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One Piece 1077: il silenzio dei colpevoli, Shaka di Schrödinger, Swinburne

del pirata Stefano 'Cenere' Potì

‘L’ammutinamento, era chiaro, incombeva su di noi come una nuvola temporalesca.’

– Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro

Ritmo ternario.

Salve genti, nuova analisi, capitolo 1077: Fandango.

E si, a parte il climax finale, questo capitolo non gode di momenti particolarmente tesi o catarsi di trama; come il celebre ballo, Egghead ha un tempo bipartito, oscilla da un moto (ed un ritmo) decisamente calmo e descrittivo, a guizzi (e ritmi) più intensi e veloci.

Ciò non significa che questo capitolo sia privo di una certa mole di informazioni. E indizi su cui riflettere. Anzi.

È il momento dell’Elzeviro

Cuore di Tethered

Anzitutto, che Conrad mi perdoni per aver parafrasato il capolavoro Cuore di Tenebra. Detto ciò.

Il 1077 è un capitolo fisiologico.

E svolge – dannatamente bene – il suo lavoro. A partire dalla mini-avventura, o meglio, le mini-avventure. Ebbene si, possiamo parlare di tridimensionalità. Perché? Per il fatto che (esattamente come il ritmo ternario del Fandango) si stanno basando su tre tempi distinti: il passato, eventi di poco antecedenti i fatti, la linea temporale orizzontale. Sono esplicative, guardate, l’inizio flashback MADS

E la conclusione

Il tutto ambientato (idealmente) pochi mesi prima della linea temporale corrente.

Da qui, due conclusioni:

  • il titolo del 1077 si riferisce a Zoro, ma misteriosamente calza a pennello per la cover story
  • le mini-avventure (si spera, eh) hanno preso la piega della narrativa in parallelo

Dove si firma la petizione? Perché se rimanessero tali per tutto l’arco finale: la vergherei con nome e cognome. Calmi, buoni. No. Non per misteri e storie determinanti, quelli che meritano di essere narrati nel manga. Ma per fatti collaterali importanti, tipo le origini di Vegapunk, che appunto viene trattato con dovizia di particolari nell’opera stessa. State pur certi che non mi riferisco minimamente ai Rocks, God Valley e compagnia cantante.

Abbiamo contestualizzato Pudding, tracciato i movimenti di Aokiji, introdotto la figura di Stussy. Conoscendo storie precluseci per decenni. Se Oda sensei dovesse raccontarci tutto, ma proprio tutto, in quasi trent’anni di narrazione e più di mille personaggi: non avremo il finale, non per il prossimo decennio, almeno.

Quindi non critico chi (come me) freme per conoscere segreti attesi da ventisei anni. Il problema è un altro, la singolarità. Diciamoci la verità, varie parti di Dressrosa, di Wano, di WCI… sono state infernali, pesantissime da leggere. Si, ma singolarmente. Rileggendo di fila quelle stesse saghe: scorrono che è un piacere. Senza contare che l’autore ha adeguato lo stile per l’arco finale, miscelando (volutamente) capitoli pregni di risvolti e rivelazioni venate di argento vivo.

Il punto è semplice, il senso di frustrazione nasce dall’hype stesso. Croce e delizia, vero Vecchi Cuori?

Teoricamente, dovrebbe essere iniziato il Volume 107, quindi, se mettiamo insieme:

  • la conclusione e sviluppi di Egghead
  • l’impatto della Marina e la mossa (storicamente inedita) di Saturn
  • l’incipit di Elbaph e le strategie di Teach e Shanks
  • il burattinaio che muove i fili nel Labo Phase
  • la tragedia in parallelo tra Orso e Bonney

Oda non può fisicamente racchiudere tutto questo: in 19 pagine alla settimana. Solo per Orso ci sarà uno spaccato totalmente inedito. Che parla della società dei Tenryūbito, un evento assoluto sotto qualsiasi punto di vista. Forse, l’esperienza futuristica di Egghead introduce (plausibilmente) la dissacrazione di una falsa èlite basata sulla borghesia classista , la distruzione dello specchio di un’aristocrazia folle, figlia di una società meschina che non chiede più nulla alla giustizia.

Quindi del 1077 c’è molto di cui parlare: dall’esito del destino di VP, da cui il collegamento tra GM ed Elbaph, l’evoluzione (e involuzione) di alcuni personaggi, i determinanti aggiornamenti sui Seraphim, gli inquietanti dettagli sulla natura del tradimento.

Lo spettro di Ohara.

Esattamente come in Cuore di Tenebra, è la storia di una navigazione, con al timone il cinismo umano, ai remi il totale mistero, di vedetta un oscurissimo riferimento all’imperialismo. Quindi, come il satellite Tethered, se ne si perde il filo (il concatenarsi degli eventi)… poi non lo si può più riprendere.

Ecco perché ogni ternario non può essere una catarsi di trama. Sono esattamente questi capitoli ricchi di elementi: che ci faranno esaltare come faine nei climax più esaltanti. l’aggettivo in questione non è perfetto, bensì necessario.

Signore, signori: capitolo 1077…

Lo spirito dei tempi

‘Puoi uccidere il corpo, signor Hands, ma non lo spirito.’

Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro

Ohara, Shanks, lo Shonen.

Se mi domandaste che cos’è il genere Shonen vi risponderei in un solo modo: One Piece. Il sunto su Ohara fa storcere il naso a chi lo legge da vent’anni, ok, ma io lo trovo comunque in linea, non è una gara a chi ce l’ha più lungo. Molto semplicemente, è funzionale:

  • si pensa anche ai lettori che hanno approcciato recentemente, invogliando a recuperare
  • se Oda avesse preso più di una vignetta per parlare di Ohara? Immaginate la scena

Lettore di spoiler: in nome di Iddio! Oda è alla frutta! Sta allungando il brodo, se scrivessi io…

Non riesco a scrivere la conclusione della frase: scoppio ogni volta a ridere.

Quindi, una vignetta ci sta. Peraltro ha elementi straordinari, ci ricorda la situazione attuale rispetto i fatti di allora:

  • la Marina scissa dal Governo pt 1, l’anima rivoluzionaria (Saul)
  • il gap generazionale (e culturale) tra pirati, sottolineato da Silvers (Robin)
  • i rivoli di un fiume in piena, alla ricerca della verità, gli studiosi di Ohara (Clover-boy, Olvia-girl)
  • la Marina scissa dal Governo pt 2, ma che bussa alla porta della S.w.o.r.d. (Kuzan)
  • e… l’Albero della Conoscenza?

Si certo, bello sfondo, caratteristico. Ma, a me fa venire in mente un dettaglio (che dettaglio non è). Il GM ha deciso di cancellare VP, la decisione è ricordata proprio da Sentomaru. In che modo i mugi dovrebbero decidere di fare rotta verso Elbaph? Il retaggio degli archeologi di Ohara, i libri. Ecco come queste due isole sono collegate, regge in vari scenari:

  • se uccidessero VP: l’unica memoria rimasta sarebbe quella dei libri, vedremmo una Robin determinata (all’ennesima potenza) pur di ereditarla. Appoggiata da un Usopp fremente, peraltro
  • se rimanesse in vita: non cambia niente, Robin e Usopp farebbero le stesse scelte

I libri sono la ragione logica per puntare ad Elbaph, detto da Sentomaru che conferma la cancellazione di VP: aumenta notevolmente questa possibilità.

Ma, non v’è certezza. Mai. Perché non siamo più in rotta per Wano, tutti coesi e decisi a buttar giù un imperatore. Droppare One Piece ora… è folle: perché si sta per scatenare un vespaio. Pensiamo a Shanks, vuole i PG di Kid per l’ubicazione? La conosce già, e assottiglia il gregge per fare strada a Nika-Luffy? (io propendo per questa). Chissene. Non dei risvolti narrativi, intendiamoci. Ma delle sfumature, a prescindere dagli intenti del Rosso, per avere le copie necessarie: Teach e Shanks devono fronteggiarsi. E, se si verificano determinate circostanze… non si farebbe rotta verso Elbaph ma bensì Hachinosu.

O magari fan tutti rotta verso Elbaph, quantomeno i Mugi, perché Shanks aveva detto: cosa vuole questo? Proprio ora che stavo per salpare. Ad ogni modo.

Ohara è viva nella memoria, e mi sento già elettrizzato, se solo penso a quel che avrà da dire Saul: un gigante che ha ereditato lo spirito degli archeologi.

Il più alto concentrato di emozioni a memoria di lettore: sta arrivando.

Bushidoo

No, non ho scritto male. È intenzionale. Un intenzionale gioco di parole tra: la nobile dottrina samurai e Scooby-Doo. Dedichiamo un breve paragrafo a Zoro, ci sta.

Scherzi a parte, è innegabile, l’atmosfera è permeata dalle atmosfere grottesche ed esilaranti alla Scooby-Doo. Zoro è indifendibile (e calcolate che è il mio secondo preferito), ma, nel senso di spassosissimo. Guardiamo in prospettiva, lo spadaccino viene destato da quello che definisce il suo riposino. Conoscendolo, è pieno di Sakè fino alle pupille. Un guerriero la cui logica è quella di Wolverine: sei sulla mia strada, ora ti faccio a fette. Un mix tra Gatsu di Berserk e Kenpachi Zaraki di Bleach. Si, soventemente Zoro fa ragionamenti complessi, se si parla di Arte della spada rasenta la filosofia. Ma, non è questo il caso.

Non è assolutamente questo il caso.

Se i lunaria avessero un solo tratto specifico, capirei. Sono scoppiato letteralmente a ridere. Comunque, è un grandissimo piacerebbe sentirlo urlare: Ittōryū Iai, Shishi Sonson. Una tecnica (ricordiamo) realmente ispirata allo Iaijutsu (居合術). Difatti la completa rinfoderando la Katana. Lo Iaijutsu è tipico del Bushidō, è l’arte di estrarre, colpire, rinfoderare: con un unico fluido movimento. Splendido, è sempre emozionante questa tecnica.

Ma, Egghead si tinge nuovamente di Dark. In uno degli ultimi articoli parlavo proprio di King e la sperimentazione umana, ricordate? Beh… osservate

Ora ripensate alle parole di Shaka deve essere Arbel, è sicuramente la cavia scappata da… Come scrissi già, uno scienziato deve essere integerrimo. Ma, le condizioni di Arbel, la parola cavia.

Si sta riferendo ad un essere umano.

Agghiacciante, non può esserci vera malvagità nei satelliti o VP? Qui la scienza ha ridotto ai minimi termini l’etica: quindi si.

Ho definito, fin dal principio, Egghead una saga basata sulla moralità. E continua a stupirmi. Questo capitolo ripete diverse situazioni, non è mirabolante: si. Ma, la bellezza è nei dettagli. Sicuro come l’oro.

Quindi vi ricordo la Fatal, stasera alle 21.00.
Se volete approfondire ulteriormente e fare le vostre domande, vi lascio il link!

https://m.twitch.tv/bikeandraft?desktop-redirect=true

La bussola morale

‘Dicono che la vigliaccheria sia contagiosa; ma l’argomentazione è, d’altra parte, un grande incoraggiatore.’

– Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro

Nami da antologia.

Perché il letmotiv oggi è Stevenson? Semplice. È una delle grandi ispirazioni di Oda sensei, e qui si parla di rotte marine e morali. Combinazione perfetta.

Lucci e Kaku hanno subito una piccola involuzione, Kaku più assetato di sangue, Lucci più remissivo. È un fatto. Spero sinceramente in una evoluzione più degna, sono personaggi fighi. Nami e Sanji volano.

Nami (incoraggiata dal dialogo con Zeus) attacca un Seraphim. Lo scrivo da sempre.

Nami è la bussola morale dei Mugi.

L’empatia più fulgida della ciurma:

  • sacrifica l’adolescenza per il suo villaggio
  • è la prima a capire Vivi
  • non abbandona i bimbi di PH
  • affida la sua vita a Luffy senza battere ciglio
  • fa da sorella maggiore a Tama

E tante altre. Ora gronda anche cazzimma a secchiate. A Wano – quando ferirono Tama – sembrava Naruto vs Orochimaru sul ponte. La Nami a nove code. Ha apertamente detto a Ulti Non Kaido! Luffy diventerà il Re dei pirati!

E ora questa scena, dubbiosa per la natura infantile: trova il coraggio e attacca. Miglior evoluzione Mugi? Nami 100/100.

Sanji in splendida forma. Zeff riderebbe come un pazzo, saranno anche gag, ma ricordate gli ideali del cuoco

Sanji – perché mi aiuti?

Zeff – io e te abbiamo lo stesso sogno

Mica pizze e fichi. Si parlava del suo sopracciglio, ho notato anche io la forma, diversi utenti hanno esultato per l’incremento (possibile) di capacità, altri hanno paura latente che cambi la personalità. Io terrei a mente i suoi ideali.

Ci saranno momenti di crisi e guai seri, si, ma propendo per Sanji che vince il tratto genetico predominante, Sanji che poeticamente: prende a calci anche il proprio destino.

Infiliamoci anche Usopp, illazione carpiata con doppio avvitamento. È molto interessato all’arma di Lilith, glielo vogliamo dare un Power-up anche a lui? Van Augur è un cecchino infallibile che si teletrasporta. Lo combattiamo con muschi e licheni? Ma anche no. Un’arma, a lunga gittata, con caratteristiche da algamatolite, mmmh… si. Sarebbe figa. E non per forza con bolle, si sparano chiodi, di algamatolite.

Quindi mira infallibile e teletrasporto, e Ambizione della percezione (Dressrosa) e arma che blocca i fruttati.

Dove si firma?

Nel buio

‘Devi permettermi di seguire la mia strada oscura.’

R.L. Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekill e mister Hyde

Questo paragrafo è una riflessione di contorno. Per Boa e Saturn. È interessante direi. Perché in parallelo si stanno muovendo Teach e il GM.

Anzitutto, punto sui Seraphim. Il green blood ha gli stessi deficit dei frutti. Eccellente, o si rasentava l’over power. Il punto determinante è capire se ha un limite.

Per Boa, il suo potere non è incentrato sulla lussuria, ma sulle semplici emozioni. Che riscoprono quindi una vasta gamma, ma sempre positive. Lei è Kawaii. Dolce, graziosa, pucciosa. Esiste un tratto determinante, lì fuori c’è Teach, l’alfiere dell’oscurità. Una volta arato Law, sarà interessante la sua mossa, perché non mi esce dalla mente:

  • perché volere un potere Kawaii, proprio lui?
  • se il green blood – da un punto di vista genetico – si mischia al DNA quindi all’organismo. C’è anche Boa Kawaii, nevvero? E Teach lo sa perfettamente. Si sono raddoppiate le sue possibilità di avere quel potere?

Ora Saturn-boy. Andiamo per gradi e vediamo di capire, almeno dare plausibilità.

E lì per parlare o recuperare, perdere Egghead, Seraphim e invenzioni sarebbe un danno incalcolabile, si. E allora, perché?

  • perché hanno distrutto Lulusia (che gli tributava fior di quattrini) senza battere ciglio?
  • perché hanno già (da tempo) autorizzato e ordinato l’eliminazione di Vegapunk? Se lo chiede perfino Lucci

Io rivendico la mia speranza: il discorso fatto da Shanks ai Cinque Anziani su un certo pirata. Una ragione meramente narrativa.

Senza parlare dell’elefante nella stanza, siamo in ambiente fantasy, quindi parliamo in ottica soprannaturale; diamo per buono che il frutto di Luffy abbia coscienza, che abbia scelto di tenere alla larga il GM e farsi mangiare dal pirata. Se Imu-sama conserva il cappello gigante… perché non danno la caccia ai Ponegliff e buonanotte al secchio?

Nessuna coordinata = nessuno arriva a Laughtale.

Mi conoscete. Non voglio avere ragione, chissenefrega, io voglio sapere. Se Shanks si è attivato vedendo Nika. Perché non bloccare tutto a monte, impedendo a chiunque e per sempre di raggiungere il Vaso di Pandora?

Ci sono due possibilità, una più crazy dell’altra:

  • ci scherziamo su, ma invece il GM ha sottovalutato le circostanze per 800 anni, e allora si, sarebbe una ragione oltremodo superficiale e un mezzo scam
  • per ragioni a noi precluse, come Shanks vuole usare Luffy come chiave… lo vuole anche Im-Sama

Distrugge isole dove magari una persona sapeva qualcosa, ordina di uccidere la mente più preziosa del pianeta, tiene in pugno tutti. E non cerchi di prendere delle pietre che non cercano neanche di sfuggire? Forse, solo forse, bisogna accarezzare l’idea che anche l’eminenza grigia voglia mettere in moto qualcosa.

Il silenzio dei colpevoli.

È una visione in controtendenza, pazza. Ma metterebbe tutto in discussione. Anticiperebbe, con lucidità annichilente, tutto.

Cui prodest?

‘ “Ancora un passo, signor Hands, dissi, e vi faccio saltare le cervella! I morti non mordono, lo sai”, aggiunsi con una risatina.’

– Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro

Cui prodest? (a chi giova?)

È questo l’elemento che manca. A chi giova questa serie di eventi? A meno che Oda non cambi regia (capacissimo) nel prossimo capitolo si saprà. Ci sono casi disparati, diamo almeno plausibilità:

  • alcuni killer storici dicono di ispirarsi ad ideali, come la libertà. Potremmo aprire una diatriba da Ceausescu a Giulio Cesare
  • a volte la vittima non rappresenta un ideale dispotico. Ma un potere: di cui non si vuole riconoscere l’autorità

Esiste però un denominatore comune, prima di conoscere i motivi, hanno risvolti oscuri, sono avvolti dal mistero. Da scrittore il motivo è palese, qualcuno è deciso a restare nell’anonimato, e riesce (finora) a trarre vantaggio:

  • dall’omicidio che vuole effettuare
  • e dal clima di sospetto (e incertezza) che genererà

Recap satelliti:

  • Shaka, pum pum! (sarà poi vero? Leggete la frase di Atlas, più avanti)
  • Yoke, pietrificata
  • Pithagoras, disperso
  • Edison, in corto circuito
  • Lilith, pietrificata
  • Altas, con i Mugi

A parte elementi esterni di trama. Nel capitolo non compaiono né Stussy né Atlas. Visto lo sguardo di VP? Trasecola. Plausibile il triplo gioco di Stussy, aimé. Io non lo gradirei, preferirei fosse di giusti ideali. Però regge, perché:

  • non sappiamo niente di lei, può avere mille ragioni
  • non ha né ucciso, né reso inabili al combattimento Kaku e Lucci
  • la più spietata, il Frontier Dome. Come disabiliti una barriera simile e ti avvicini al tuo bersaglio, senza destare sospetti?

Ma ripeto, spero vivamente in una scelta diversa.

E poi c’è lei, Atlas. Vi riporto due stralci dei miei articoli precedenti, perché mi ronza per la testa da settimane.

Articolo sul 1075

Articolo sul 1076

Atlas (sicuramente non vuol dire niente) è l’unica che pronuncia queste frasi. Manca il movente, assolutamente si. Ma, mi hanno fatto drizzare le orecchie nelle scorse settimane, volevo condividerle con voi. Staremo a vedere se ci spiega l’arcano, sarebbe ora, diamine.

Serve sicuramente un refresh, una visione lineare per dare logica e contesti. Vi linko il video del Re. Contiene una ricostruzione precisa come un metronomo. E, la parola più bella in relazione a questo ginepraio: plausibilità.

Una garanzia. A voi il link!

Swinburne

Spero di avervi intrattenuto, strappato una risata e… fatto riflettere. Alcune situazioni erano inalterate in questo capitolo, ma si evince il desiderio di: fare rotta verso nuove soluzioni. Spingersi oltre.

L’autore non vuol dare particolari insegnamenti. Non direttamente.

Ciò nonostante, Egghead mi sta impressionando. Nei suoi toni variati dall’arguzia alla bizzarria, la tenerezza e la ferocia, passando dal gusto del ridicolo alla pietà. Una visione malinconica e ironica dell’avventura stessa.

Godiamoci il viaggio, genti

‘Il clima, i viaggi, l’apparire delle terre all’aurora. Temporali e risacche, nuovi approdi boscosi, le isole che spuntano dai banchi di nebbie mattutine.

Tutta la storia della mia vita: è per me più bella di qualsiasi poema’

– lettera di Stevenson al fraterno amico Swinburne, 1889

Cenere

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