Home » Analisi Capitoli by Cenere » One Piece 1101: il paradosso di Kuma, bye bye volizione, passo falso autoriale?

One Piece 1101: il paradosso di Kuma, bye bye volizione, passo falso autoriale?

del pirata Stefano 'Cenere' Potì

‘Before the final falling
I’ll never rest until
I can make my own way
I’m not afraid of fading’

– Godsmack, I Stand Alone

Noctourniquet.

Salve genti, nuova analisi, capitolo 1101: dove c’è fumo, c’è fuoco?

Parola d’ordine: perplessitade. Capitano raramente capitoli come questo. E – in tutta sincerità – non so se sia un bene o meno, almeno per le reazioni agli antipodi della community. Su un punto non nutro alcun dubbio: non sono qui per sparare sentenze prima di chiarire le circostanze.

Esaminiamo questo elemento apparentemente semplice: Oda non ha inserito casualmente la scena finale. No, è stato deliberato. C’è un obiettivo nascosto dietro questa scelta. Usa questo espediente come un passepartout per delineare l’incrocio stilistico dei concetti legati ai frutti, e per ricollegare gli assi cartesiani narrativi di: Nika, sogni e desideri, la teoria di Vegapunk. Che piaccia o meno, c’è una regia dietro tutto questo. Nell’articolo ci immergeremo nelle sfumature, tireremo le somme dei fatti accaduti, per poi elaborare le informazioni a nostra disposizione.

E’ il momento dell’Elzeviro

Oops!…I Did It Again

Di fatto, l’affaire Bonney ha un fastidioso effetto collaterale, ossia deviare l’attenzione da tre punti di cruciale importanza del capitolo:

  • finalmente scopriamo il motivo per cui Orso mostra interesse e interviene per ben tre volte in favore della ciurma (naturalmente, con un focus su Luffy)
  • apprendiamo in modo completo e dettagliato l’intera cronologia di Bonney e, cosa più significativa, le sue motivazioni e obiettivi
  • le enigmatiche parole di Stussy assumono un significato e una connotazione ben precisa

Come ben sapete, esploreremo ogni aspetto in paragrafi dedicati. Tornando a Bonney, serrando le fila, la community si divide nettamente in due fronti:

  • chi ritiene la scelta di Oda infelice, considerandola un’incongruenza inammissibile dopo 26 anni di coerenza sui frutti
  • chi ha minimizzato, dicendo: ‘Oda può fare quel che vuole con i frutti’

Beh, non è esattamente così, equilibriamo i due punti di vista.

Per quanto concerne i detrattori, sinceramente, non dannatevi l’anima. La faccenda di Bonney – vista nella giusta prospettiva – gode di alcuni semplici elementi di coerenza ma soprattutto plausibilità, e ve ne fornirò un quadro minuzioso, promesso.

Per chi critica aspramente i dubbi suscitati dal potere della piratessa, beh: sono del tutto leciti. Conosciamo da 26 anni le regole dei frutti, alterarne drasticamente un tratto (cosa che come vedremo, non è accaduta) fa perdere quel sense of wonder che spinge alla lettura di un’opera.

Lo spiega chiaramente John Gardner, uno scrittore e critico letterario statunitense noto per il suo saggio L’arte della narrativa, pubblicato nel 1983. In questo saggio, Gardner esprime l’importanza della coerenza interna nella narrativa, specialmente quando si tratta di regole e leggi del mondo immaginario creato dall’autore. L’idea è che uno scrittore agisce come un architetto che progetta un universo coerente con le sue regole, che possono essere leggi naturali, magiche o altre specifiche del mondo narrativo. Se uno scrittore rompe improvvisamente queste regole senza una giustificazione interna o una spiegazione adeguata, può minare la credibilità della storia agli occhi dei lettori.

Questo concetto sottolinea l’importanza della coerenza interna nel mantenere la sospensione dell’incredulità da parte del pubblico, consentendo loro di immergersi completamente nell’universo creato dall’autore senza essere distolti da incoerenze improvvise.

Ecco perché la perplessità è assolutamente lecita, ma fortunatamente non è questo il caso. Perché quello di Bonney è un fenomeno di cambiamento biologico, lei non ha il potere di Nika, ma soprattutto: ci sono dei limiti nella sua tecnica, e non può acquisire poteri altrui. Tranquilli, avremo un paragrafo in merito.

Il 1101 è un insieme di riferimenti all’esplorazione dei recessi dell’anima (Stussy), l’oscurità del Governo Mondiale ed eventi fusi in quesiti enigmatici (ben due generazioni legate a Nika), evoca l’immagine di un laccio che, seppur leggero, esercita un controllo sottile sulla capacità di discernere in noi lettori e sul destino dei protagonisti: Noctourniquet, per l’appunto.

Signore e signori: cap. 1101…

Dietro il sipario

‘Un’opera inizia molto prima che si alzi il sipario e finisce molto dopo che è calato’

– Maria Callas

Devo ammettere che l’hype mi ha giocato un tiro barbino, forse (inconsciamente) mi aspettavo chissà quale retroscena. Comunque i fatti distintivi della scena tra Orso e Luffy sono due, ed entrambi di impatto notevole:

  • Orso è spinto ad osservare il ragazzo, incuriosito dallo strano interesse di Dragon
  • la sua attenzione si focalizza sulle proprietà elastiche del suo corpo

In maniera concreta ed estremamente semplice è così che si iniziano a sciogliere i nodi – e le contraddizioni – dell’intercedere per una ciurma che non conosce neanche. Analizziamo prima il contesto. Grazie ad un breve inception mnemonico vediamo cosa ha spinto Orso ad osservare Luffy, ossia il dialogo con Dragon

‘Orso (Ricordo): Dragon, tu conosci questo paese in modo insolito… inoltre, ti sei spinto fino a un piccolo villaggio alla periferia del paese e ti sei messo a seguire un bambino con lo sguardo…!!


Dragon (Ricordo): …Se vuoi uccidermi, continua pure

traduzione del Mala, adattamento del Re

Ad essere puristi, il grande cocktail di coincidenze per le quali avviene questo incontro fa arricciare il naso, mi riferisco al fatto che proprio Orso incontri proprio il vettore di Nika. Tuttavia, è un atteggiamento mentale che ho messo immediatamente da parte; suvvia, Orso non ha avuto che pura sfortuna da quando è nato, con una vita al limite della persecuzione e mille peripezie (e tragedie), quindi ci sta. Inoltre, l’ex-sovrano non è una persona comune, fa parte dei massimi sistemi ed è uno dei pochissimi personaggi ad avere contatti letteralmente con tutti. Quindi, le sue possibilità di essere inserito in luoghi chiave e fare gli incontri ‘giusti’ sono sinceramente adeguate. Vogliamo poi dimenticarci del destino?

Per quanto concerne Dragon, non è poi chissà quale novità; rientra nel suo profilo psicologico di personaggio estremamente disciplinato e radicale. Come abbiamo supposto mille volte, lui si stacca da Luffy e Garp per portare da solo il peso, la responsabilità e i pericoli della sua crociata. Va benissimo scherzarci su per il meme, figuriamoci, ma è cristallino che gli manchi il figlio, e che – seppur estrema – la sua scelta è fondata sul non mettere in pericolo la famiglia per una scelta personale. Tutto pare avere una parvenza di plausibilità ora: l’intervento a Logue Town e la frase sul destino di Luffy; lo sguardo sempre teso verso il mare orientale, il più assoluto riserbo anche verso gli ufficiali a lui più vicini. È un radicale votato ad una causa, difficile stabilire al millesimo quanto sia giusto o meno.

Mancano oggettivamente tre elementi:

  • la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, i giochi triennali dei draghi sarebbero una motivazione praticamente perfetta (ma, ce ne sono tante, oggettivamente)
  • quale era il nucleo familiare originale? Una madre e moglie qui doveva esserci per forza, non è un fattore determinante, non deve esserci un grande disegno dietro ogni scelta, eppure continuo a chiedermelo
  • i primi 7-8 anni della vita di Luffy sono tabula rasa, non vi torna strana questa vignetta?

Possibile? Neanche un vago, indistinto, sfocato, ricordo? Il capitano non sa di avere un padre. Siamo in un mondo differente dal nostro, ok. Più che la scienza qui vige il soprannaturale, ok. Luffy non è esattamente una cima, oh yeah. Ma io stesso conservo ricordi chiari e nitidi di tutto il mio nucleo familiare ben prima dei 7 anni. Chiariamo, la formazione dei ricordi può variare notevolmente da un individuo all’altro, e alcuni bambini potrebbero avere ricordi più chiari o più precoci rispetto ad altri. Ma, facendo un altro esempio pratico, i bambini iniziano a formare reminiscenza a lungo termine intorno all’età di 3-4 anni. In questo periodo, le loro abilità cognitive e linguistiche stanno sviluppandosi, consentendo loro di memorizzare e recuperare esperienze in modo più efficace. Nojiko viene salvata da Bellmere quando aveva tre anni, e ricorda tutto alla perfezione.

Insomma, è impossibile che Luffy non abbia neanche un ricordo del padre, oggettivamente fa pensare che sia stato consegnato a qualcuno appena nato, e questo – nel sottobosco narrativo – non è casuale. Oppure è una proverbiale bolla di sapone, Dragon affida Luffy a Garp, e quando quest’ultimo è oberato dagli impegni con la Marina, consegna la peste a Dadan e soci. Semplice e indolore. D’altronde Oda ha recentemente dichiarato che 26 anni di scrittura pesano, e non riuscirà a spiegare anche le virgole, consideriamo la sua come la penna di Schrödinger.

Tornando a Orso qui bisogna andare di pura inferenza, altrimenti si rischia veramente di mandare a quel paese 2000 anni di logica aristotelica, creando di fatto il Paradosso di Orso, usiamo premessa e conclusione.

Premessa A: Orso sa che il Dio Nika aveva un corpo con le proprietà della gomma.

Premessa B: Orso arriva al Mont Colubo e osserva Luffy, che ha 16 anni. Luffy allena il suo attacco Gomu Gomu no Ono, dimostrando le proprietà della gomma.

Conclusione: Pertanto, Orso deduce che Luffy potrebbe essere un vettore del Dio Nika, poiché entrambi condividono le stesse proprietà fisiche della gomma. Oppure, più basilare, pensa che possa semplicemente avere a che fare con esso. La forza di questa narrazione non risiede solo nelle azioni di Orso, ma anche nella loro successione temporale, che sottolinea il legame tra le sue azioni e il persistente interesse nei confronti di Luffy.

Qui abbiamo una serie di osservazioni spinose, in quanto Buccaneer e ‘sacerdote del culto del Sole’ Orso non può non notare e riflettere su un simile frangente. Siamo d’accordo che non sia a conoscenza di chissà quali informazioni. In quanto credente il suo potrebbe essere un semplice atto di fede. Ho sentito alcuni utenti rimanere perplessi, interrogarsi sul perché Orso non abbia una reazione più plateale nel vedere il corpo allungarsi, ed è vero, si tratta di un quesito lecito. Tuttavia la regia delle tavole è tesa a trasmettere un solo significato di eguale impatto sia per il pirata che per noi lettori: si è preso atto che l’elemento è stato registrato. E questo è fuor di dubbio, le evoluzioni di Luffy sono attentamente seguite e studiate…

… e non da un pirata qualsiasi, bensì…

… dal sacerdote del culto di Nika.

Non è una prova inoppugnabile, certamente. Orso non possiede un fluviale resoconto del Dio in questione, e, a meno che la mia memoria non mi inganni, i Buccaneer visti hanno sempre e solo menzionato Nika, mai Joy Boy. Questo aspetto diluisce notevolmente la possibile associazione tra qualcuno e le caratteristiche del Dio. Tuttavia, sono ineffabili i riferimenti al culto e agli accadimenti storici, che conferiscono forza e spessore alla leggenda.

Qualcuno ha poi espresso il suo dissenso per questa – possibile – primordiale manifestazione della tonalità dell’osservazione

Ma no, suvvia. E’ per il lumacofono.

Se foste da soli in una foresta e dal nulla squillasse un cellulare: chiunque di noi si volterebbe immediatamente. Luffy ha una sensazione che gli trasmette i brividi però, vero. Ma solo dopo che la sua attenzione è focalizzata, non prima del suono. L’haki ti trasmette una sensazione diretta. Oggettivamente la caratterizzazione è in character

Luffy non è nuovo ad uscite simili.

Se dovessi interpretare la prima parte del capitolo, la ritengo una fase istintiva, semplicemente? Attualmente Luffy è nel radar di Orso, o meglio, un ragazzo con le stesse caratteristiche del suo adorato Dio lo è. Questo, unito a forse altri fattori che rafforzeranno le convinzioni di Orso, rende verosimile il costante interesse verso il figlio di Dragon. Orso intercede per lui a TB, salva tutta la ciurma alle Sabaody e sorveglia la loro nave anche quando è privo di coscienza, affinché possano proseguire il viaggio. Queste vignette dispongono l’ordine cronologico e distillano tutte le suggestioni, i riti e le leggende che finora hanno dato a Orso la forza per non cedere.

Ghigliottina epistolare

‘C’erano tante belle vipere a quei tempi, e lei… era una di queste’

– Mary Elizabeth Braddon

Alpha svolge un preciso ruolo narrativo, ossia quello di richiamare l’attenzione sul sistema. Ciò che ha suscitato sconcerto in tutti è l’apparente gratuità del suo gesto, come ho affermato durante la blind live spoiler, come ha sottolineato il Re nella reaction e come ha notato praticamente ogni lettore. Dal momento che Orso, obbedientemente, non tornava a Sorbet, ci si potrebbe domandare quale fosse la necessità di introdurre un elemento di sadismo simile.

Orso ha raggiunto il culmine della sua elevazione, e un breve occhiello narrativo si focalizza sulla sua prassi con l’armata rivoluzionaria. Assolve ai suoi compiti governativi con semplice umanità: nella sua prospettiva, si tratta pur sempre di estirpare le erbacce e difendere gli inermi. Nei successivi sei mesi, emerge durante le incursioni dei rivoluzionari, entra in modalità Attila, li salva e poi scompare senza pronunciare una parola. L’intera situazione genera perplessità tra gli altri personaggi, mentre Dragon intuisce le tensioni con il governo. Se questa dinamica non dovesse cambiare entro la fine del flashback, otterremmo la conferma di un modus operandi semplice da parte di Orso: la scelta consapevole di rimanere solo (sì, sto scrivendo l’articolo con i Godsmack a tutto volume nelle cuffie). Ciò rafforzerebbe ulteriormente il suo impegno nel monitorare la ciurma. Come quando si manifesta alle Sabaody e rivolgendosi a Rayleigh pronuncia i suoi intenti con il caratteristico accento di Sorbet: ‘ueeeeee, t’appost, stà senza pensieri Ray! Tengo una notizia per te… song nù rivoluzionario’, sta chiaramente agendo per proprio conto e iniziativa. E sia chiaro, l’accento napoletano serve proprio a sottolineare la bellezza e la solarità di Orso, perché ogni volta che devo parlare del governo… oramai mi sale l’orticaria.

Abbiamo qui due aspetti particolarmente intriganti. In primo luogo, Conney: una rivoluzionaria nata, senza bisogno di legami di sangue. Praticamente, è la versione anziana e sovversiva di Ginney e Bonney, in quanto ha causato più scompiglio in un giorno di quanto Dragon abbia fatto in 10 anni. Un fatto concreto. Personalmente, amo questi personaggi. La regina madre scopre gli inganni della CP, sottolineando così la competenza (prossima allo zero assoluto) degli agenti governativi che, tra un mojito e l’altro al pub, discutono liberamente di questioni coperte da segreto di Stato. Inoltre: A) aveva già imposto la regola del segreto sulle capacità di Bonney; B) supporta e incita la bambina, garantendole una vita serena e persino cucinando un piatto che diventerà un ricordo indelebile; C) organizza un piano semplice ed efficace, mobilitando le forze contingenti e attendendo pazientemente che la bambina sia pronta e in salute.

Ma sapete cosa amo ancora di più? L’imbruttigia.

La regina è perfettamente consapevole di non poter essere scambiata per una bambina, sa che non farà guadagnare tanto tempo, è conscia che la sceneggiata durerà che pochi secondi. Ma lo fa comunque, e sorridendo.

Piglia platealmente per il cu… a-ehm, mette alla berlina Alpha che è un piacere.

Conney vera fiamma della rivoluzione.

Il secondo punto è ostentare la forma distorta di Bonney

che richiama un esempio che la bimba ha avuto davanti da quando è nata, ossia…

… gambette da merlo e busto ipertrofico: il Buccaneer medio.

Anche Garp manifesta una sproporzione simile, ma decisamente non ai livelli che vediamo nei casi di Chinjao e addirittura Kaido, i quali, guarda caso, mostrano tratti di gigantismo. Anche se ciò non fosse evidente, è palesemente una forma ispirata al padre. Vi invito a tenere ben presente questo aspetto, poiché sarà un tema centrale nell’analisi del potere di Bonney.

Tutto questo porterà ovviamente all’incidente di Egghead, punto su cui vi ho descritto le mie idee mille volte. A proposito di opinioni, questa sera ci sarà la consueta Fatal Royale Reading, è il momento di analisi totale-termonucleare del Bike, in cui vogliamo sapere anche la vostra opinione, a voi il link!

https://m.twitch.tv/bikeandraft?desktop-redirect=true

In conclusione del paragrafo, Oda evidenzia la crudeltà del governo, orchestrando una sintonia su qualcosa di più profondo. Sta incanalando e radicando nell’immaginario della community un sentimento di disprezzo nei confronti della malvagità pura e semplice.

Nel regno degli affetti, Bonney aspettava le lettere di Orso come pochi momenti di gioia promessi, ma il destino tessuto da Alpha si rivela come una ghigliottina epistolare, tagliando ogni legame delicato tra il padre e la figlia con la freddezza di una lama insensibile.

Ecco cosa è veramente inumano. Nell’orizzonte grigio della banalità del male, Alpha emerge come un agente della fredda meccanicità governativa, il cui cinismo si insinua persino nei dettagli più intimi e affettivi della vita. Le sue azioni, al di là dell’apparenza di una custode, rivelano la sua complicità con un sistema che disgrega il tessuto stesso delle relazioni umane.

Il messaggio del sensei, semplice ma universale, risuona nitido nel silenzio della coscienza, fare la cosa giusta… è una scelta.

Hacker di anime

Hacker di anime

‘Due strade trovai nel bosco, e io, io scelsi quella meno battuta: ed è per questo che sono diverso’

– Robert Frost

Va contro i nostri principi morali, ma sforziamoci di considerare Vegapunk in una luce positiva. La squadra composta da Orso, Stussy e Vegapunk si è riunita nell’isola del futuro e sta pianificando l’organizzazione. Tenendo a mente la crescita veloce dei Seraphim, dobbiamo ricordare comunque che lo scienziato clonava a tutto spiano da almeno vent’anni…

… o questa vignetta sarebbe priva di significato. Quindi, sulla bilancia del progresso scientifico, i ruoli sono ormai definiti:

  • Vegapunk sa benissimo come realizzare i cloni (Stussy era presente nella formazione seminale dei MADS, come abbiamo visto nella mini-avventura).
  • Orso possiede tre elementi desiderati dal mad doctor: la struttura genetica dei Buccaneer, il tipo di sangue e i poteri metafisici del Nikyu Nikyu no Mi. Praticamente, con Orso, Vegapunk ha fatto jackpot.

Questo capitolo si lega al 1072, dove la clonazione e la coscienza vanno di pari passo, quindi troviamo questi due concetti sullo stesso piano.

A) la conferma che Stussy sia il primo successo di Vegapunk, e che non avesse bisogno di Orso per farlo, eppure: ogni singolo satellite dello scienziato incarna un suo singolo lato emotivo-caratteriale. Riesce a farlo da solo oppure Orso ha estratto le singole emozioni?

B) il secondo parallelo ci porta dritti al libero arbitrio e la coscienza

Quanto a Stussy… questa è consapevolezza. Nutrire un simile dubbio morale ti rende già umano a tutti gli effetti. Un essere privo di coscienza non riflette su questioni simili. E questo ci porta a una possibile (lo sottolineo, è la mia personale opinione) interpretazione, ossia, solo il primo clone è in possesso…

… dei 21 grammi dell’anima, invero la coscienza, quindi la consapevolezza del proprio io.

Questa situazione è estremamente affascinante, introducendo restrizioni ragionevoli, come ad esempio il fatto che non tutti i Mark III sono Orso, ma potrebbero esserlo, la bolla che vediamo in questa ultima vignetta diventa la chiave di volta. L’estrazione di Orso plasma il metafisico in base all’origine dello stimolo sensoriale:

  • il dolore degli anziani di Sorbet andava assorbito settimanalmente o tornava immediatamente ai mittenti
  • i ricordi di Orso sono lì da anni, tranquilli e non soggetti a deterioramento

La bolla dei ricordi sembra sfuggire all’assorbimento da parte di Bonney, suggerendo che possa avere una natura diversa da quella del dolore (ipotizzando che non ritorni al mittente e che si conservi nel tempo). Forse il punto nevralgico è Vegapunk. A questo punto, sorge spontanea la domanda su come Orso potrebbe recuperare il proprio sé, considerando che la bolla non viene assorbita. Qui interviene lo scienziato, che avendo programmato l’ex-sovrano, potrebbe ordinargli di utilizzare l’unico frutto del diavolo al mondo capace di manipolare, estrarre e spostare i ricordi – il Nikyu Nikyu no Mi – su se stesso.

Tuttavia, è evidente che la trama sembra escludere questa possibilità. Gli eventi precedenti specificano che Orso non ha assolutamente intenzione di tornare cosciente, praticamente escludendo questa opzione.

E’ da escludere che il rivoluzionario abbia sempre avuto in mente un ‘piano B’

Ma questo non esclude la possibilità che Vegapunk sia coinvolto, o che diventi una banale ispirazione del momento, considerando che stiamo parlando di una storia che ha incluso personaggi come Kanjuro. Quindi, mettendo da parte le speculazioni fantasiose, sembrano emergere questi elementi:

  • a meno che non ci sia un plot twist estremamente improbabile, Orso si sta dirigendo verso Egghead
  • nel luogo sono presenti tutti i protagonisti del mosaico generazionale, incluso stavolta… il Vettore di Nika
  • se la teoria che solo il primo clone è dotato di coscienza e consapevolezza dovesse rivelarsi vera (i Mark III sono totalmente privi di libero arbitrio, Stussy e i Seraphim hanno indole e carattere, perfino emozioni), nell’isola del futuro ci sono i ricordi del rivoluzionario. Dopo le sofferenze che ha affrontato, se esiste una minima giustizia, dovrebbe incontrare Nika e fare la sua parte verso Saturn. Orso potrebbe addirittura sopravvivere, se la coscienza è assimilabile tramite frutto: ci sono una sfilza di Mark III

Vi prego di tenere presente che le mie sono interpretazioni e supposizioni personali. Non sto cercando di affermare una verità assoluta o rivendicare una cattedra. Come ben sapete, non mi interessa dimostrare di avere ragione quanto scoprire la verità, esattamente come voi. Voglio semplicemente saperne di più (e vedere Saturn preso a legnate dietro le orecchie).

Fermate il mondo, voglio scendere

‘Una reazione anormale a una situazione anormale è un comportamento normale’

– Victor Frankl

La tecnica di Bonney ha spostato i vari focal point del capitolo, ma è un ciclone in un bicchiere d’acqua. Dal punto di vista pratico, non è altro che una distorsione biologica. Vi state chiedendo dove sorge il dubbio? Nella forma quasi identica al Third di Luffy. Colta dall’ispirazione del momento, nel semplice immaginario di una bambina, un Dio è qualcosa di gigantesco, e la piratessa – letteralmente – la spara grossa.

È impossibile, lo rifiuterei, che con l’immaginazione Bonney dica al suo organismo: ‘resetta la mia biologia, riparti da zero, e riprogramma il mio corpo come se fossi Nika‘. Questa è un’ipotesi impossibile da sostenere in base alla semplice plausibilità. Orso stesso conosce appena due nozioni su Dio, ha le conoscenze di Clap ed è un sacerdote del culto del Sole. Anche con tutta la buona volontà del mondo, non sanno neanche come è fatto Nika. Per logica, se mi si parla di proprietà della gomma, penso a qualcosa che si allunga, qualcosa con una certa morbidezza, non a un maglio che assume proporzioni titaniche. A questo punto, se sentisse parlare di Kaido, diventerebbe un drago? No.

Cosa ci dà ai nervi? Il terzo elemento. E’ un frutto che si basa sul tempo, non può assumere connotazioni di altri poteri, abbiamo già visto lo Sharingan in altre opere. La tecnica di Bonney è l’omaggio di fantasia di una bambina: che immagina qualcosa di grande e invincibile. Tutto qui. Una cosa anche piuttosto innocente. State tranquilli, Oda sa benissimo di non poter cambiare le regole (empiriche, magiche, soprannaturali) che ha scritto lui stesso. Pena: la scomunica da parte del pubblico (in termini di credibilità).

Quindi godiamoci il manga, inutile avviare una caccia alle streghe, consiglio vivamente di avere un pizzico di pazienza, perché la prova del nove esiste genti, a rigor di logica, il frutto ha delle limitazioni fisiche, secondo me:

  • non può trasformarsi in animale, tipo: vedo Jabura e divento un lupo, volendo essere fiscali non potrebbe neanche sviluppare zanne o semplici occhi lupini, orecchie lunghe. A tutto esiste un limite, alterare il DNA così radicalmente sarebbe già sgravo. La sua trasformazione in Buccaneer mode e Nika mode non è poi così diversa, solo che immaginando un Dio il suo organismo ha lavorato in grande. E’ più lineare che abbia fermato il suo orologio biologico, e pensato che il suo corpo fosse stato quello di un una divinità, da qui un pugno spropositato e il più imponente possibile
  • non può sicuramente riprodurre elementi come il ghiaccio, il fuoco, l’elettricità. Ecco, lì ci sarebbe da preoccuparsi veramente, perché significherebbe che il frutto può tutto, ma quello esiste già e si chiama Nika. In più è una tipologia paramisha, e qui qualcuno penserà giustamente ‘eh si, come per Luffy?’. Vero, verissimo. Ma posso capire il protagonista, ha una sua coerenza, se mi iniziano a spuntare paramisha che sono divinità – per di più con poteri estremamente simili – allora mi cade veramente tutta la visione di 26 anni di frutti. Insomma. non può (secondo me) replicare elementi come i rogia
  • non vale il pensiero dei desideri di Vegapunk, perché quello è atto alla nascita e creazione dei frutti: non alla loro evoluzione. Mettiamo caso che i frutti nascano dai desideri: qualcuno desidera, sono soddisfatti alcuni requisiti a noi preclusi (o esisterebbero miliardi di frutti), e quindi nasce. Stop, finisce lì, che siamo a Fantasia de La Storia Infinita? Arriva la principessa bambina e dice ‘più desideri avrai, più ne realizzerai’. Si, col piffero. Se fosse in divenire… il potenziale di ogni frutto sarebbe universale. Il frutto nasce, ha la sua funzione, gli utilizzatori più in gamba creano sfumature peculiari

In alcuni casi abbiamo visto delle similitudini, ma non si ricrea lo stesso potere, bensì lo stesso effetto, Law si ispira a Rocinante per la tecnica del silenzio, ma mica possiede quel potere, nella Room il chirurgo può fare quello che vuole, ne ha voluta una insonorizzata: pienamente in linea con l’intelligenza dell’utilizzatore del frutto. Concludendo, a meno che non palesi poteri finora circoscritti solamente al tempo (è solo una bambina che immagina di essere un Dio, ottenendo un effetto strambo): è una banale distorsione biologica.

I problemi sono altri, ossia

vedere un tizio che si palesemente si allunga urlando Gom Gom

… e non fare una minima piega. Capito quanto è troll Oda, genti?

Come al solito vi consiglio il video del Re, una analisi fulgida condita dal solito umorismo torrenziale, un video da trascurare? Non penso proprioh

Seize the day

Spero di avervi intrattenuti, soprattutto, spinti a riflettere.

Difficile. E’ difficile accettare che la coscienza di Orso sarà spenta come un oggetto, la sua voce ridotta ad un silenzio meccanico.

La sua situazione è la più pura espressione di forza interiore e resilienza. Anche se sta per perdere la sua coscienza e le emozioni che lo definiscono come individuo, continua a lottare per la causa in cui crede. La sua capacità di aiutare il prossimo, nonostante la sua trasformazione in un cyborg, indica la volontà intrinseca di resistere alle avversità. Rimanere fedele ai propri ideali. Infatti, quello che avvolge Orso, è il silenzio prima di una tempesta.

Godiamoci il viaggio, genti

‘I’ve told you this once before,
can’t control me
If you try to take me down
you’re gonna break’

– Godsmack, I Stand Alone

Cenere

Ti potrebbe interessare anche...