvenuta in fase di sviluppo embrionale, i risultati si sono visti successivamente, con la crescita, quando subentrano determinati meccanismi e stimoli che attivano geni quiescenti.
A differenza di Reiju, i gemelli hanno subito una modificazione aggiuntiva: sono privi di sentimenti, soprattutto incapaci di provare pietà e paura. A differenza dell’obbedienza che è un concetto un po’ più complicato, esistono aree ben precise della corteccia cerebrale collegate all’emotività, il lobo frontale in particolare, che, quando è lesionato in patologie neurodegenerative (demenza fronto-temporale) o ischemiche (ictus) provocano grossi cambiamenti nel comportamento, spesso i soggetti diventano freddi, indifferenti e incapaci di entrare in empatia con gli altri.
Il sistema nervoso si sviluppa a partire dall’ectoderma (da cui origina anche la cute) verso la fine della terza settimana di gestazione con la formazione del neuro-ectoderma (neurulazione), per cui, agendo in questa fase sarebbe possibile modificare lo sviluppo della corteccia cerebrale, ma anche dello strato cutaneo, perciò è probabile che la stessa modificazione genetica comporti sia l’esoscheletro che l’anaffettività, perciò Reiju che mantiene una certa emotività ha anche un esoscheletro meno resistente, sarà forse per questo che ha mangiato un frutto del diavolo? Per colmare il divario con i fratelli?
Ed eccoci giunti alla fine! Spero di essere stato esaustivo sull’argomento! Vi do appuntamento al prossimo articolo con una parte aggiuntiva, in cui parleremo del rapporto tra Vegapunk e Judge. Alla prossima!