Lo schema ricorrente che caratterizza ogni saga di One Piece prevede un momento iniziale in cui viene mostrato al lettore uno spaccato di vita quotidiana dei protagonisti sulla nave. È un passaggio importante, perché giustifica in un certo senso la forza dei legami che noi vediamo all’interno del gruppo: al di là delle battaglie e delle avventure alle quali assistiamo, ci ricorda Oda, la ciurma di Cappello di Paglia ha vissuto tutta una serie di situazioni quotidiane e comuni che hanno rafforzato l’unione dei suoi membri e alle quali noi non abbiamo assistito.
Ciò che stupisce di queste scene è il modo in cui anche le azioni più semplici vengano vissute, e cioè con una grande vivacità che ben si addice a dei pirati fuori dal comune, contribuendo ulteriormente a creare rapporti più profondi all’interno del gruppo.
Per fare un esempio, è un po’ come ciò che spesso succede in vacanza: si vivono emozioni amplificate che creano ricordi indelebili, condivisi con persone che magari non si frequenterà più ma con le quali, in quel periodo, si è instaurato un legame profondo. I capitoli di questo tipo, inoltre, portano il lettore a reagire in un certo modo.
Possiamo prendere come riferimento il recente ingresso a Wano, con la serie di prodigiose creature e paesaggi mozzafiato che l’hanno caratterizzato: sono vignette che invitano allo stupore, emozione che proviamo contemporaneamente ai personaggi della storia. Allo stesso tempo, però, il lettore viene invitato ad andare oltre, cercando di comprendere fino a dove si sia spinto l’autore con le citazioni. L’invito all’approfondimento non sarebbe tanto calzante se non fosse accompagnato dal senso di meraviglia di cui sopra, perché non coinvolgerebbe emotivamente e dunque si perderebbe più facilmente nel nulla.
In altre parole, One Piece è diventato uno strumento di animazione educativa.
L’animazione di cui stiamo parlando è una pratica apparentemente semplice, che potremmo tranquillamente collegare ai giochi e alle attività che vengono svolte ad esempio negli oratori, ai doposcuola, in alcuni centri sociali. In verità il concetto sarebbe un po’ più complesso, ma in generale una buona definizione – utile peraltro al nostro scopo – potrebbe essere “insieme di pratiche ludico-espressive che mirano alla creatività e al divertimento finalizzate ad una migliore definizione del sé”.
Ovvero, per ritornare a One Piece: divertendomi e meravigliandomi con le avventure di Luffy e compagni vengo invitato all’approfondimento, approfondendo i vari concetti rifletto e dunque comprendo un po’ meglio alcuni aspetti di me stesso.
Anche all’interno della storia ci sono degli esempi di animazione, probabilmente inconsapevole, ma che può farci comprendere come un’idea di educazione sia comunque presente. Penso ad esempio a Shanks, il quale senza volerlo spinge il piccolo Luffy ad intraprendere la strada della pirateria attraverso i suoi racconti o, meglio ancora, penso a Luffy stesso, il quale spinge Koby a ribellarsi e a seguire il proprio sogno di entrare nella Marina Militare, attraverso una recitazione da applausi.
Narrazione e finzione teatrale sono pratiche che qualsiasi animatore conosce bene e che almeno una volta nella propria carriera ha messo in pratica. Non stiamo ovviamente affermando che Oda ha voluto inserire esempi di animazione educativa all’interno della propria opera né che abbia finalità di questo tipo. Semplicemente, abbiamo cercato di comprendere meglio alcune dinamiche del rapporto opera-lettore mediante un punto di vista diverso.
Uno dei punti di forza di quest’opera è proprio il coinvolgimento del lettore il quale, sollecitato nella sua creatività, si affeziona all’opera e le dona uno spessore che inizialmente non aveva, consentendole di diventare qualcosa di più di un semplice fumetto per ragazzini. Questa sfumatura educativa, inoltre, potrebbe spingere qualche animatore a proporre One Piece come sussidio, magari per un centro estivo.
In queste occasioni, viene utilizzata una storia coinvolgente come base per trasmettere alcuni valori e ci sembra che le avventure della ciurma di Cappello di Paglia possano svolgere bene tale compito.