C’è un elemento delle culture contemporanee che cercheremo di far dialogare con One Piece, alla ricerca di nuove strade e nuove consapevolezze. Si tratta dei meme, quegli elementi in grado di descrivere ironicamente alcune situazioni e di diventare virali su Internet, in particolare sui social network, elementi in grado di reinventarsi continuamente e di rendere ciascun utente, in poche e semplici mosse, un creatore di contenuti.
Questo fenomeno, che negli ultimi anni si è velocemente evoluto, è più complesso di quanto si potrebbe immaginare. Innanzitutto perché contrappone chi li capisce, li apprezza e li diffonde ai normies, i “normali”, che non fanno parte della sottocultura in questione, e ciò vuole dire dover continuamente proporre nuovi contenuti, pena il fatto che tali normies comprendano – e spesso riutilizzino in maniera impropria – questo materiale e che dunque non si possa più parlare di sottocultura fiera e indipendente. In secondo luogo, perché utilizzano spesso i linguaggi del fumetto, entrando con quest’ultimo in una relazione dai confini non sempre chiari. In terzo e ultimo luogo, perché è un modo di rielaborare la realtà e le proprie esperienze, ma anche una forma comunicativa di notevole efficacia, utile tra l’altro anche nel marketing. Un fenomeno che, negli ultimi tempi, ha iniziato a riguardare anche il nostro One Piece.
Occorre innanzitutto distinguere due tipi di meme che riguardano l’opera di Oda. Da una parte, abbiamo i meme interni alle pagine dei fan, che spesso ironizzano sulle dinamiche stesse di tali pagine, oppure sulla trama del manga, sui suoi personaggi; ci sono delle vere e proprie produzioni metacognitive, che possono diventare spunto per dialoghi e riflessioni. Dall’altra, meno diffusi, abbiamo i meme che rielaborano i contenuti di One Piece per rappresentare situazioni generali di vita quotidiana ed è proprio questo secondo tipo di prodotto ad essere particolarmente interessante.
Bisogna infatti sottolineare come un meme, spesso, rielabori attraverso nuovi punti di vista elementi culturali tra i più disparati. Le immagini di Spongebob sono forse l’esempio più lampante, perché ci troviamo davanti ai fotogrammi di un cartone animato nato per bambini e ragazzi che vengono riutilizzati per descrivere situazioni in contesti completamente diversi, a volte calcistici, a volte politici, a volte come già detto metacognitivi e così via. Ciò accade perché Spongebob è un prodotto multiforme, frizzante, nel quale le espressioni dei personaggi e le ambientazioni sono a tal punto varie da poter generare un numero pressoché illimitato di meme. Tale varietà non vi ricorda niente?
E così arriviamo a One Piece. La ricchezza di vignette spumeggianti e di personaggi particolari offrirebbe su un piatto d’argento un oceano di rielaborazioni e spunti. Per qualche strana ragione, benché come già detto i meme almeno nelle pagine dei fan si stiano diffondendo ampiamente, il fumetto più venduto di sempre non riesce ad imporsi al grande pubblico, almeno sotto questo aspetto: non è facile prevedere le dinamiche del mondo dei meme, e può essere che un domani Luffy e i suoi compagni entrino con forza anche in questo campo.
L’invito, dopo tutto questo discorso, è quello di diventare produttori di meme sul mondo di One Piece. Esistono svariati e semplici programmi per crearne, e non richiedono un tempo esagerato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di far capire come i disegni di Oda riescano bene a descrivere le situazioni del nostro mondo e che, nonostante si stia parlando di un contesto particolare come può essere quello di un fumetto e per di più orientale, l’universo di One Piece sia ben più vicino al nostro di quanto si possa pensare. Mi viene in mente lo scarso senso di orientamento di Zoro, quelle facce esageratamente stupite che abbiamo visto caratterizzare i vari Jinbe, Sugar, Enel e tanti altri, la comicità di Luffy stesso: è un modo di fare tipicamente giapponese, quello di esagerare le espressioni, ma con Oda questo elemento viene accentuato ancora di più, soprattutto in chiave ironica. A ciò dobbiamo aggiungere la vivacità delle isole, la singolarità degli abbigliamenti, le citazioni in chiave parodistica: One Piece, insomma, può diventare terreno fertile per i meme.