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One piece 1096: vero come la finzione, il tesoro di Xebec, Les Misérables

del pirata Stefano 'Cenere' Potì

‘Somebody wake me from this nightmare
I can’t escape this hell’

– Three Days Grace, Animal I have become

Cancel culture.

Salve genti, nuova analisi, capitolo 1096: tra il dire e il fare c’è di mezzo Oda.

Allora, vista la particolarità del capitolo, troviamo la frase di apertura adatta, mhh, vediamo… ecco qui. Anche una testata nucleare può rivelarsi una pallottola a salve. È un capitolo bellissimo, intendiamoci, mi ha particolarmente emozionato. Qui, la colpa è dell’hype smisurato generato dagli spoiler, non di Oda sensei, non di One Piece, né del genere shonen.

Se non si fossero letti gli spoiler – stavolta veramente ingigantiti da internet – la conclamata leggerezza del 1096 sarebbe apparsa meno scontata, il capitolo risulta comunque pieno di influssi narrativi, informazioni importanti e dettagli preziosi. Ma la scammata Rocks c’è stata, vero vecchi cuori? Ebbene sì, ma credo di potervi rendere felici oggi, perché questo: può rivelarsi un bene.

E’ il momento dell’Elzeviro

J.D. Salinger

Allora, io metto le mani avanti. Anche a me sono saltati i nervi non vedendo Xebec. Volete la prova? Recuperate la live spoiler di mercoledì scorso, su Twitch, e vedrete il Mala e la nostra ospite Silvia ridere di gusto, mentre stacco microfono e telecamera: per cedere all’inverecondia. Più prosaicamente? Per smadonnare fortissimo. Ma, di cosa si parla genti?

Shonen, puro e semplice Shonen. Questo è quanto.

Per primo mi sono indignato, esattamente come voi. Ma – come al solito – ho visto gente definire il capitolo transitivo, denigrare opera e autore, comportarsi in maniera infantile. Per il sottoscritto rimane una pagina bellissima ed emozionante, vale la pena leggerlo solo per le informazioni definitive su Gloriosa. Ci vuole coraggio per sottostimare il 1096, solo la scena finale mi ha sinceramente commosso. Fatevi una cortesia, non trasformatevi in medi che vogliono solo l’informazione dal capitolo, gustatevi la bellezza della narrazione, la storia di Orso la bramiamo da anni, una figura complessa che incarna il prezzo della libertà e la lotta per la redenzione. Un intreccio di sofferenza e perseveranza.

Capitolo transitivo, tsk tsk.

La scammata c’è, assolutamente. Basterà prendere con le pinze l’hype generato dagli spoiler d’ora in poi, una aspettativa vera… come la finzione. Personalmente non ho sofferto in maniera eccessiva perché – se ricordate – avevo già paventato la settimana scorsa una narrazione incompleta

Non sto insinuando che non ci sarà la parte Rocks, se Oda unisse tutti i punti potrei delirare di gioia. Parlo del contesto narrativo. Badate, se si arrivasse già alla guerra di God Valley avremo solo una narrazione parziale. Magari vedremo la battaglia, ma non verrà spiegato perché delle D si fronteggiassero, perché: i 100 anni di vuoto, Nika e la D sono un tutt’uno con Laughtale. E aprire il Vaso di Pandora prima di esserci arrivati ti distrugge 26 anni di narrazione.

– Me stesso medesimo, analisi capitolo 1095

Genti, riflettete: a noi va di lusso. E’ molto meglio avere due flashback lunghi e singoli – ci metterei la firma – se si parla di Orso e di Xebec. Anziché un coacervo di informazioni buttate lì, alla meno peggio (che poi i medi gli danno ancor più contro: buuuaa, nghè, visto? Si è messo a rushare, Oda finito!). Di base non esiste una sicurezza insindacabile, un assioma sulla cui stabilità si regge tutta la narrazione circostante. Il flashback di Orso merita un focus unico, vuole farlo durare quanto quello di Oden? Vuole parlare più avanti dei Rocks? Benvenga, ma ora deve spiegare tutto, ma veramente tutto. Se poi voleste un motivo specifico farò di più, ve ne do tre:

  • Chiarezza Narrativa : Separare i flashback consente una chiarezza narrativa migliore. Ogni storia merita un focus specifico senza il rischio di sovrapposizioni o confusioni. Ciò consente ci concede di concentrarci su un personaggio o un evento alla volta, facilitando la comprensione, vivere la sua storia
  • Profondità e dettagli : dedicare un intero flashback a ciascun personaggio o evento consente di esplorare dettagli e sfaccettature in modo più approfondito. Se si cerca di inserire troppe informazioni in un unico flashback, potrebbe risultare affollato e compromettere la capacità di esplorare completamente ogni aspetto della storia. Non so voi, ma rovinerebbe la mia esperienza e la mia curiosità
  • Coinvolgimento Emotivo : Un focus separato su Orso e Xebec può permetterci una connessione profonda con ciascun personaggio o evento. L’investimento emotivo è più potente quando si ha il tempo di esplorare le emozioni e lo sviluppo dei personaggi in modo più dettagliato (e dopo tanti anni di attesa, credo sia veramente il minimo)

Il rischio di un approccio rushato, spesso critico per noi lettori, viene così minimizzato. La chiarezza e la coerenza narrativa sono fondamentali per mantenere l’interesse ed evitare fraintendimenti o confusione. Se poi mi chiedete ‘ok, ma almeno mostrare il viso di Xebec?’ Allora si, sono arrabbiato e deluso.

Purtroppo però, c’è una ragione anche per questo. E anche estremamente valida.

La tecnica letteraria che Oda sta utilizzando potrebbe rientrare nella categoria della ‘prolepsi’ o ‘flashforward’, in cui si anticipa un evento futuro nella trama. Nello specifico siamo in piena ‘analessi selettiva’. Perché siamo in presenza di due eventi che rappresentano entrambi una svolta. I destino di Orso, la storia di Xebec. Tuttavia, se la narrazione include un flashback con due fatti importanti, di cui uno viene interrotto per concentrarsi sull’altro, potrebbe anche essere una forma di manipolazione temporale o struttura narrativa non lineare. Questo tipo di approccio può essere usato per creare suspense, sorprese o enfatizzare elementi particolari della storia.

E, ve lo dico chiaramente, qui il caso è lampante: per inferenza logica, esiste solo un motivo valido per non mostrare il viso di Xebec, ossia, quel viso ci è familiare e richiama qualcuno, o ha elementi che a noi non devono assolutamente pervenire. Non in questo punto della trama, perlomeno. Togliere quella faccia è appannaggio della porzione di potenziale dimostrabile appena sotto la superfice.

Il flashback di Orso è ‘Il Giovane Holden’ di Oda sensei. Un celebre romanzo scritto da JD Salinger. Fatevi un favore, leggetelo almeno una volta.

Come ne ‘Il giovane Holden’ il tema centrale del flashback riguarda la ricerca di Orso per la verità e l’autenticità in un mondo che lui percepisce come falso e ipocrita (‘È assurdo che qualcuno venga considerato un pezzo grosso o uno schiavo semplicemente per le circostanze della sua nascita‘) . Suggerisce il focus sulla gioventù e sullo scontro tra l’innocenza perduta e la dura realtà del mondo adulto. Sono entrambe storie che esplorano anche temi come l’alienazione, la solitudine e la difficoltà di trovare un significato nella vita.

Il capitolo ha la pluralità di registri espressivi, espressi in forma agile, godibile, grintosa dove serve. Shonen, in una parola. Questo è quanto.

Signore e signori: Capitolo 1096…

Incubi a presa rapida

‘Scoprirete che non siete i primi ad essere stati confusi, spaventati e persino disgustati dal comportamento umano’

– J.D. Salinger, Il giovane Holden

In questo capitolo abbiamo tutto, eppure niente, la realtà sfida l’immaginazione di noi lettori. Siamo veramente richiamati ad acciuffare i tasselli di un puzzle. Non possiamo ignorare il coinvolgimento della Marina, gli interessi di Roger, l’apparente indifferenza di Garp-boy.

La narrazione riparte dal disdicevole vizietto protratto per secoli dai ‘nobili’ celesti. Una epurazione su larga scala, strage di massa, ecatombe su misura. Tre settimane di massacro, sangue e ferocia indicibili (danno la caccia anche ai bambini, di cosa stiamo parlando?).

13 conigli super rari, 150 conigli rari. La settimana scorsa la definii caccia alla volpe, la realtà e ben peggiore, il coniglio è una figura retorica che fa il paio: A) con la visione che il Governo mondiale del popolo; B) le specifiche parole di Saturn sulla loro ‘riproduzione-sostituzione’. E’ una metafora glaciale, rappresentazione distopica che sottolinea la disumanizzazione perpetuata dal GM che sacrifica l’individualità a vantaggio del controllo sociale e del mantenimento del potere. In estrema sintesi? Non hanno scusante alcuna.

I Tenryūbito sono completamente fuori di testa.

Punto primo abbiamo una iniziale visione di altri cavalieri degli Dei, Garling fulgida rappresentazione del nazismo, imbruttisce perfino i suoi ‘colleghi’. Da qui ne ricaviamo un primo impatto sociale:

  • la nobiltà mondiale ha almeno tre fronti: I Gorosei, vertice assoluto, l’estensione pubblica di Imu
  • le casate come i Figarland e i Manmeyer, decisamente in aperta competizione. Hanno chiaramente un diverso peso sociale. Nelle monarchie assolute, il termine utilizzato per descrivere le casate nobiliari (Cavalieri degli Dei) vicine al sovrano (Im-sama), ma che non fanno parte dell’élite dominante, potrebbe essere “nobiltà di corte” o “nobiltà di palazzo”. Questi titoli indicavano una posizione di prestigio e influenza associata alla vicinanza fisica al sovrano, ma senza il pieno potere o la stessa importanza politica delle casate nobiliari più influenti (i Gorosei)
  • i Tenryūbito semplici, ossia gli imbecilli con il casco in testa come Charloss. Ricordano la nobiltà russa prima della rivoluzione del 1917, pur conservando il proprio status sociale, pur godendo di privilegi e ricchezze: la nobiltà boiara mantenne l’immagine storica e sociale, ma le sue componenti erano considerate inetti nell’affrontare i cambiamenti sociali e politici che emergevano nella società. E si, è praticamente Charloss

Per fortuna conosciamo almeno l’esito, quantomeno per Garling

Il presunto padre di Shanks ha recuperato terreno, puntando alle prede più remunerative in fatto di punti, e tranciando qualunque cosa apparisse sul suo cammino. Ma che personcina a modo, vera rappresentazione di un sentimento di responsabilità etica e civile. E questo si ricollega ovviamente a ciò che gli frutteranno le prodezze di God Valley

L’uomo che ha emesso la sentenza era un “campione” che un tempo dominava la terra chiamata God Valley!! Attualmente, è il comandante supremo dei Cavalieri di Dio… San Figarland Garling!!

– Narratore onnisciente, Capitolo 1086

Facciamo il punto:

  • Garling vince stragi senza frontiere (per cortesia, passatemela)
  • da qui diventa il capo dei Cavalieri di Dio, infatti i membri delle altre casate mirano a vincere, uno addirittura lo osteggia (si… si, faccia di maschera antigas. No… no, i bambini di Madre Caramel li ha mangiati tutti Lin Lin. Si, ok, in un fantasy tutto e spiegabile, ma a questo punto facciamo tornare in vita Pedro dopo l’esplosione)
  • il nobile ha una specie di carica tipo ‘boia di corte’? Perché è lui a giustiziare San Donquixote Mjosgard. Certo, non è comune che i nobili siano direttamente coinvolti nell’esecuzione di condanne a morte o abbiano il ruolo specifico di boia di corte. Le esecuzioni erano generalmente affidate a professionisti specializzati in questo compito, estranei alla nobiltà. La chiave forse risiede nel retaggio culturale. Figarland è nobile, e solo un nobile può arrogarsi il potere di uccidere un drago celeste. Ha un valore simbolico, nell’ottica della concezione di supremazia assoluta

Shanks era in uno scrigno per essere salvato dalla sua stessa famiglia? Qualcuno ha pensato ‘no, mio figlio non deve essere educato come un folle?‘, perché se uniamo queste informazioni al quadro generale, alle parole di Garling…

… ne viene fuori il ritratto di un sociopatico di quelli duri.

Il 1096 è ricco di mini paralleli; le parole di Ivankov sono un riflesso sia di quelle di Saturn che di quelle del narratore onnisciente, le casate celesti cancellano la storia per poi riscriverla, anzi, se non sei mai esistito…

… perché prendersi la briga di cancellarti?

Ormai Saturn appare ancora più granitico e disumano, con chiare smanie di onnipotenza. Credo che la mia precedente ipotesi possa coincidere con le sue parole

Perché il Gorosei, in tema, è piuttosto inequivocabile

Questo crea una trama incerta, Ivankov sprona gli schiavi con parole dure, sono tre settimane di sterminio sistematico, nessuno è mai sopravvissuto. Sussiste un elemento esterno di trama che proprio non comprendo allora:

  • come è possibile sopportare l’onta di uno schiavo che libera altri schiavi, e con il tempo diviene un Re?
  • ma soprattutto, visti i genocidi precedenti: come è possibile che abbiano lasciato (il numero di schiavi liberati) ossia ben 500 testimoni? (riflessione ineccepibile della nostra sub, Silvia)

Che sia questa la chiave della tirannia? Il GM ad un certo punto torna, vuole la testa di Orso e dei sopravvissuti, allora Orso promette (e difatti dovrebbe farlo, sarà destituito dal popolo) di governare con ferocia e pugno di ferro: meglio essere odiato e temuto, ma almeno le persone sarebbero sopravvissute. Praticamente un intreccio a metà tra la storia di Re Riku e il Batman di Nolan. Possono valere anche ipotesi più dark, intendiamoci, come reagirebbe Orso se passasse del tempo, come salvatore diviene guida della comunità (e nel frattempo sbocciasse l’interesse romantico tra lui e Ginny) quindi Re praticamente per acclamazione unanime, e… un inviato del GM facesse uccidere sua moglie per mera, impietosa, ripicca?

Come reagirebbe Orso, non credete anche voi che abbia umanamente un limite?

Quindi, vedere Orso bimbo intenerisce, ma Oda sta disegnando le sue vicende con un grado di approssimazione tale da rasentare l’incubo. Venerdì 13/parte 12: Orso va all’inferno.

Inizio veramente a credere – come ho ipotizzato nel precedente articolo – che Teach più che una parentela diretta con Xebec abbia un destino simile a quello di Orso. Perché nelle nostre orecchie riecheggia da sempre la sua epigrafe iniziale: i sogni degli uomini non moriranno mai! Forse, un lucido tentativo di di rompere l’isolamento ambientale, formale e culturale di una classe dominante che decide il tuo destino.

Tre vite, tre destini. Teach, Xebec, Orso: tra il sublime e il folle sprezzo del pericolo.

Anatomia dell’Indipendenza

Ti succede mai di averne fin sopra i capelli? […] Voglio dire, ti succede mai d’aver paura che tutto vada a finire in modo schifoso se non fai qualcosa?’

– J.D. Salinger, Il giovane Holden

Allora, questa parte è una meraviglia. Tutto l’affaire Rocks è una dannatissima meraviglia. Il succo è: Kong è un verme o no?

Ho letto alcune menti semplici (potrei essere più incisivo, soprassediamo) dire roba tipo ‘eh, si spera ancora che la Marina si ribelli? Autor1zzanoh una strageh, ahahah’.

Comprensione del testo: livello Luca Giurato. Avvaliamoci della traduzione del Mala, adattata dal Re

Garp (Lumacofono): Per la gita scolastica dei Draghi Celesti? Io avevo avvertito di non stuzzicare Hachinosu!! Sono stati arroganti, quello è il tesoro dell’isola dei pirati!! È ovvio che verranno a riprenderselo.


Kong: Come diavolo sai queste informazioni…?!!

E’ chiaro che Garp non dovrebbe conoscere tali informazioni. Nella conversazione, è lui a tirare in ballo la gita scolastica dei draghi. Calma, fermi tutti. Perché qui vanno al diavolo nozioni scientifiche (Egghead) e concezioni teologiche (teocrazia dei nobili celesti); qui è il dogma (giustizia) dietro i cappotti della Marina che indietreggia.

Prendiamo in considerazione un paio di scenari, sono uno più infernale dell’altro.

Primo, solo il grado di grand’ammiraglio è a conoscenza di tali disposizioni e segreti (occhio, fosse vero, tale informazione distrugge completamente la figura di Akainu, arrivato a giustiziare un disertore in un vicolo, ma che accetta dei mini-olocausto per puro divertimento? Si, in quale universo genti?), quindi ammiragli e vice ne sono all’oscuro. La frase precedente sembra avvalorare questa ipotesi

Garp (Lumacofono): Perché in un’isola così lontana?


Kong: Non posso dirtelo!! Ti scongiuro, Garp!! Non è sicuro, ma… se dovesse succedere qualcosa, sarebbe un problema.

Solo dopo questa frase di Kong, il buon Garp menziona l’attività dei draghi celesti. Ricostruendo la scena. Il grande ammiraglio chiede l’intervento di Garp, gli dice la locazione ma non il perché, quindi quel bastian contrario del vice lo prende in contropiede, rivelando che sa tutto. Ma proprio tutto.

Kong non è fra i protagonisti, tuttavia… consideriamolo. Forse è semplicemente marcio, un rifiuto della società. Forse è così ligio al dovere da sobbarcarsi tale peso, conscio di non volerlo scaricare sulle spalle di un altro marine. Forse, se la fa sotto per gli astri di vecchiezza, sa che deve portare a casa il risultato; altrimenti, i goro-boy, altrimenti… mhh, come dirlo mantenendo una certa eleganza? Ah, ecco. Avete presente Pulp Fiction?

Altrimenti Saturn fa a Kong quel che Marsellus Wallace fece a Zed.

Ohh, perfetto, disgustoso ma perfetto. Tornando seri. Kong sta sudando nella vignetta, ora come ora è il marine di schrödinger: può essere un bastardo come invece no. Secondo scenario.

Sono a conoscenza di tali informazioni solo il Grande Ammiraglio e gli ammiragli; questo spiegherebbe perché Garp non dovrebbe esserne a conoscenza. Onestamente? Per i motivi (Akainu) sopracitati proprio non riesco ad immaginare gli ammiragli invischiati in tali schifezze; giustizia di che? Personalmente, non riesco minimamente ad immaginare Kizaru che copre un abominio simile. Ma, poniamo il caso che gli ammiragli qualcosina la sappiano (non i fatti in sé, in maniera spudorata, solamente il giusto da arrivarci per logica), beh: allora gli hanno indorato la pillola, li hanno abbindolati facendogli credere che c’è una minaccia peggiore da combattere. La responsabilità verso la vita altrui… li convincerebbe ad abbozzare. E qui sono cavoli amari, amarissimi.

Garp (esattamente come Roger) si imbatte nei fatti del mondo durante la sua carriera. Lì comincia la sua irriverenza e la sua insofferenza, la sua ribellione

Venuto a conoscenza di tali segreti, detesta i pirati anarchici, ma disprezza il Governo Mondiale (abbiamo mille esempi). Dove voglio arrivare? Ad Aokiji. Perché?

Perché credo sia il motivo per cui ha sbroccato.

Aokiji, non presente nel capitolo, è un buono. La sua calma glaciale si rivela come uno specchio che riflette le profondità delle sue intenzioni nascoste. La responsabilità lo costringe ad affrontare il conflitto tra i suoi doveri e la compassione umana, mettendo in discussione l’immagine di sé che ha mantenuto per anni. Aokiji emerge come un uomo tormentato, diviso tra la fredda fermezza dell’autorità e l’ardente desiderio di vedere un cambiamento profondo nel mondo.

Allora perché Garp lo vuole fermare? Per lo stesso motivo per cui lo vediamo spaparanzato nel capitolo, per quanto puoi essere forte: combatte il GM da soli equivale ad un suicidio. Sa che Aokiji ci rimetterà le penne o userà mezzi pericolosi. Ho sentito poi, in rete, genti che accusano Garp, really? Non fa piacere vederlo in vacanza durante un massacro, certo. Come doveva disegnarlo Oda? Intento a flagellarsi? Genti, il flagello di Garp è interiore. Ed è culminato con Ace, tanto da dare le dimissioni dall’Istituzione che tanto amava.

Stasera la Fatal Royal Reading sarà un vero sabba stregonesco, non mancate!

https://m.twitch.tv/bikeandraft?desktop-redirect=true

Apocalypse, Please

‘Suo figlio era indiscutibilmente il più emerito bastardo che fosse mai stato a Pencey in tutta la sporca storia dell’istituto.’

– J.D. Salinger, Il giovane Holden

Incivili, barbari, cattivissimi. Ma hanno anche dei difetti.

Questa manciata di tizzoni d’inferno sono tra le cose più belle che abbia mai visto. Solo lo scambio di battute inziali è da Oscar. Vero filtro del genio e della poesia di Oda: i Rocks sono un mondo a sè. Si minacciano, si prendono in giro. Si dicono le cose peggiori ridendo. Non è bellissima questa sequenza?

E’ come se il giorno di natale… ti si sedesse l’Anticristo in tavola dicendo: ‘Eilà, salve!’.

Per chi non l’avesse capito, si, amo i villain e gli antieroi. John da solo è una minaccia ambulante, Shiki vuole ammazzare tutti, ma Lin Lin che li tira giù scemi tutti quanti? (sono piegato in due dalle risate).

Allora. Il tesssoro, vero genti? Ci sono idee abbastanza flessibili, seguendo istinto e sensibilità:

  • l’uovo poi visto sulla Oro Jackson, e qui mi spiace, non posso postulare sul nulla. Ma sarebbe comunque una lieta novella: finalmente lo si introduce
  • un road ponegliph? E’ un’ottima inferenza logica, ha perfettamente senso. Però mi pare strano, perché parla di tesoro, il Road invece è un mezzo. Non c’è lirismo fantasy. Vi prego di ricordare che sono miei impressioni e punti di vista
  • nella logica di Marie Geoise il tesoro può essere una persona (Im-sama), ricordate? Doflamingo docet. Ecco: lì si aprirebbe veramente uno scenario Buggy (e tanti altri, eh). Roger che cresce il figlio di Xebec sarebbe la beffa suprema. E spiegherebbe (nell’ottica delle volontà ereditate) perché a Shanks dice tutto mentre nasconde la verità al Clown. Sarebbe tragico, quindi bellissimo. Roger sa perfettamente cosa sia una volontà ereditata, per quanto (ne sono sicuro) ami Buggy, puoi veramente fidarti di colui che (potrebbe) ereditare la volontà del tuo acerrimo nemico?

Gloriosa una Rocks, ma che meraviglia, sembra propendere per Newgate, ma un pensiero è stato comune a tutta la community: perché non rimanere con il proprio amore? Fermi, boni, state boni, niente battute sulle preferenze sessuali del baffo (non Costanzo). In buona sostanza è veramente più logico che amasse Xebec. Hai capito Gloriosa? Che fa il grillo parlante con Boa, e poi ha messo a ferro e fuoco mezzo pianeta?

Capitolo transitivo? Ahahahahahahah. Mille scuse, procedo.

Lasciamo perdere il tesoro, l’aggettivazione giapponese fa intendere – in maniera cristallina – che può essere veramente qualsiasi cosa. Qui abbiamo:

  • il motivo per cui si muove Xebec, che per anni abbiamo chiamato l’anarchico, che rubava le caramelle ai bambini e l’oro a celesti, forava palloni e suonava citofoni della Marina alle due di notte. E’ stato il GM ad andare a rompere. Nell’ottica del nudo funzionalismo: A) o è un qualcosa che proviene dal Regno antico, o comunque preziosa per il governo; B) è una forma di punizione per le gesta anarchiche
  • ma anche Roger è partito immediatamente. E qui troviamo un bivio. La sua frase (È passato un anno!! Riuscite ad immaginare con quale stato d’animo l’abbia vissuto?!!) fa pensare ad un road, il Re mi ha ricordato che l’hanno prima era a Lodestar, effettivamente, cosa potrebbe bruciare di più se non interrompere il proprio viaggio?
  • Garp ha in punta di fucile il capitano della Oro Jackson, Xebec non se lo fila. Quindi per logica: A) è qui che capirà la sua pericolosità, tanto da allearsi con Roger; B) qui verrà sancita l’amicizia in stile Luffy-Koby

Lo scenario impone riflessioni, visto le epurazioni sistematiche, cosa sono stati i cento anni di vuoto? Scusate il paragone forte: sono stati un olocausto? Immaginate una situazione simile (senza pirati) sistematica e su larga scala. Lo immagino per alcuni motivi, i celesti vietano assolutamente la diffusione dell’esecuzione di San Donquixote Mjosgard, figuriamoci quel che viene riportato dal narratore onnisciente

‘Questo incidente svanirà nell’oscurità della storia…’

La grammatica del disegno anticipa le forze in gioco, e qualifica il livello di potenza dei cavalieri divini? Forse si, perché…

… sono tutti rappresentati come le le frange con cui fare i conti. Garling si getta nella mischia senza esitare, e i cavalieri lo seguono senza indugi. Questi pestano come fabbri sicuramente.

Tralasciamo il fatto (si, sto ridendo sguaiatamente) che Ivankov è stato ad passo da divenire il dragone. Abbiamo una piccola chiarezza (mia opinione personale) su Kaido-boy. Potete salire un attimo alla vignetta con tutti i Rocks, s’il vous plait? Siete tornati? Bene, cosa dice il pirata?

Sembra che si sia mosso anche Roger. Lasciatemelo…

Sembra più infoiato del Kurgan in Highlander, quando nella prima battaglia chiede espressamente gli sia lasciato Connor MacLeod. Quindi? Chi altri se non Roger aveva la potenza necessaria per ucciderlo? Ed è per questo che Lin Lin gli darà il frutto (ve lo ricordo, è solo la mia opinione), le capacità dello Zoan l’hanno rimesso in sesto; ed è il motivo per cui Kaido rammenta il fatto con tale vergogna.

Perché lo fa? Ammore, strategia, iperglicemia? Si vedrà.

Lo vorrei ripetere, i flashback Orso-Rocks sono separati? Benvenga. Perché questi scarti dell’inferno meritano un approfondimento in solista. I pirati in OP sono spesso sognatori, avventurieri, perfino buontemponi. Quasi una melodia armoniosa (Binks docet).

I rocks? Sono Run like hell dei Pink Floyd… suonata con la potenza sovrumana degli Slipknot

Seconda stella a destra…

‘Con Jane non stavi nemmeno a pensare se avevi la mano sudata o no. Sapevi solo di essere felice. E lo eri davvero.’

– J.D. Salinger, Il giovane Holden

Ivankov, Ginny, Orso, I bimbi sperduti.

Ivankov e Ginny sono i miei nuovi eroi. Questi due anarchici in erba hanno fatto più danni in un giorno che Shiki in vent’anni di pirateria.

Ivankov è la scintilla della rivoluzione, si vede chiaramente quanto sia informato sui fatti, risveglia le coscienze. Orso è meraviglioso nel voler ricoprire il ruolo di preda, conosciamo le macromitologie shonen: Orso diventerà una belva per una ragione chiara. Sicuramente il diventare tiranno potrebbe essere una ulteriore immolazione, si. Ma teniamo a mente il fattore Ginny. Consideriamo che diventi sua moglie, se qualcuno dovesse ucciderla: ucciderebbe per la seconda volta la famiglia di Orso.

Non nasce dal niente una forza di volontà inarrestabile. Tanto da sacrificare la propria vita.

Ginny ha praticamente scatenato l’incidente di God Valley.

E’ un dettaglio che ho apprezzato sinceramente. Intendiamoci, lei non ha chiamato Xebec, ma letteralmente chiunque potesse portare scompigli e creare un’opportunità di fuga. Non si riesce ad evincere dove nasce l’ipotesi clone. Bonney nasce (all’incirca) 24 anni prima della partenza di Luffy, la rivoluzione due anni dopo.

Orso a nove anni era già così in gamba (vignette finali) da estrarre il dolore dai bambini (quindi qualcosa di metafisico), ma solo dopo la cattura della Marina VP gli chiede se può estrarre un ricordo. E’ veramente arduo capire come sia andata.

Ma la semplice teoria Ginny moglie e madre a me andrebbe benissimo, rientra nell’ottica di Orso che intende proteggere l’unica cosa che gli è rimasta, ossia Bonney. Sarebbe bellissimo se Orso arrivasse ad Egghead e conoscesse finalmente il vettore di Nika.

Una cosa è certa, la rivoluzione ha radici profonde, nasce dal fallimento dei Gorosei, cosa hanno trovato nella chiesa i ragazzi? Orso ha trovato sicuramente lì la sua Bibbia, e non solo. Il buon Ivankov…

… è lì che ha trovato la Genesi.

Quindi la distruzione di Imu è arrivata fin dove poteva, madornale errore (cit).

Prima di definire i capitoli transitivi: magari leggiamoli bene prima. Ma non è un vostro problema, vero vecchi cuori?

Esiste un’ipotesi pregevole in merito la chiesa e il culto. Godetevi il video del Re, volete ridere? E’ un’ottica molto antecedente al capitolo corrente, a voi il link!

In conclusione, so che ogni fan di OP è rimasto commosso dalle vignette in chiusura, sono semplici. Semplici come il più basilare dei diritti umani: nascere liberi. Fa risaltare le empietà del governo mondiale, l’eco dei cento anni di buio, il vuoto siderale della supremazia dei celesti, che lascia sconcertati, azzerando coscienze e sentimenti.

Les Misérables

Spero di avervi intrattenuti, dato spunti su cui riflettere, magari strappato una risata.

Ora bisogna capire: come un animo gentile sia diventato un tiranno.

Il 1096 prosegue la critica alla società di certe epoche e alla disparità tra classi sociali. Jinny, Ivankov e Orso, sono loro ‘Les Misérables‘. La loro ribellione contro i Draghi Celesti, il furto simbolico dei Frutti del Diavolo e la ricerca di una vita tranquilla riecheggiano i temi di redenzione e libertà di Hugo. In un tableau finale commovente, Orso e Jinny, come moderni Valjean e Cosette, trovano la pace dopo una vita di oppressione. Un’epopea di fuga e rinascita, intrecciata con la trama senza tempo della lotta per la libertà.

Godiamoci il viaggio, genti

I can’t escape myself
So many times I’ve lied
But there’s still rage inside
Somebody get me through this nightmare

– Three Days Grace, Animal I have become

Cenere

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