‘Don’t call it a comeback,
I been here for years
Rocking my peers
and putting suckers in fear…’– FFDP, Mama said knock you out
Salve genti, nuova analisi, capitolo 1131: a che ora è la fine del mondo?
Oggi parliamo di un capitolo che lascia il segno. Ebbene sì, finalmente Oda ci regala l’origine dell’albero Adam, un’immagine mitologica legata a Yggdrasil che si inserisce perfettamente nel contesto di Elbaph. Ma non è tutto: abbiamo è un vero e proprio concentrato di follia, con uno dei dialoghi più deliranti del manga, tra Loki e Luffy – due menti brillanti che si incontrano in un confronto memorabile. Tra humor, colpi di scena e un’illuminante parentesi su Robin, ci troviamo ad ammirare anche un fantastico omaggio al suo look delle origini.
E poi, dinosauri. Ma davvero, di che razza di alci stiamo parlando a Elbaph? Forse dovremmo chiedere a Shiki.
Tralasciando i (risibili) difetti iniziali della saga, vediamo come il sensei abbia saputo adattare e arricchire la trama per quasi tre decenni, arricchendola costantemente e trasformando questa avventura multigenerazionale in un’esperienza che non dimenticheremo facilmente. Ma, procediamo con ordine.
E’ il momento dell’Elzeviro…
Sapienza e cuore
Ce ne eravamo dimenticati? Dove c’è Tama, c’è Speed. Ricordate la centaura guerriera con la capigliatura bicolore da streamer? La ragazza con un profilo degno di Monica Bellucci ma che, quando sorride, sembra la copia di BoJack Horseman? Ecco, proprio lei.
La mini-avventura non evolve minimamente. Conserva i ritmi vivaci della commedia, ma non va oltre. Non si chiede un raffinato riassunto dell’intera storia di Wano, per carità, ma qualche risposta sui furti non sarebbe affatto male. Quindi, Yamato si sveglia dalla pennichella e, insieme a Tama e Speed, si lancia all’inseguimento. Quasi tutte le possibilità logiche sono da scartare, dunque possiamo considerare due alternative:
- Come ipotizzato, si tratta di un’avventura fine a sé stessa, poiché il nostro sguardo non è destinato ad osservare ciò che accade ora a Egghead (e in altre parti del mondo). Un luogo vale l’altro, e la location della penultima saga si prestava perfettamente.
- O forse le nostre aspettative saranno completamente sovvertite, ma solo scoprendo chi si cela dietro i furti e i rapimenti riusciremo a comprendere il disegno generale.
Se volessimo approfondire il discorso, Wano potrebbe regalarci ancora delle mini-avventure divertenti, per il momento. Tenendo conto delle informazioni che Caribou ha rivelato a Teach riguardo le Armi Ancestrali, ci troviamo di fronte a problemi di una certa portata all’orizzonte. Senza contare Imu, che ha chiaramente delineato la sua linea d’azione, modificando la composizione dei Gorosei con l’inserimento di quel folle di Figarland, che, ricordiamolo, si distinse per le atrocità compiute a God Valley. Non solo ha giustiziato Myosgard con un palese disprezzo, ma subito dopo ha espresso una feroce invettiva razzista contro gli uomini-pesce, e successivamente ha proferito una seminale dichiarazione di guerra davanti agli altri Astri: promettendo l’epoca più oscura mai vista. Che personcina a modo.
I Gorosei, pur essendo totalitaristi affamati di potere, hanno sempre evitato di attaccare Wano, preferendo ottenere informazioni più precise prima di agire. Sebbene siano inclini alla violenza, l’hanno sempre vista come ultima risorsa. Avevano addirittura in mente di testare il Mother Flame in mare aperto. Figarland, invece, sembra essere un fanatico guerrafondaio con idee decisamente meno inclini alla diplomazia. In ogni caso, se questa mini-avventura di Yamato è solo una parentesi ironica, i toni oscuri della realtà non mancheranno, per Wano.
Siamo pronti per un’analisi approfondita? Questo è un capitolo particolarmente intenso e coinvolgente. Armiamoci quindi di sapientia cordis per cogliere i significati più profondi e le sfumature che vanno oltre le apparenze e la trama stessa.
Signore e signori: cap. 1131…
L’effetto Mandela
‘Io sono Loki di Asgard e sono gravato da uno scopo glorioso.’
– Loki
La narrazione riprende puntualmente da dove si era interrotta: il dialogo tra il sedicente dio e il capitano. Sinceramente, non so se questi due diventeranno amici, ma è evidente che siano due gocce d’acqua: tanto Loki è uno spaccone di razza, quanto Luffy è un autentico sbruffone.
Solo il primo dialogo è… surreale. Luffy parte in quinta, capirai, erano anni che non vedeva l’ora di arrivare a Elbaph, ora sta praticamente sproloquiando. Non è affetto da un disturbo da deficit di attenzione e iperattività, lo conosciamo da anni: è semplicemente Luffy. Loki tenta di avviare una garbata conversazione. Diamine, sono un gigante, un guerriero, un principe, un Dio, indosso i pantaloni buoni della domenica; decido di assumere un tono adeguato alla mia potente potenza (incatenata come un salame a Yggdrasil). Luffy? Niente. Bercia in un flusso tourettiano di parole deliranti: parla di Usopp, glorifica i giganti, chiede cosa ci sia in cima a un albero. Il principe, con pazienza, tenta di partecipare alla conversazione. Alla terza interruzione, Loki smadonna fortissimo.
Ho riso fino alle lacrime.
Ad ogni modo, in poche vignette troviamo una vera e propria miniera di informazioni.
Il principe adotta un tono colloquiale con Luffy, ma manifesta anche l’atteggiamento tipico di superiorità dei giganti, portato all’estremo. Si riferisce al capitano come ‘umano’, ma non in quanto gigante: in quanto Dio.
Le catene che lo vincolano sono di algamatolite, dettaglio che solleva una questione interessante, poiché, come ben sappiamo, questo minerale proviene da Wano. Non solo sono numerose, ma da quanto si vede, avvolgono l’intero Yggdrasil; ancor più significativo è che un singolo anello ha circa le dimensioni di Luffy, in proporzione. Le dimensioni colossali e la lunghezza fanno supporre che sia stato usato un quantitativo letteralmente assurdo di algamatolite. Come hanno fatto a procurarsene così tanta senza dichiarare guerra? Se ci pensiamo un attimo, Loki è bloccato da sei anni, mentre i Mugi hanno liberato Wano solo da qualche settimana. A meno che, mantenendo la tradizione vichinga, non abbiano saccheggiato il paese dei samurai (cosa che sarebbe un buco di trama ciclopico, anche perché nessuno ne ha mai parlato e Kaido si sarebbe scatenato), l’unica spiegazione è che qualcuno abbia fatto affari con Orochi. Inoltre, è noto che la tecnica per lavorare il minerale è prerogativa esclusiva di Wano. Pertanto, per costruire questi artefatti i giganti devono aver acquistato il minerale lavorato o addirittura invitato qualcuno appositamente. Non è certo un dettaglio da sottovalutare, considerando la quantità incredibile di algamatolite in gioco.
2.600.000.000 Belly di taglia. Non proprio bruscolini. Questo significa che Loki supera con disinvoltura, agli occhi del Governo, figure come Zoro, Trafalgar Law, Kid e Katakuri. Quantomeno in termini di pericolosità. E questa constatazione… fa riflettere. È prigioniero a Elbaph da anni; la sua taglia è stata fissata prima o dopo aver mangiato il frutto? Ma cosa ancor più rilevante, le taglie vengono assegnate solo ai pirati. Loki è stato inizialmente identificato come principe e successivamente come criminale, ma esclusivamente nel Warland. Non fa parte della ciurma di Dorry e Brogy essendo di una generazione diversa; e ora, finalmente, comprendiamo la classica vignetta riassuntiva di Oda, in cui definisce che i Nuovi Pirati Guerrieri Giganti sono cinque. Sarebbe stato il momento ideale per aggiungere semplicemente: ‘ex-membro, Loki’. Non costava niente. Se vogliamo essere precisi, la sua taglia poi sarebbe anche maggiore, considerando che essendo in incapace di muoversi, non ha potuto causare i danni che sarebbe stato capace di infliggere (ennesima prova che le taglie non sono un riflesso della forza). Ma, tornando al punto, accontentiamoci di pensare che il Governo mondiale lo consideri comunque una minaccia, anche senza far parte di una ciurma.
La taglia di Loki potrebbe finalmente risolvere uno dei buchi di trama più intricati di One Piece. Ricordate quella domanda che tutti, senza eccezioni, ci siamo posti riguardo al Governo? Perché non hanno schierato tutti gli ammiragli contro i Mugiwara quando erano ancora relativamente deboli? Perché non hanno organizzato una caccia globale, quando non avevano alleati e le loro forze erano decisamente inferiori? La risposta è semplice: non sapevano se il frutto di Luffy fosse davvero quello giusto, e comunque non si risvegliava da secoli. Perché attirare tanta attenzione senza certezze?
Tutti abbiamo storto il naso quando i Gorosei hanno pronunciato quella frase sul riconoscimento del frutto, lo stesso che sfuggiva loro da 800 anni. Ciò suggerisce – probabilmente – che solo Imu conosca la verità, utilizzando i Gorosei come burattini, un tramite esterno attraverso cui non vuole rivelarsi. Gli Astri non avevano alcuna certezza che quello fosse il frutto, come confermato dalla loro stessa affermazione: lo consideravano ormai una leggenda, pur disponendo di informazioni precise sul suo risveglio. La forma di Nika è stata riconosciuta, ma solo grazie a due fattori, presumibilmente: A) le notizie tramandate tra i Gorosei da secoli; B) una volta che Luffy si è trasformato, Imu li ha aggiornati e istruiti. Immaginiamo che il Governo Mondiale non abbia il coraggio di attaccare Elbaph, dove il gigante più debole tiene testa a un intero battaglione di marines, mentre i Gorosei non hanno la determinazione neppure per ingaggiare Wano, neanche ora che Kaido è fuori gioco. Tuttavia, era loro noto il culto del Sole, che venera un Dio specifico, e probabilmente sapevano che nella casata principale fosse custodito il frutto associato al potere di quella divinità.
Loki non è un pirata, 0 belly. Loki mangia il frutto, 2.600.000.000 di belly.
Qualora l’importo fosse stabilito unicamente in funzione del frutto, risulterebbe tutt’altro che esiguo: al governo bastava la mera possibilità che fosse quello di Nika. Le loro conoscenze trovano riscontri pratici, come possono avere tutte le informazioni? Beh, Madre Carmel ha operato per anni in prima linea, e la CP-0 si rende invisibile a piacimento, Guernica è riuscito a sfuggire alla percezione di due imperatori, Luffy e Kaido, finché non è intervenuto direttamente in battaglia. Insomma, Imu ha incaricato i Gorosei di monitorare ogni possibile traccia del frutto, inclusa la remota Elbaph. E ora, volete sorridere? Magari Loki possiede il ‘semplice’ Gomu Gomu.
Pensate se i giganti fossero vittime di un colossale effetto Mandela. In One Piece, come nel mondo reale, non sarebbe insolito che un gruppo di persone ricordi un evento o un fatto in modo errato, condividendo una memoria che diverge dalla realtà. Ricordate cosa diceva Ju Peter agli altri Gorosei?
‘Perché il governo ha dato un nuovo nome a quel frutto? Non voleva cancellarlo dalla storia?’
Questo genere di ‘falsa memoria collettiva’ non potrebbe aver coinvolto anche i giganti? Esattamente come accade agli Astri, che confondono i frutti. Sapete perché? Perché entrambi conferiscono poteri elastici, e la confusione può derivare da numerosi fattori: la diffusione di informazioni errate, l’influenza dei media o la stessa distorsione della memoria.
Toh! Come la Damnatio Memoriae che fa il governo da quasi 900 anni.
Questi sono naturalmente pensieri aperti, ipotesi plausibili. Ricordiamo che la taglia fissata dal governo è ‘speciale’, segno che sia subordinata a condizioni precise stabilite dallo stesso governo. Si consideri, per esempio, che Shanks è Imperatore da sei anni, e Loki prigioniero esattamente da altrettanto. Ci arriveremo: ogni cosa a suo tempo.
Per ora, teniamo presente che la trama la osserviamo dalla prospettiva dei protagonisti, e che l’effetto Mandela potrebbe coinvolgere anche loro, senza esclusioni.
Tra il serio e il faceto
‘ Il sole nel cielo svanirà, come se fosse stato mangiato da un lupo. L’oscurità riempirà l’aria, come cenere, come nebbia.‘
– Neil Gaiman, Mitologia Norrena
Evviva l’allegria! Scusate, volevo solo alleggerire un po’ l’atmosfera. Ma in fondo è colpa di Loki: ha sollevato argomentazioni tutt’altro che lievi.
La caratteristica più spiccata del gigante è senza dubbio l’allegria: pur essendo incatenato da sei anni, si mostra costantemente beffardo, come se si trattasse di un’inezia, un piccolo inciampo nel suo cammino. Non direi che sia un villain, ma di certo non gli manca la teatralità tipica di quei personaggi. Un momento particolarmente interessante è quando, rivolgendosi a Luffy, afferma: ‘desidero la liberazione’. In quel frangente si fa luce su un aspetto cruciale: Nika e Luffy condividono lo stesso animo, ma in Gear 5 è il Dio a prevalere. Il capitano ride in maniera incontrollata, trascinato dall’euforia. Normalmente invece è Luffy a primeggiare, soprattutto quando di fronte a una richiesta netta e sincera di libertà… non c’è un guizzo, né un’accelerazione del battito. Anzi, il pirata prende tutto con calma, ponendo altre domande. In vista dell’opinione generale sul principe, tutt’altro che lusinghiera, fa sorridere che si auto-proclami orgoglio di Elbaph. Ma la vera sorpresa arriva quando si svela che l’albero-tesoro Adam è, in realtà, il cuore stesso di questa misteriosa isola. E un qualche significato deve pur esserci.
Potrebbe rappresentare un simbolo di potere, conoscenza e forse anche di equilibrio, con connessioni sia con le divinità della mitologia (pensiamo all’origine dei frutti) che con il governo mondiale di One Piece. L’ambientazione dell’isola, con il suo forte legame con la mitologia nordica, suggerisce che la dinamica di quest’albero potrebbe essere centrale nel prossimo sviluppo della saga. Magari, essere interpretato come una chiave per rivelare verità che influenzeranno le future lotte tra le varie fazioni e la ricerca del One Piece.
L’introduzione di Yggdrasil potrebbe simboleggiare l’intreccio tra culture e razze diverse, richiamando alla mente la varietà delle specie che abitano Elbaf. Tre di queste specie sono state perseguitate e condannate dal GM proprio per le loro caratteristiche: i Lunaria, come semi-dei, un tempo abitanti della Red Line; i Triclopi, capaci di decifrare anche i Poneglyph; e i Buccaneer, adoratori del Sole. Se Elbaf dovesse essere modellato sulla struttura di Yggdrasil, ciò suggerirebbe un approccio narrativo stratificato. Il legame tra il Warland e la mitologia norrena, nonché con l’Antico Regno, potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere meglio il percorso dei protagonisti.
L’Antico Regno appunto, una civiltà scomparsa prima della nascita del Governo Mondiale, è una delle chiavi di lettura più importanti, soprattutto ora. L’eredità legata all’origine dell’albero-tesoro non dovrebbe essere solo una cornice narrativa, ma portare a svelare verità antiche, sebbene nascoste. Il collegamento è Saul.
Nel frattempo, tutto è in stand-by. Teniamo a mente che Goldberg e Gerd stanno facendo ritorno alla cittadella, portando con sé la Sunny. Solo questo dettaglio apre a vari scenari: conoscono la nave grazie alle parole di Hajrudin e la trasportano per fare rapporto? O forse hanno riconosciuto il legno di Adam? Qualche figura di spicco troverà oltraggioso che il legno del ‘cuore del Warland’ sia stato trafugato? Pensatela come volete, amici miei, ma non si può non notare che il sensei se la sta proprio godendo.
E lasciamo perdere il fatto che i mugi stanno fuggendo e nascondendosi… dai loro sottoposti. Come si fa a non ridere?
Tornando a mimì e cocò, sono ormai diventati intimi. La scena in cui Loki sbaglia il nome di Luffy è esilarante, soprattutto perché di solito è il capitano a storpiare i nomi. Il principe lo chiama Lody, una variazione che richiama il suo stesso nome. Nel frattempo, il capitano si rilassa sulla gamba di un prigioniero appena conosciuto. Qui la regia del capitolo cambia: la reazione genuina di Luffy alla proposta di un patto è sospesa. Tuttavia, penso che, pur percependo il pericolo, sarà comunque incline ad aiutare Loki. Il capitano diventa serio all’improvviso, e Oda si prende cura di mostrarcelo con un bellissimo primo piano di Luffy, incastonato in una vignetta trasversale.
L’effetto è garantito, a differenza di quelle tradizionali, la vignetta diagonale ha un orientamento inclinato. Può essere usata per aggiungere dinamismo, movimento o per enfatizzare una particolare azione. Viene spesso utilizzata per esprimere un cambiamento di direzione, una svolta, o per suggerire un punto di vista insolito. Può anche creare un senso di disorientamento, tensione o urgenza. Questa forma aiuta a contrastare la simmetria delle vignette tradizionali e a rompere la il ritmo visivo, imponendone un altro. Di solito, un mangaka la usa per mostrare una scena che merita attenzione.
Loki inaugura due piani comunicativi, l’approfondimento sociale una svolta narrativa. Il principe condivide sul serio un trascorso simile al capitano, sia pensando alle zone più selvagge di Foosha sia per l’allenamento nell’ambizione a Rusukaina.
Anche se non si tratta di una correlazione diretta e perfetta nel mito, esisteva una vasta distesa vuota tra i regni del fuoco (Muspelheim) e del ghiaccio (Niflheim), un luogo privo di forma e pieno di potenzialità. L’immagine di una terra ‘senza sole’ e la descrizione di essa come ‘prigione’ o ‘patibolo’, potrebbero essere viste come una riflessione metaforica del Ginnungagap, dove la potenzialità per la creazione e la distruzione esistono in equilibrio.
Anche se non c’è una connessione diretta, la descrizione di Loki del ‘Primo Mondo’ come una terra desolata dove ‘il Sole è morto’ evoca temi del vuoto primordiale e inospitale, simile al Ginnungagap, prima che il mondo fosse formato dagli dèi. Questa rappresentazione dell’oltretomba di Elbaph suggerisce un luogo con radici mitologiche profonde, che potrebbe essere legato al concetto di caos e alla nascita di nuove ere, temi presenti in miti antichi come quelli norreni. Questo abisso primordiale è il punto di partenza per il conflitto tra Dei e Giganti, la dialettica tra caos e ordine, che permea la mitologia norrena.
Il principe Loki descrive un luogo noto come il ‘Regno dei Morti’, che si trova alle radici di Yggdrasil, circondato dalla neve e dal gelo. Lo definisce un posto dove vengono gettati i ‘peccatori’ e avverte che nessuno si avventura mai lì. Qui, la fine è legata sia alla prigione che al patibolo, infatti Loki menziona le ossa sepolte sotto la neve, da secoli. Questo ‘Primo Mondo’ di cui parla è un mondo dove ‘il Sole è morto’, suggerendo una terra oscura e gelida, dove la luce non ha potere.
In altre parole, Oda potrebbe aver costruito una vasta micro o macro mitologia attorno alla sua versione fantasy dei miti nordici, che ci rivelerà nel corso della saga. Oppure, questo discorso potrebbe essere legato alle origini della festa del solstizio e alla migrazione dei giganti verso le fronde più alte dell’albero Adam, quelle baciati dal sole (dove la luce ‘ha potere’), luoghi in cui si rinnova e prospera il ciclo naturale della vita. In effetti, sembra che nell’abisso vengano gettati i criminali, proprio come gli esseri umani che vi arriveranno tra non molto, citando testualmente Loki…
‘Quei piccoletti lì sono Umani che hanno sfidato Elbaph…!!’
Un’idea che si fonde perfettamente con il concetto di onore e forza tipico della mitologia norrena: gli empi e i disonorevoli vengono puniti, mentre i coraggiosi e i leali prosperano, venerando il Sole, da cui dipende la loro stessa sopravvivenza.
Pur non essendo direttamente collegato, l’unico Primo Mondo nella mitologia nordica è appunto il Ginnungagap, e guarda caso, fu proprio in quel contesto che gli ‘antichi’ uccisero Ymir. Il che richiama la mia teoria (che trovate nell’articolo precedente) riguardo alla spada colossale conficcata vicino a Yggdrasil. Per ora, considerate queste solo speculazioni; sto cercando di formulare ipotesi plausibili basandomi su miti strettamente norreni.
Tornando a Luffy, ecco che compaiono i veri padroni della foresta. Il parallelo tra gli allenamenti estenuanti che il pirata ha sempre affrontato e la crescita marziale di Loki è perfetto: infatti, Luffy inizia a sorridere e parla di nostalgia (come dargli torto, se perfino le sue tecniche richiamano gli animali di Rusukaina). Loki, però, non perde tempo ad ammonirlo, ricordandogli che: A) gli animali non staranno a guardare se il principe non sarà soddisfatto; B) gli umani giunti sull’isola sono considerati alla stregua di vermi, indegni di vivere a Elbaph.
Anzi, che l’hanno sfidata.
Qui emergono altre speculazioni: questi umani sono autoctoni, abitanti da sempre di Elbaf, o forse pirati giunti per trafugare ancora una volta il prezioso legno di Adam? Partendo dal presupposto che raggiungere il Warland e attaccare i giganti sia un vero suicidio per una comune ciurma pirata – perfino il governo se ne guarda bene, almeno finora – il tentativo di rubare il legno sacro appare come una provocazione diretta ai giganti. Una sfida ai loro principi. Basterebbe un messaggio semplice per scoraggiare simili intrusioni: chi osa entrare a Elbaph non ne fa ritorno. Un intento chiaro, realizzabile in modo diretto: le navi dei ladri vengono distrutte, e gli intrusi condannati a sopravvivere nel gelo eterno. Staremo a vedere.
In ogni caso, sono dei reietti, e si rivolgono a Loki come signore della foresta e autorità riconosciuta. Avete notato che gli animali non li attaccano? È perché agiscono con il beneplacito del principe, non certo per un’innata docilità. In questo frangente accadono diversi eventi che meritano una pronta interpretazione: i reietti chiedono il permesso di perquisire e derubare Luffy, ma uno di loro mostra segni di timore e menziona una visita di Shanks. A quanto pare, il Rosso si era già recato da Loki, e ha asfaltato la banda con l’Haki del Re. Un approccio ben diverso da quello di Luffy, che non ha usato il Re Conquistatore, ma ha comunque addomesticato i padroni della foresta.
Ora, se proprio volessimo dare una spiegazione, gli attuali studi parlano di ‘percezione dei segnali non verbali’, ossia, gli animali, specialmente i mammiferi, sono molto sensibili alla postura, il tono di voce, le espressioni facciali e il ritmo dei movimenti. Canidi, felini e altri mammiferi (e non) possiedono una capacità affinata di leggere questi segnali, che rilevano i cambiamenti nella frequenza cardiaca e nel respiro delle persone, il che può indicare loro stati di calma o ansia. Queste capacità permettono di valutare lo stato emotivo di una persona e adattare il proprio comportamento di conseguenza.
Oppure, consideriamo i semplici feromoni, gli animali hanno un olfatto estremamente sviluppato, in grado di rilevare cambiamenti chimici nel corpo umano legati alle emozioni, come la paura, lo stress o la tranquillità. La secrezione di ormoni come adrenalina durante stati di stress o paura può essere percepita tramite l’olfatto, e alcuni animali sono più inclini a diventare guardinghi in presenza di questi odori.
Era necessario fare queste precisazioni, altrimenti sarebbe sembrata una semplice shonenata, cosa che in fondo è. Quando Luffy sente nominare Shanks, come al solito, si illumina. Non ha emanato alcuna ‘aura’ di minaccia o pericolo, il che ha permesso agli animali di percepire il suo stato d’animo e di adattare di conseguenza il proprio comportamento. Diretto e senza complicazioni: Shanks ha scelto l’intimidazione; Luffy rimane il classico protagonista dal cuore puro.
Vi ricordo che stasera ci sarà la Fatal! Doppiaggio live del testo tradotto e adattato dal giapponese, insieme ad analisi, teorie, speculazioni (e una sbadilata di umorismo) in puro stile Bike. Vi aspettiamo alle 21:00!
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La reazione generale è piuttosto divertente: non solo gli umani sono atterriti (domare le bestie è un atto impressionante, se non più notevole che intimidirle), ma Loki perde la sua sicumera e comincia a domandarsi chi sia davvero Luffy. È qui finalmente emerge il trickster. Loki si ferma a riflettere un istante, poi provoca deliberatamente il pirata, chiamando Shanks codardo. Prima di procedere con l’analisi delle conseguenze, è il momento di soffermarsi un attimo sulla questione del Rosso.
Shanks è diventato Imperatore sei anni fa, esattamente quando Loki è stato legato a Adam. Questo periodo segna un’importante connessione tra i due, dato che Shanks ha acquisito un’enorme influenza su Elbaph, una forza simile a quella che Garp esercita su Foosha. In One Piece, un Imperatore non è solo definito dalla sua potenza individuale, ma anche dall’estensione dei territori che protegge e dalla qualità dei suoi sottoposti. Nel capitolo 957, la Marina ufficializza l’ascesa di Shanks, un riconoscimento che è probabilmente giunto dopo battaglie e realizzazioni cruciali che hanno consolidato la sua reputazione e la sua forza nel mondo dei pirati.
Shanks ha avanzato con cautela, passo dopo passo. La Red Force che vediamo nel capitolo 1 di Romance Dawn non è ancora la drakkar che conosciamo. Sebbene simile nella forma e nei bordi di prua, quella nave non è ancora quella con la polena decorata con le stilizzazioni norrene a cui siamo abituati. Dunque, il percorso di Shanks verso l’ascesa a Imperatore è avvenuto progressivamente: partendo da Foosha, ha stretto legami sempre più solidi con il Warland, fino a diventare un eroe acclamato ad Elbaph. Ed è proprio lì che la sua nave è stata costruita, ulteriore indizio del suo stretto legame con i giganti (solo una conferma, non certo una novità). La sua connessione con i giganti è ancora più antecedente, o non avrebbe chiamato Dorry e Brogy ‘vecchi amici’.
Un altro punto determinante riguarda l’accoglienza dei Gorosei: non solo Shanks è temuto per la sua forza come pirata, ma è anche un Figarland. Inoltre, è l’unico Imperatore che gode del privilegio di viaggiare liberamente tra i giganti, i quali sono idealmente ‘gemellati’ con la sua flotta. Questo spiegherebbe il rispetto che gli Astri gli tributano e la sua tranquilla entrata a Mary Geoise. Shanks non è solo un uomo temibile per la sua potenza, ma anche un simbolo di un’alleanza e di un legame che travalicano i confini tradizionali dei pirati. Cosa che Lin Lin è riuscita a rovinare per ben due volte, la seconda poi, facendo arrabbiare direttamente Loki.
Gli eventi suggeriscono che abbia intenzionalmente provocato Luffy per testare la sua reazione, alleggerendo poi la tensione. I loro rapporti, quindi, non sono del tutto conflittuali, ma tesi. Un personaggio come il principe, dotato di una tonalità della percezione straordinaria (basti pensare a come schiva un attacco in G4 di Luffy bendato) e una forza indiscutibile tra i giganti, esprime il carattere di un Re. Eppure, è proprio questo che si verifica: uno scontro di volontà. Loki desidera eliminarlo una volta liberato, mentre Luffy, con la consueta leggerezza, minaccia di ridurlo in polvere dentro Yggdrasil. Da un lato, ricorda la reazione del capitano, che già da bambino non tollerò gli insulti di Iguma verso Shanks; dall’altro, un gigante che si considera un Dio non può permettersi di subire un’umiliazione simile.
Resosi conto di quanto abbia da offrire, il gigante ritrova la sua sicurezza beffarda. Eppure, nonostante la narrazione suggerisca che Elbaph rifiuti ogni contatto con il mondo esterno, resta un’incognita se Loki incarni il ruolo di liberatore o di distruttore. Al momento, le ipotesi che possiamo avanzare sono due: A) potrebbe rivelarsi un catastrofista, simile a Doflamingo, il che implica che qualche torto gli sia stato inflitto. Imprigionato anche perché nel mirino del Governo Mondiale, probabilmente i giganti si sono visti costretti a proteggerlo per evitare un Ragnarok con le ‘divinità’ di Mary Geoise, resettando la loro pacifica esistenza; B) in alternativa, nel Warland potrebbe essere in vigore uno stato sociale che limita al massimo i legami con l’esterno. In tale contesto, forse un’eminenza grigia è riuscita a centralizzare il potere, evitando una battaglia che porterebbe equilibrio nel mondo conosciuto, perché in fondo il Ragnarok è un ciclo di rinascita, non di estinzione. Per Loki dunque, l’assenza di tale battaglia potrebbe costituire il disonore più grande della la sua razza, spingendolo a rovesciare questo stato di immobilità.
Probabilmente esiste una terza via con cui Oda ci sorprenderà. In fin dei conti, non conosciamo i veri motivi per cui Hajrudin non interviene a favore del suo fratellastro, né quali siano i reali rapporti tra Shanks e Loki. Questo è esattamente il fascino di Elbaph, un luogo dove il mistero è appena dietro l’angolo.
In bilico
‘Al di là delle idee di giusto
e sbagliato c’è un campo.
Ti incontrerò lì.‘– Rumi
Tempi duri per Road.
Ancora sotto gli effetti della tecnica di Nami, è braccato da Goldberg e Gerd. Se consideriamo le lamentele della gigantessa, probabilmente hanno scoperto le sue magagne. Il panico dilaga tra la ciurma, ma presto prevale la lucidità. Usopp ricostruisce l’accaduto con Chopper. Nami è attonita, mentre Zoro… Zoro. Lo spadaccino trasforma la parola ‘perentorio’ in un nuovo concetto.
‘Non ho scelta, devo farli a pezzi.‘
Ma… perché? Mi ha fatto ridere veramente di cuore.
La ciurma corre verso il centro abitato, probabilmente giungeranno insieme ai giganti. Speriamo che nel prossimo capitolo emergano dettagli sul sistema sociale: le malefatte di Road, la posizione dei giganti come subordinati dei Mugi e, infine, l’accoglienza che riceveranno, se ostile o benevola.
La scena seguente potrebbe rivelarsi significativa, poiché chiarisce come i giganti considerino il ‘regno dei morti’ una sorta di riserva di caccia. Hajrudin e Stansen si aggirano, spensierati. Come confermato dai membri della ciurma di Dorry e Brogy, il capitano dei ‘nuovi pirati’ aveva intenzione di accogliere i Mugiwara personalmente, ma è stato trattenuto dalla faccenda di Loki. È possibile che sia lui stesso a nutrire e prendersi cura del fratellastro incatenato. Ma ora, spostiamoci al resto della ciurma.
È sorprendente quanto il sensei abbia voluto trasmettere le atmosfere del pre-time skip. Robin, in effetti, richiama quei tempi. Certo, siamo tutti consapevoli che il suo viso presentava contorni più affilati e netti, più incisivi, per dirla in modo semplice. Ma va detto che Oda può cambiare un taglio di capelli, ma non un character design che dura da anni. Con il passare del tempo, probabilmente ha scelto di conferire a Robin un aspetto più dolce e armonioso. Personalmente, ho sempre amato l’archeologa dei primi tempi, ma va riconosciuto che il suo look di allora aveva una connotazione di freddezza e distacco. Un’aria più misteriosa, diciamo.
Le reazioni generali sono un coro unanime. Brook fa il suo solito spettacolo, ma Lilith lo ridimensiona (ridendo sguaiatamente) con il suo rigore scientifico. Bonney, tornata la bambina spensierata di un tempo, esprime una serenità che mancava da tanto (finalmente). Oimo la riconosce subito, perché è la stessa di EL. Franky, come al solito, si trova al centro del contrasto uomo-macchina, il più comico in assoluto, ostentando la sua virilità… mentre piange. Nel frattempo, Brook inizia a strimpellare, e mi sono ritrovato a riflettere su quanto il sensei abbia scelto di dare spazio ai primi piani in questo capitolo. In particolare uno straordinario di Robin, che chiude gli occhi ripensando alle emozioni vissute in passato (dereshishishi). Ricordiamo che Saul per lei è ciò che Sora rappresenta per Sanji: l’ancora emotiva, l’unica luce in un momento di buio pesto.
Passiamo ora al punto che tiene tutto in sospeso: cosa è successo a Saul? Onestamente, non ne ho la più pallida idea. Non conosciamo la struttura sociale, sappiamo solo che un gigante lo chiama ‘maestro’ e che dovrebbe risiedere a Elbaph (i giganti che raccoglievano i libri fanno parte della ciurma di Hajrudin). Di conseguenza, il contesto dovrebbe essere favorevole per lui. Non avendo certezze sugli altri regni o sul fatto che Elbaph sia la capitale (potrebbe esserlo, visto che Loki l’ha definita in passato il paese più forte e potente di tutto il Warland), rimangono sconosciuti chi governa attualmente, le sue intenzioni e i suoi rapporti con Saul.
Si tratta di un classico elemento esterno di trama, perché non conosciamo ancora le fazioni in gioco, se proprio dobbiamo azzardare un pensiero però… al di là delle ciurme dei giganti, l’unica vera figura che si fa avanti è quella che rideva sulla costa, dicendo ‘vi aspetto’; ed è questa l’unica interazione che suggerisce un piano in corso. Ovviamente, al limite del paradosso (ma tanto brancoliamo nel buio), quella figura potrebbe essere lo stesso Saul. Se fosse lui, mi sfugge il motivo per cui sia caduto rimanendo immobile. Resta comunque la possibilità che ci sia qualcun altro che muove le sue pedine nell’ombra, non desiderando che l’incontro tra Robin e il gigante abbia luogo.
A ben pensarci, Saul è un vero e proprio peso massimo nella trama. Non solo è un nemico del GM al pari di Clover, ma ha anche preservato la memoria di Ohara, diventando il passaggio di testimone perfetto per consacrare Robin come unica erede degli archeologi. Il gigante incarna l’unione tra le tradizioni del Warland e gli studi archeologici del Regno Antico, ed è stato proprio lui a indirizzare Vegapunk verso queste indagini. In sostanza, Saul è una bomba narrativa come poche. Dobbiamo tenere a mente due fattori pratici: A) Oda non può permettersi di far sparire un personaggio simile dalla trama senza interazioni significative, altrimenti rischia di compromettere seriamente la credibilità con il pubblico; B) in relazione a Laugh Tale, le informazioni che otterremo potrebbero essere sconvolgenti, ma mai definitive. Altrimenti, il viaggio di Robin non avrebbe avuto alcun senso.
Questa piega è interessante, ma, in tutta coscienza, ogni dettaglio della saga mi sta intrigando come non avveniva da tempo.
Vi lascio il video del Re, un’indagine trasversale con precisi riferimenti temporali, condita dal suo solito buonumore e humor. Un must!
E se foste interessati ad altre mie analisi su altri manga, vi invito a visitare il mio canale…
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Antitesi divina
Spero di avervi intrattenuti, spinti a ragionare e riflettere.
Il 1131 è un concentrato di pura celebrazione fantasy, composto da quattordici pagine che riescono a fondere un bizzarro cocktail di ilarità, azione e sconsiderato abbandono. Si inserisce in un contesto narrativo che mescola forza e vulnerabilità, mettendo in gioco sia la memoria storica che le scelte individuali.
Ciò che emerge più di tutto è Luffy, con la sua schiettezza. Quando dice ‘Ti hanno catturato‘ diventa l’antitesi perfetta della filosofia del potere divino. Ma, credo che il sensei voglia davvero metterci KO questa volta: serve un villain, giusto? E ripensandoci, c’è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa.
Il ‘Regno dei morti’ del titolo non è solo un luogo fisico; ma un simbolo di chi è rimasto intrappolato nelle proprie leggende? Forse incapace di rinnovarsi, bloccato tra la nostalgia di un passato glorioso e la paura di affrontare un futuro che, forse, non promette altrettanta grandezza.
Godiamoci il viaggio, genti
‘I’m gonna knock you out
Mama said knock you out‘– FFDP, Mama said knock you out
Cenere