One Piece 1097: nel nome del clone, guerra (in)civile, non può piovere per sempre

da Stefano 'Cenere' Potì
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‘Been watching you awhile

Maybe you been watching me too’

– Bruce Springsteen, Tougher than the rest

Tora no o wo fumu otokotachi.

Salve genti, nuova analisi, capitolo 1097: No pain, no gain.

Okie dokie, come si suol dire, l’arte di Oda è come il vino, migliora con il tempo. Qui non ci sono veramente scuse: il capitolo è una meraviglia. Il passato di Orso viene descritto in modo magari non dettagliato ma nello stesso tempo completo, esplorandone ogni componente, emotiva, umana, affettiva.

Nel 1097, emergono vignette struggenti, citazioni appropriate e intrecci complicati ma preziosissimi, che fungono da esergo alla trama orizzontale. È giunto il momento di abbandonare l’abnorme invasività derivante dagli spoiler, la frenesia insopprimibile del voler conoscere tutto immediatamente, per poterci immergere appieno nel resto del flashback. In questo momento Oda – più che mai – lo descrive intimamente, permettendoci di conoscerlo, apprezzarlo e amarlo.

Ma, al Bianconiglio sensei piace incasinarci la mente con tempistiche sballate, vero?

E’ il momento dell’Elzeviro

La coda della tigre

Inganno, strategia e sfida contro avversità, la vita di Orso sembra uscita dalla fantasia di Akira Kurosawa. Ma, andiamo con ordine.

Inizio dalla mini-avventura, un caso raro che ho deciso di commentare, essendo strettamente legato alla trama. Ho timore che il miracolo proposto dal capitolo 1061 al 1068 (la spiegazione del rapimento di Pudding, la conferma di Aokiji nell’equipaggio Kurohige, lo splendido flashback di Caesar-Judge con una panoramica su Vegapunk e la formazione dei neo-Mads) sia stato un evento isolato. Chiamarlo ‘occasione sprecata’ è un eufemismo. Sarebbe stato straordinario, soprattutto dal punto di vista della coerenza, avere mini-avventure legate agli eventi attuali o dinamiche rilevanti. Un vero peccato. Speriamo che le prossime siano un ciclo avvincente e divertente come Dalle tolde del mondo, piuttosto che le avventure alla famiglia Bege.

Proseguendo, la durata del flashback di Orso è una domanda senza risposta definitiva. Quando le persone tentano di rispondere a questa domanda, io sinceramente rido. Non delle persone, ma dell’assenza di una risposta definita. Dipende interamente da ciò che Oda vuole raccontarci e da come intende farlo. Ci sono elementi di giudizio: la sua infanzia è stata mostrata in poche vignette, ma intensamente, con una realtà violenta e sconvolgente, supportata da un linguaggio crudo. Solo in questo capitolo abbiamo diversi salti temporali. Oden, d’altro canto, ha avuto un passaggio dall’infanzia all’età adulta ancora più breve, ma il suo flashback si estende dal capitolo 960 al 974. Potrebbe essere che Oda voglia esplorare tutto ciò che è veramente accaduto tra Orso, Ginney e Vegapunk, la nascita dei cloni e altre oscurità del Governo Mondiale. Verso la chiusura del capitolo 1097, si intravede addirittura un antagonista, il che aggiunge ulteriore incertezza. Oppure, forse, Oda fornirà solo le informazioni essenziali e tornerà alla trama principale in un paio di capitoli. Ma, tenendo a mente l’insegnamento di Oden, dobbiamo ricordare che non c’è una variabile fissa riguardo alla durata dei flashback, anzi.

E già, la vita di Orso sembra veramente il film ‘Tora no o wo fumu otokotachi‘ di Kurosawa.

Il sensei non ci ha forse rigirati nuovamente? Una delle bombe del capitolo… è rendersi conto che si arriva a 14 anni dall’inizio della narrazione: e Bonney non esiste. Boni, calmi, Ginney avrà il suo spazio, un intero paragrafo dedicato (e ci mancherebbe). Aggiungiamo che Orso pare non diventare un tiranno, per il momento. Oda è stato un vero fuoriclasse nell’usare l’Anacronia. In pratica, è come fare un salto temporale avanti o indietro nella narrazione per svelare informazioni cruciali o per dare al lettore una prospettiva diversa sugli eventi. L’anacronia può essere definita come la discrepanza tra l’ordine degli eventi nel racconto e la loro successione nella storia, presupponendo la perfezione temporale azzerata. Questa perfezione, tuttavia, rimane una supposizione, poiché la linearità della scrittura costituisce un limite allo sviluppo delle tempistiche.

In soldoni, ci venne detto solo in una SBS che la piratessa avesse circa 24 anni, Bonney ha un aspetto adulto, Oda usa il flashback per mettere i puntini sulle ‘i’: Tadaaaaaaaaan

La frase ‘Tora no o wo fumu otokotachi‘? E’ un’espressione giapponese che letteralmente si traduce in ‘Gli uomini che calpestano la coda di una tigre‘. In senso figurato può essere interpretato come un avvertimento contro l’assunzione di rischi e sfide pericolose, poiché calpestare la coda di una tigre potrebbe portare a gravi conseguenze.

Sembra esattamente la scelta di Orso.

Signore e signori: capitolo 1097…

Niente. Non è successo… niente

Vivevano la loro vita come se i loro occhi fossero puntati sulle nuvole… al di là della collina che stavano scalando.’


– Akira Kurosawa

La narrazione riprende trent’anni dopo l’inizio della storia (considerando sempre il punto zero come la partenza di Luffy da Foosha), in questo momento Orso ha 17 anni. È davvero gratificante vederlo felice; fa bene al cuore. Questo è un frangente di catarsi, una panoramica emozionale sui 21 anni in cui lo abbiamo visto silente e taciturno, esprimersi raramente e con pochissime parole. Solo ora, finalmente, stiamo vedendo chi è veramente Orso: i suoi pensieri, la sua indole, le sue speranze.

Ricostruiamo il microcosmo sociale. Siamo otto anni dopo God Valley, e Dragon rivela di essere stato un Marine. Finalmente! Sì, ammettiamolo, era una supposizione chiara, ma perché leggiamo il manga se non per ottenere conferme e goderci ogni momento? Momentaneamente, concentriamoci su questa nuova notizia, lasciando per la stesura l’approfondimento sulla sua esperienza durante l’abominio di God Valley, e quindi le relative speculazioni. Queste tempistiche fanno presumere che Dragon abbia assistito personalmente agli orrori della Valle degli Dei, un contesto perfetto sia politicamente che sociologicamente. Nel corso di questi otto anni, Dragon comincia a organizzare ‘l’Eroica Armata di Liberazione’, ed è per questo che la narrazione riprenderà 22 anni prima dell’inizio della storia, quando in rapida successione: A) si scatena l’era della Pirateria; B) avviene la tragedia di Ohara; C) ‘L’eroico fronte’ si trasforma in ‘Armata rivoluzionaria’.

In questo contesto Orso ha già la chiara intenzione di aderire al ‘Fronte della liberazione’…

… al momento è trattenuto solo dalla giovane età e dalle responsabilità verso la gente dei villaggi. Lo dirà nelle sue saltuarie visite

Cosa!? È tornato Orsocy!!

Orso: Ogni tanto faccio ritorno… mi preoccupo per tutti voi…

Questa prospettiva è abbastanza chiara:

  • Orso è veramente un pacifista, sta vivendo di ideali, in questa ottica: intende abbracciare la causa della parità di diritti, in un nucleo che ancora non ha un ‘braccio armato’
  • conferma incessantemente la sua natura non belligerante. Dopo che i vecchi riportano le iniquità del nuovo Re, il suo unico intento è continuare a ribadire la sua volontà di guarire le persone

Quanto e cosa sa esattamente Orso? Il suo silenzio cibernetico è un perfetto svolazzo di trama, estremamente pertinente eppure comodissimo. Di certo, Clap ha avuto giusto il tempo di istruirlo su Nika e la sua eredità Buccaneer. Allora, perché ha costantemente aiutato i mugi? Vegapunk sa chi sia Nika, il guerriero bianco, e non credo che Orso – nel corso degli anni – abbia preso minimamente alla leggera il proprio retaggio culturale. Questa serie di eventi ha una connotazione precisa, sebbene ci sia preclusa. Ai tempi, avrebbe potuto uccidere tranquillamente Zoro e tutta la ciurma; invece, li mette alla prova.

sapendo perfettamente chi avesse difronte, peraltro

Vogliamo parlare dell’aiuto alle Sabaody (la destinazione più adeguata per farli sopravvivere ed addestrarli), oppure della guardia fatta alla Sunny? Esiste una sola domanda che inizia a collegare i fili…

Perché Orso ha fatto di tutto perché Rufy continuasse il viaggio?

Non ho idea di quanto abbia saputo nel corso degli anni, ma una cosa la so: spero che Orso incontri ad Egghead il capitano. Spero che incontri Nika, o meglio, il vettore del Dio che gli ha dato un barlume di speranza. Una scintilla. Appena necessaria… per cercare di cambiare il mondo in cui viveva.

Se Zoro non avesse retto tutto il dolore: Luffy sarebbe morto comunque. E già. Per quanti anni si è sottoposto a questa ordalia Orso? Praticamente per tutta l’adolescenza. Una volta alla settimana. Orso è uno dei punti emotivi più elevati di tutta la narrazione. In termini di pura complessità morale è letteralmente una spanna sopra chiunque, nella proiezione di One Piece… è il calligrafismo nostalgico di una vita spesa per la giustizia.

Il Nikyu Nikyu no Mi può catturare e spostare, ma non distruggere. La scena dell’assorbimento è veramente intensa. Rammentate la bolla assorbita da Zoro? Beh, guardate quella di Orso e tenete presente le sue dimensioni. Notiamo un altro dettaglio determinante: il rivoluzionario ha la stazza e la resilienza di un Buccaneer, altrimenti ci lasciava le penne.

Coltivo un sogno estremamente proibito. Vi ricordate della mia teoria esposta durante la live spoiler di mercoledì scorso? La riassumo per coloro che non erano presenti. Il tormento di Orso viene riproposto con attenzione meticolosa; la scena in cui si assume il peso del dolore, prima con Zoro e ora con lui, è diventata icona nell’immaginario di ogni lettore. Avete idea di ciò che spero accada? Giustizia poetica. Ricorderete le profonde parole di un film straordinario.

‘Ho qualcosa da regalarti, qualcosa che non voglio più… Trenta ore di sofferenze! Tutte insieme! Tutte per te!’

– Eric Draven, Il Corvo

Si, si genti…

… sto parlando di lui.

Potrei impazzire di gioia se Saturn fosse il destinatario di un ammasso indistinto di dolore. So già cosa pensano alcuni di voi:

  • se ritorna al destinatario dopo tot tempo: Orso non può aver immagazzinato tutto quel dolore per anni
  • Orso non è (teoricamente) a conoscenza della presenza di Saturn

E’ proprio questo il bello.

La scena avrebbe un valore istintivo, non premeditato. Orso (non credo ci siano più dubbi) si sta dirigendo lì per salvare Bonney, non per ottenere vendetta. Questo aspetto lo eleva ulteriormente, poiché rispecchia perfettamente la sua vera natura: essere gentile. Qualsiasi rabbia o desiderio di vendetta che possa aver maturato è acquisito, non congenito. Per quanto riguarda le domande precedenti: A) Non ha bisogno di una bolla vecchia di anni, Orso è coinvolto in una apologia distruttiva da Mary Geoise e ha addirittura affrontato Akainu, è già imbevuto di dolore; B) La consapevolezza della presenza di Saturn è irrilevante, poiché la giustizia è poetica; è proprio il destino a richiederla

Io… lo spero con tutto me stesso, sarebbe bellissimo vedere il Gorosei assaggiare la stessa medicina, almeno una volta. Voi che ne pensate? Ditecelo stasera alla Fatal Royal Reading, ore 21.00

https://m.twitch.tv/bikeandraft?desktop-redirect=true

Appello alla Ragione

‘Penso che questa sia stata la prima volta che ho sperimentato la ferocia che si trova nel cuore umano’

– Akira Kurosawa

La mossa del re Bekori, che divide l’isola tra nord e sud, richiama drammaticamente la divisione tra gli Stati del Nord e del Sud durante la guerra civile. La parte settentrionale, ricca e prospera, rimane privilegiata, mentre la parte meridionale è sottoposta al giogo dello schiavismo e dell’oppressione.

Il richiamo a questo periodo oscuro della storia americana si fa sentire con forza mentre Orso, preda della rabbia, sfida le guardie reali nel tentativo di proteggere gli abitanti della regione meridionale dall’ingiustizia e dalla schiavitù

In pratica, Sorbet è l’anticamera di Pepe, un regno che sta letteralmente crollando sotto il peso del Tributo Celeste. Qui si cominciano a comprendere gli intenti di Aokiji e Dragon. Il Governo Mondiale dichiara l’annichilimento dietro la facciata della sicurezza delle istituzioni; in realtà, ogni regno è lasciato a se stesso. Se Pepe è stata prosciugata delle risorse naturali, Sorbet è in preda alla disparità sociale e all’indifferenza per i diritti umani. È per questo che alcuni marine hanno compiuto scelte drastiche, maturate considerando pagine di un spaccato storico le cui logiche fanno male.

In pratica, Orso è stato spinto sistematicamente a reagire; non sarebbe stata la sua opzione iniziale. Se esiste un principio-guida che finora poteva rappresentarlo, è che la violenza genera violenza. Qui vediamo Orso rigettare l’unica cosa che non può tollerare.

Intendete farne degli schiavi?! Non lo permetterò mai!!

La dinamica oscura del Governo Mondiale emerge in modo sinistro, moltiplicando le potenziali ragioni sia di Dragon che di Aokiji. La verità sulla Marina rappresenta un folgorante equilibrio tra gli eventi del capitolo 1096, in cui Kong è perfettamente consapevole della follia del Governo Mondiale (mentre il viceammiraglio Garp ne viene a conoscenza di sua iniziativa personale), e i capitoli 792-793, dove il gesto e le parole di Fujitora sono inequivocabili

È un ciclo ripetitivo di insofferenza, e se la storia insegna, l’unica differenza tra Kong e Akainu è principalmente di natura procedurale. Scommetto che i Gorosei hanno adottato un approccio diverso, astenendosi dal rivelare nulla al nuovo Grande Ammiraglio. Secondo il mio modesto parere, il cane potrebbe non essere una conoscenza dei fatti, a differenza di Kong. La reazione stessa a Dressrosa evidenzia una frustrazione profonda nei confronti del ‘sistema’.

Akainu che acconsente al genocidio di popolazioni (sul serio? Ma per cortesia) ti distrugge completamente il personaggio, le sue parole sono limpide

Il lavoro di fino viene fatto a livello psicologico però, re Bekori esce pari pari da Quelli che benpensano di Frankie hi-nrg. Quale nobile? Qui parliamo di un borghesuccio ingrassato e imbolsito sulla miseria altrui. Proprio per questo si concede il lusso di frasi come

Non preoccuparti, a breve le persone inizieranno a farsi ingannare dal loro status sociale… e cominceranno a guardare il sud con disprezzo

E’… abominevole.

Sapete come si chiama questo? Esiste una terminologia specifica che può essere associata a questo concetto. Un termine comunemente utilizzato per descrivere l’atto di adeguarsi o conformarsi a una legge o a un sistema ingiusto per evitare conseguenze negative personali è: ‘conformismo prudente’ o ‘adattamento pragmatico’. Questo concetto riflette la decisione di adeguarsi a norme o leggi che potrebbero essere percepite come ingiuste o oppressive, al fine di evitare punizioni o persecuzioni personali.

In sintesi, è un grandissimo pezzo di me… ehm, mille scuse, è un individuo particolarmente disdicevole. Stava creando un paese in cui la tassazione è basata sul numero di abitanti di una regione anziché sulla situazione economica reale. Se, ad esempio, un’area ha una popolazione più anziana con redditi più bassi, questa politica fiscale potrebbe essere ingiusta nei loro confronti, trasformando la loro partecipazione economica in un peso aggiuntivo.

E’ una politica suggerita dai draghi celesti affinché: determinate frange mantengano il loro privilegi, quindi avere meno problemi e più schiavi. Orso e Ginney prendono la loro decisione: basta fiori nei cannoni.

Riepilogando, Orso finisce in prigione, Ginney ci finisce per aver cercato di salvarlo, vi finiscono coloro che saranno embrione della ciurma di Bonney. Qui Orso ha già deciso la sua lotta – riflettendo sul suo paese – ma è la fanciulla a individuare la testa del serpente

‘Ginney: Re Bekori è solo una marionetta dei Draghi Celesti, questa politica viene direttamente da loro…!! Se ci opponessimo a tutto ciò, dovremo essere pronti a sfidare il Governo Mondiale.’

Esiste gente naturalmente portata per il powerlifting, geni degli scacchi; mia Zia è un flagello di Dio a Poker. Ginney è nata per creare rivoluzioni.

Ha scatenato (con le sue capacità) l’incidente di God Valley, ora individua con estrema lucidità il vero percorso del malgoverno. Li vediamo nuovamente pesti, in catene, prigionieri. Poi…

Ehi, Ovso!! Se sei ancova lo stesso di quella volta, andiamo a cambiave il mondo insieme!!

Sto letteralmente amando Ivankov. È una scelta bellissima vederlo come epicentro della ribellione: è lui che torna dai sopravvissuti alla caccia, sempre lui che ha fatto comunella con Dragon, veeero magnete dell’anarchia. Tra l’altro, sono quasi le stesse parole che Roger rivolge a Rayleigh. Afflato poetico? Arabeschi del destino? O, come si dice in Puglia, paru cerca paru?

Probabilmente la somma di tutti e tre gli elementi.

Ad ogni modo, qui abbiamo tre punti: la rivoluzione, Dragon e il mancato divenire tiranno di Orso.

Per prima cosa, voglio spezzare una lancia in favore dei rivoluzionari. Li prendiamo in giro per il meme, va bene. Effettivamente, è frustrante vederli costantemente preda dell’immobilismo (non nominare mai Dragon a Mario Sturniolo. Non fatelo mai), fare qualche azione sporadica qua e là. Mi spiace dirvelo, ma non si poteva fare diversamente. Il fronte anticipa troppo la trama; ci sono i segreti di Dragon. Ci rendiamo conto che la verità giunge dopo 26 anni suonati? Se l’ex-marine è collegato a God Valley (e Dio solo sa a cos’altro), Oda non poteva demolire da solo la logica di trama. L’unica alternativa era farceli vedere sporadicamente in azione, facendoci diventare ancora più insofferenti.

Fortunatamente, Sabo e Dragon sono a tutti gli effetti una diarchia, così abbiamo effettivamente potuto vedere più rivoluzione da quando è entrato in campo il fratello di Rufy. La rivoluzione è ciò che fu il ninjutsu nel periodo feudale giapponese. Molti clan non accettavano contratti basati sulla quantità di denaro, ma si impegnavano per sostenere e facilitare la politica di un determinato daimyō, ritenendo che questo fosse più adatto ad aiutare il loro paese. Una realtà storica quasi del tutto ignorata. Senza tentazioni retrò o arzigogoli epici: la rivoluzione in OP fa lo stesso.

Dragon: ‘Ci servono ancora fondi, perciò dobbiamo aiutare, come dei mercenari, coloro che vogliono ribellarsi e rovesciare i propri sovrani!!’

Nel periodo intermedio – percorso che porta da esercito della libertà a fronte della rivoluzione – loro si fanno pagare denaro sonante per combattere: ma da chi ha bisogno di guerrieri contro il Governo Mondiale. Questo mette in prospettiva la famiglia Monkey? Forse si.

Garp è in ottimi rapporti con il figlio, questo lo sanno anche i sassi

Ci sarà stato un confronto ideologico Dragon-Garp, sicuramente, ma perché il vice ammiraglio rimane in contatto e non arresta il figlio? Perché sa benissimo che sta facendo la cosa giusta (diamine, nessuno odia il GM più di Garp). Vediamola così: Dragon è la S.w.o.r.d. privata del marine. Luffy sarà stato lasciato fuori per questioni di sicurezza? Una roba tipo ‘tienilo tu papà, non posso imporre un destino simile a mio figlio‘? Chi lo sa, a me pare ragionevole.

Tanto il destino è in agguato, nevvero? Rivoluzionario o pirata…

… l’importante è dare filo da torcere.

Dragon-boy e il suo tatuaggio.

Profilo psicologico del rivoluzionario. Quella del comandante non è rabbia: ma collera. Si tratta di emozioni nettamente diverse, e ciò che lo caratterizza come un antieroe, una figura da interpretare non come malvagia, bensì come eroe imperfetto. Gli antieroi sono spesso individui solitari, costretti a vivere dilemmi etici propri della loro società. E, quella di Dragon: è indubbiamente collera.

Guarda, guarda cosa hai fatto dire… ad un bambino innocente’

– Dragon rivolto al Regno di Goa, con Sabo fra le braccia

Una ferocia tale sarebbe perfettamente comprensibile… per qualcuno che ha impressa nella mente e gli occhi God Valley.

Il classico eroe letterario incarna coraggio, virtù, gentilezza e gli attributi necessari per fronteggiare la malvagità. Sebbene Dragon rispettava VP, gli rivolse l’appellativo di ‘cagnolino del GM‘. La notizia che sia davvero un ex Marine è una dannatissima meraviglia. Dragon emerge chiaramente come un personaggio consumato dall’ira, suggerendo, secondo lo stile caratteristico dello shonen, la presenza di una perdita o di una tragedia. O forse no?

Può sussistere il fattore personale; in fondo, lascia il figlio al padre, e non si è mai veramente menzionata una moglie. Ma ciò che abbiamo visto ora a God Valley è veramente l’inferno in terra per una persona giusta di cuore. Le sue sono parole di una persona retta, ma disillusa.

Dragon: Sono stato per poco nella Marina… Sfortunatamente volevo trovare là dentro la “Giustizia”, ma…

Quindi, possiamo fare due ragionamenti sul rivoluzionario. Conoscete la mia segreta speranza; il tatuaggio può far parte di una cultura antica, la volontà della D (anche come mero simbolo per ‘riconoscersi’ andrebbe più che bene). Il mio assunto si basa su un ragionamento semplice: il simbolo sulla gamba rappresenta aderire agli ideali di una causa, ma tatuarselo significa farne parte. Magari salta fuori che è il simbolo della rivoluzione, ma in questo caso, se permettete:

  • perché diamine Oda tende a far vedere che compare in concomitanza della nascita della rivoluzione? È davvero un mero simbolo? Dragon, per festeggiare, ha passato un Mercoledì da Leoni (non oso immaginare cosa abbia fatto con Ivankov) e si è svegliato con quell’affare tatuato in faccia. Un semplice simbolo? Sarebbe di una qual certa pochezza narrativa. O magari è una eccessiva sovralettura da parte mia e di altri eh, ci sta
  • perché l’ha tatuato solo lui, e non esiste… che ne so, un semplice manifesto, una mostrina sulle giacche dei rivoluzionari, un banalissimo stendardo?

Non sono forse saltati fuori il libro della Genesi mostrato da Ivankov? Un libro in cui il Gomu Gomu non esisteva, ma il frutto di Nika invece sì? Certamente esiste la progressiva e sistematica distruzione di libri e conoscenza del secolo vuoto (Ohara), e la spietata persecuzione di una bambina che sa leggere la verità (Robin). Il giustiziare Clover, la tragedia di un’intera isola sono consumati solo per il nome di un regno. Magari la spiegazione del tatuaggio si risolverà in una bolla di sapone; mi piacerebbe se avesse un senso, questo si.

Le seguenti, sono parole di un uomo che sa veramente con chi ha a che fare

Dragon: ‘Insegneremo alle nuove reclute come si maneggia un’arma e come si combatte!! Voglio dar vita ad un’armata gigantesca sparsa in tutto il mondo!!!

Queste sono le parole di un ex marine disilluso dal comportamento di Vegapunk, parole di chi ha capito che la rivoluzione è un atto che nasce principalmente dentro di sé. Una volta dedicai una frase al rivoluzionario, il 1097 l’ha resa reale, con tanto di contesti.

‘Si vis pacem para bellum’

‘se vuoi la pace, preparati alla guerra’

Ma, siamo arrivati a 14 anni dalla narrazione, e Orso non soltanto non è un tiranno, ma sta sempre per mare con la sua amata rivoluzione. Il che ci porta ad una chiarezza, non c’è stato nessun tiranno a Sorbet nel frattempo, o la rivoluzione si sarebbe scatenata. Possono esserci due vie:

  • i vincitori riscrivono la storia, Jinbe (una persona nei grandi sistemi, figuriamoci il popolo disinformato) lo ricorda come un tiranno. Far passare l’esemplificazione dell’altruismo per dittatore: sarebbe la beffa primordiale. Questa ipotesi l’ha intravista il Re, calza a pennello
  • abbiamo restanti 14 anni, uff, c’è tutto il tempo per i risvolti più inquietanti

L’antagonista che sequestra Ginney può essere letteralmente chiunque. Su questo non voglio postulare. Ci sono preponderanti citazioni della Marina (Akainu in primis). Può essere un elemento esterno di trama ma, soprattutto, è Ginney ad aver rovinato la festa ai celesti, in quel di God Valley. Qualcuno può averlo scoperto e aver agito di conseguenza.

Se succede qualcosa di orribile (purtroppo, succederà) a Ginney, Orso accetterebbe qualsiasi patto pur di proteggerla. Continuano a non tornare i conti comunque. La regina Conney viene ricordata e riconosciuta, allora il frutto? Il frutto di Bonney (che chiaramente, al momento, non ha Ginney) cosa le fa fare soventemente? Depistare gli inseguitori. Nel caso in cui Orso fosse costretto a tornare a Sorbet per regnare (a prescindere se si comportasse da tiranno o meno) e qualcuno avesse nel mirino Ginney, la copertura – nella sua immagine pubblica – come donna anziana, non sarebbe perfetta?

È un’iperbole bella e buona, eppure, se si contestualizzassero i ricordi di Bonney, potrebbe avere una sua logica.

E’ il momento. Parliamo della mangiona

Ginney

‘Forse è il potere della memoria che dà origine al potere dell’immaginazione’

– Akira Kurosawa

Allora… immaginiamo. Vi espongo semplicemente il mio pensiero.

Nel 1097 abbiamo l’assenza di Bonney e il mancato divenire (c’è ancora tempo) tiranno di Orso. Nelle ‘Lezioni americane’, Italo Calvino descrive il tempo come una risorsa preziosa da impiegare e dosare con attenzione. È esattamente questa la chiave interpretativa, perché nella struttura narrativa, la gestione del tempo può influenzare la percezione del lettore, proprio come ora. Facciamo una serie di considerazioni su Ginney e Bonney:

  • Ginney assomiglia effettivamente ai cloni di Vegapunk (il buon Mind l’aveva nasata da tempo): da bambina ricorda Atlas, da adulta è a un passo da essere confusa con Lilith, mentre mangia rispecchia Yoke. Passi una somiglianza, tre sembrano un indizio
  • ha lo stesso atteggiamento dolce e allo stesso tempo intollerante di Bonney, con le medesime caratteristiche riguardo alla passione per il cibo. Ne è lo specchio, manifestando atteggiamenti risoluti ma al contempo infantili. Questo si adatta perfettamente al due scenari: A) condividere un legame genetico filiale; B) essere un clone

O Bonney nasce dopo, una bimba che si rende grande con il frutto per andare ad aiutare il padre. Questo spiega anche perché lei si ricorda di Egghead come tempi, ma Orso ha tolto la tragedia della madre per non farla soffrire. Bonney non ha mai menzionato la madre, mai. Questa ipotesi ha una certezza e una falla al contempo. A) Bonney si ricorda della testa di Vegapunk, ricordi molto antecedenti a Egghead, sono originali di Ginney?; B) se Bonney nasce in questi 14 anni è semplicemente una bimba, e questo spiega il suo lato infantile, la vignetta in cui orso la solleva.

Oppure… succede questo?

L’amore è una cosa meravigliosa, assolutamente sì. Ma non sempre. Gladys Gordon Pendarves una volta scrisse che a volte ‘è un Dio impietoso, che pretende il massimo sacrificio dai suoi adepti’.

Forse è sempre stata Ginney: lei muore, Orso è un prodigio tale (estrae il metafisico a soli 9 anni) da capire come poter estrarre i ricordi. Qui subentra Vegapunk, perché solo grazie a lui capisce che esistono ‘i 21 grammi dell’anima’, ossia la coscienza, ciò che ti differenzia dai cloni: perché sei l’originale. Colleghiamo tutto ad un dettaglio, è Orso che dice espressamente a Vegapunk che lei NON deve sapere, questo è fondamentale.

Se il trauma di Orso (sebbene innamorato di lei) fosse perenne, e non si volesse sposare mai, Ginney avrebbe sofferto per sempre. Forse Orso ha visto nella tragedia una possibile serenità per lei: farle credere di essere sua figlia. In maniera da non soffrire più per un amore non corrisposto. E voi direte ‘si ok, ma le sta soffrendo comunque’.

Sì, ma per fattori esterni, per ciò che il Governo Mondiale fa al suo ‘padre’. Orso non si allontanerebbe mai da lei, non cerca nemmeno per un istante di farla desistere dall’essere rivoluzionaria. Si separano per mesi per combattere in luoghi diversi. Rimane un fatto pratico: crescendo come figlia, senza risvolti sentimentali costantemente disillusi, Bonney vivrebbe sicuramente più felice.

E’ una illazione al cubo, lo dico chiaramente. Ma si parla di fantasy, no? Che sia figlia o moglie, per me non cambia niente: voglio solo sapere.

E’ sicuramente utile un recap millimetrico, che collega tutto il percorso di Orso per ben 21 anni. Vi consiglio il video del Re, una garanzia!

non può piovere per sempre

Orso-boy percorre una strada buia e sottile.

Dall’altra parte, Ginney, in tutte le sue possibili incarnazioni, rappresenta la ragione per cui viene affrontato tale percorso.

Il destino del presunto tiranno suggerisce un impegno profondo e altruista. Fa sorridere come un simile marcantonio si sia impelagato in una strada tanto stretta e oscura. Ma, una ragione c’è, e supera il tempo (47 anni), e lo spazio (destinazione Egghead); è universale: come l’amore. La storia di Orso si snoda lungo i sentieri del tempo, in una specie di colossale labirinto di destini incrociati, in un affresco corale che lo spinge verso… l’unica persona che non ha mai smesso di proteggere.

Godiamoci il viaggio, genti

‘The road is dark

And it’s a thin thin line

But I want you to know I’ll walk it for you any time’

– Bruce Springsteen, Tougher than the rest

Cenere

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