‘C’è qualcosa di marcio nello stato della Danimarca.’
– William Shakespeare, Amleto
L’urlo della psiche.
Salve genti, nuova analisi, capitolo 1071: la quiete prima della tempesta.
E si parla veramente di tempesta, ero convinto che il capitolo uscisse il 6 gennaio, è periodo di festa, ci sono mille impegni, quindi? È venerdì notte e sto scrivendo, ma, ho preso un impegno come creator, quindi: sarò puntuale genti (grazie per sostegno sempre maggiore: vecchi cuori).
Io… non lo so. Non so se un capitolo simile – vista la struttura – sia una casualità, ma sembra il modo perfetto per iniziare con un hype esagerato il nuovo anno, vediamone il motivo, come di consueto, nell’Elzeviro
Ignoratio elenchi
Il capitolo – di per se – ha dei risvolti terribilmente affascinanti, si, ma è di fatto una transizione, un perfetto anello di congiunzione per una serie di climax futuri. Perché? Nello specifico, non rivela niente. Anzi, mette in dubbio una serie di conseguenze (finora plausibili) inducendo all’errore logico.
Il nuovo anno di One Piece naviga totalmente nelle acque del mare chiamato ignoratio elenchi, in cui nuotano le aringhe rosse, in poche parole? È totalmente dedito al depistaggio dei lettori. In maniera assoluta.
Se mi leggete da tempo, sapete esattamente di cosa parlo, altrimenti, ho spiegato varie tecniche letterarie(volte a depistare, demarcare, calibrare) negli articoli precedenti, se vorrete approfondire genti.
Ora.
Ricordate la conclusione della mia precedente analisi?
Beh, il quinto quarto c’è stato. Eccome, se c’è stato.
Solo, in modo ancora più spettacolare e imprevedibile. Perché, la presenza di una certa Dramatis personae (quella al telefono con Vegapunk) crea ulteriori risvolti, così come la reale destinazione di Orso. Per non parlare dell’entrata in scena di Garp.
La citazione iniziale? Da diverso tempo vi sottolineo che Egghead è una saga basata sulla moralità, beh, la vicenda di Orso e diversi frangenti dell’arco narrativo… sono tra le fasi più shakespeariane di One Piece. Vuoi per l’alternanza dei toni comici e burleschi a quelli tragici (vero marchio di fabbrica de Il Bardo). Per non parlare dei vari, sfiziosi, parallelismi con l’Amleto. L’opera più pessimista di Shakespeare, che esprime vari concetti, per esempio: cercare di trasmettere un messaggio positivo in un mondo decaduto, laddove però, la realtà spesso non riesce a corrispondere all’ideale. E questo senza neanche menzionare il dualismo della natura umana, se non l’utilità della vendetta.
Ne manterremo l’alone durante la stesura dellarticolo. Sono elettrizzato. Ma, tenete a mente una cosa. Come creator sono tenuto a tenere presente le sfaccettature dell’autore, analizzare tecnica, ritmo, universo immaginifico. Ok. Ma leggo One Piece seguendo un consiglio di Oda di una vecchissima SBS
‘bisognerebbe leggere One Piece come se io non esistessi’
Credo sia il consiglio più bello che potesse darci.
Non esiste simbologia assoluta, dialettica trasversale. Come i chiaroscuri della vita, l’essenza di One Piece è quella di qualsiasi shonen, dove il buio e la luce sono complementari. Si fondono e confondono. Ognuno di essi contende una piccola parte dell’altro. Qui in particolare, abbiamo una serie di sub-plots in cui danzano personaggi bizzarri ed inquietanti, sulle note di uno splendido inno alla rivolta.
Signore, signori: capitolo 1071…
B per Vendetta
‘Il palazzo è un simbolo, come lo è l’atto di distruggerlo, sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli’
– V per Vendetta
Quindi, si dicev… eh, come prego? Perché ho citato V per Vendetta se il leit motiv dell’articolo è Shakespeare?
Ah, scherzavate. Non mi fate preoccupare. Ordunque…
Cambio scena, siamo a Red Port, le falde di Mary Geoise.
Stupore e delizia. Sconcerto e inebrio. Vedere Bartolomew tornare qui mi ha trasmesso delle emozioni profonde. Tali da farmi proferire una frase ad alta voce. Parole dense, una prosa libera dell’anima: ma che ca**o...
Scusate.
Scherzi a parte, sono poche vignette, ma pregne di significato, perché fanno il paio con due dettagli, e anche importanti
- le parole di Vegapunk rivolte a Bonney, in merito al tiranno
- le azioni compiute dai rivoluzionari
Normalmente seguo la cronologia del capitolo, ma non ha senso tenere separate queste considerazioni, sono un aspetto unico.
Orso può essere lì per mille ragioni, ma non per caso. Ci sono due interrogativi:
- quanto corrisponde a verità ciò che sappiamo del Nikyu Nikyu no Mi?
- e, più importante, Orso ha almeno una scintilla di coscienza, o è totalmente macchina?
Si propende per la seconda, in linea ideale, andiamo per gradi. Da ciò che sappiamo il Nikyu Nikyu è in grado di far viaggiare il soggetto in tutto il mondo, volando (per tre giorni e tre notti) protetto da una bolla d’aria, che svanisce non appena si giunge a destinazione. Luffy per esempio, viaggia in stato semi-cosciente – addirittura addormentandosi – per poi adagiarsi al terreno in sicurezza, come tutti i mugi. Per carità, Luffy stesso non si adagia come una piuma, è una bella botta. Ma viene parata palesemente dal cuscinetto d’aria. Per logica: Nami o Chopper non sopravvivrebbero mai ad un impatto con il cemento, come quello di Orso.
Che poi, ha pure sfiga. Se notate lui è abbastanza integro, ma si rialza sanguinante e mezzo rovinato. E ti credo. Il cuscinetto d’aria attutisce contro la RL, poi Orso si scartavetra malamente al suolo. A questo povero Cristo non ne va bene una.
Ma Orso è un monolite, si rialza, non si estrae neanche il dolore e la stanchezza con il frutto, e guarda subito il suo obiettivo. Esattamente come Luffy fece bruciare la bandiera a EL, esattamente come Sabo che distrusse l’artiglio del Draghi Celesti. La scena è emblematica.
Richiama l’atto di distruggere un simbolo.
Ovviamente non è lì per distruggere un muro. Come Fisher Tiger, come il robot del Regno Antico 200 anni prima: lui è lì per scalare, per raggiungere qualcosa o qualcuno a Mary Geoise, la culla del marcio. Saltiamo a piè pari un rientro come ordine programmato. Un protocollo eseguito casomai la creazione venisse trafugata. Sarebbe poco di impatto, per niente edificante, vanificherebbe tutte le azioni dei Rivoluzionari. Lo so, avete ragione: in One Piece tutto è possibile. Ma, il mio cuore ha una speranza, ossia, che in un modo o nell’altro… Orso sia lì per presentare il conto.
Qui c’è un punto molto delicato. Un tratto che va considerato necessariamente: ciò che VP deve dare e dire a Bonney.
Guardate qui
Dalla mia analisi del capitolo 1067.
Esiste una sola certezza: non conosciamo il passato Orso, i crimini di cui si è macchiato, i gesti nobili che ha compiuto, o magari… le colpe che si è attribuito. Quando teorizzo lo faccio su basi attendibili. Quindi non offenderò nessuno speculando sul niente. Illustrerò il pensiero di un lettore ventennale di One Piece.
Partendo dal presupposto che gli eventi possono prendere qualsiasi piega, quello di Orso sembra un addio. Già progettato anni prima, peraltro. VP lo dice a lettere chiarissime non può, ed esiste un motivo specifico.
Le ragioni possono essere disparate:
- essendo stato in parte tiranno, potrebbe essere una catarsi di Orso, sotto tanti aspetti. Una redenzione
- un processo irreversibile, attuato per guadagnare la fiducia del Governo Mondiale, l’unica maniera per far attuare la vendetta a lungo termine del sovrano-pirata. Se sono una marionetta, come potrei agire contro di te?
O magari, un sacrificio imposto per salvare qualcuno.
Per questo parlavo di eutanasia cybernetica, probabilmente VP deve consegnare il testamento spirituale di Orso. L’origine delle sue ragioni e la semplice verità dietro le sue azioni.
‘È nella mia memoria chiusa a chiave, e tu stesso ne custodirai la chiave.’
– William Shakespeare, Amleto
Se VP ha un’inclinazione pirandelliana alla Uno, nessuno e Centomila, Orso si avvicina a Herman Hesse ne Il Lupo della steppa. Lì dove c’è la semplificazione del protagonista, la spiegazione delle sue motivazioni e contraddizioni. Quando la sua esistenza oscilla fra due poli. La mia personale speranza? Come lettore ventennale? Se Shanks ha scommesso un braccio, chi lo sa, forse Orso ha dato tutto se stesso, per scommettere su una nuova era.
Perché stiamo leggendo più di una storia. Anche quella di Orso. Vedremo se la risoluzione della crisi sarà il superamento del suo destino. Difficile l’acquisizione della sua umanità, dell’identità frammentata.
Vedremo. Se almeno la conoscenza del suo passato… significherà liberarlo, restituirlo alla vita.
Almeno, moralmente.
‘Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.’
– V per Vendetta, V cita William Shakespeare, La dodicesima notte
Me, me stesso ed io
‘Questa è l’estasi stessa dell’amore, la cui violenta proprietà si ordisce e conduce la volontà ad imprese disperate.’
– William Shakespeare, Amleto
Questa parte del capitolo è uno spasso, e tira un paio di legnate: di quelle buone.
La vignetta che presenta tutti i VP è una delizia, in fatto di personalità è un cubo di Rub… mmmh, macché Ernő Rubik, questo è il cubo di Kubrick! Follia e genio insomma. La vignetta, come dicevo, l’ho amata subito, perché quelle riportate sono si frasi funzionali, ma disegnate tutte insieme per sottolineare lo stridere e le priorità di un unica personalità.
Serve a dare bellezza e netto contrasto, in ordine:
- Lilith (meravigliosa in tutto il capitolo) ha sete di guerra
- Pytgagoras non riesce ad analizzare la reazione di 02, ed è perplesso
- VP è oggettivo e risoluto
- Yoke, in piena finzione biologica, è ilare
- Shaka è moderato, ma pragmatico
- Edison se ne esce con un nuova tecnologia
È proprio Edi a fare notare l’utilità fine a se stessa della vignetta, gli altri – a grandi linee – sono immersi nella situazione, Edi dice qualcosa completamente fuori dal coro. Molto, molto divertente.
È spassoso vedere dall’esterno… la confusione dello stesso individuo. Shaka e Lilith sono agli antipodi, difatti vengono disegnati con VP in mezzo, non è un caso. Lilith vuole vendicarsi per Atlas, Shaka stabilisce la priorità assoluta, i corpi satelliti devono salvare quello principale: anche a costo della vita.
La dedizione contro la beffardigia, la serietà contro l’imbruttenza. Sapete già da che parte sta il mio cuore, genti, lo sapete fin troppo bene direi.
VP stesso è perplesso, aggiungendo vari ma… ma…, ho fatto le più matte risate nella conclusione del dialogo che, non edulcorato, si conclude così
Lilith – va bene, ok, ma lo sai che mi stai sulle balle, eh? Shaka – mi sta bene
Ad ogni modo, er fralloppone, buzzicone e er fracicone: stabiliscono le linee guida. E qui viene il bello. Prevedo terremoti sul web.
Allora, inutile che vi spieghi la dinamica di una scena che avete letto, andiamo alla ciccia, la suddetta Dramatis personae:
- ha poco o nessun senso sia un nuovo personaggio, l’avrebbe fatto vedere. La frase di Edi lo esclude ulteriormente. Se il GM viene a sapere di questa persona: gli darà la caccia per sempre
- questa eminenza grigia non è un/a pinco pallino qualunque, se può schiacciare da se tutto il CP-0: gronda forza a secchiate
- si riferisce a VP dicendo aspettavo un tuo ordine, non di essere chiamato in causa o entrare in azione
Facciamola semplice: può essere praticamente chiunque, vista l’ampia rosa di personaggi validi.
Buttiamola sul poetico, occhio, la sto letteralmente sparando in orbita: Gaban-boy. Non ci vedo nessun collegamento, nessuna logica. Dico che (se ben contestualizzato, in un ambiente scientifico) l’idea non sarebbe così folle. Recententemente abbiamo visto anche una precisazione, ricordate la battaglia fra le ciurme Gold-Baffibianchi? Ricordate quando Roger flexa? E va a tirare a Oden la nota pizza del Re dei pirati? Ecco. Supera di volata Silvers e Gaban. Quasi a ricordare, riportare in auge il concetto: quei due erano le sue ali.
Pro – sarebbe bello che il viaggio sia stato inaugurato da Silvers, mentore di Luffy. Gaban potrebbe richiamare un concetto, quello di trovare la propria verità, essendo a conoscenza di tutto e: avendo disegnato di suo pugno la mappa per Laugh Tale.
Contro – come il Re, spero che Morgans sia Gaban, per un solo motivo: per una cosa così fine e beffarda potrei impazzire. Credetemi.
A proposito!
Puntuale come un’invettiva di Benson: oggi è uscito il video del Re, il capitolo è a ridosso di Capodanno, quindi questo sabato troverete direttamente l’analisi completa del lunedì, dopo le feste si riprende il consueto palinsesto.
Sapete già cosa fare genti, quando suona la campanella di YouTube
‘Bussano a quest’ora del mattino, chi sarà mai? ‘Ndiamo a vedeeere…’
– Nico, vecchio cuore assoluto
Vi lascio il link!
I riti di passaggio
‘È ben provato che con un’aria devota e un’azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.’
– William Shakespeare, Amleto
E si, Lucci-boy ha tanti talenti, ma la sua pecca è l’orgoglio. Tale da aggirare la burocrazia con l’ipocrisia. Pur di continuare ad ingaggiare Luffy. La sconfitta gli brucia (comprensibile), e non gli riconosce lo status di Imperatore… solo per gusto personale. Il che conferma le considerazioni fatte nelle settimane precedenti, quelle sulle disparità fra Governo e Marina, Lucci se ne sbatte altamente di Akainu, ergo:
- non conosciamo tutti gli ordini del GM, perché Lucci-boy non metterebbe mai in discussione il privilegio di uccidere legalmente
- le falle tra i due fronti sono incolmabili, e (come dico da settimane) le mosse di Kizaru sarannotuttofuorché scontate, e forse propedeutiche alla tanto agognata scissione
Dietro la maschera del rigore si cela l’ipocrisia, Lucci è fedele solo alla sua sete di sangue.
E il Frontier dome? Chi l’ha disattivato? Riepilogando, è una misura efficace, di tale potenza da stabilire un perimetro di sicurezza inviolabile. Quindi la falla è interna. Tre le ipotesi:
- il misterioso alleato/a è una testa calda, l’ha disattivato per asfaltare le genti
- una delle personalità di VP ha ceduto, avete notato un tratto interessante? I singoli satelliti prendono scelte molto diverse dalla personalità centrale. E questo potrebbe comportare avere paura, o anche una scelta più inquietante. Siete sicuri, in una situazione di emergenza, quale lato del vostro carattere prenderà il sopravvento?
- Karibou se l’è legata al dito, lo scrissi anche in un articolo. Magari essere stato congedato in quel modo, nei pressi della Marina, lo ha fatto incacchiare. È lui è totalmente una canaglia
E qui Kaku fa lo splendido, andando a svegliare il Gatsu di Berserk di One Piece… dal suo riposino. Errore madornale.
Daje, è bello il richiamo agli scontri di EL, ci si guarda indietro, si pensa quante ne abbiamo passate in questo viaggio. Dovrei descrivere qualcosa? Fare tediosi discorsi sulla forza? È perché? L’espressione di Kaku la dice tutta.
Lo sapete, Io non sono mai volutamente volgare, ci scherzo su, l’ironia più efficace non comporta il continuo uso di turpiloquio, anzi. Ma, quanno ce vo, ce vo!
E Kaku sta palesemente pensando: adesso mi i****a con la sabbia. Ho terminato la mia arringa, vostro Onore.
L’affusto umano
‘Signore, nel mio cuore c’era una specie di lotta che… non mi lasciava dormire.’
– William Shakespeare, Amleto
Classi di burocrati, cupidigia ed egoismo, maltrattamenti e privazioni, leve del potere che incoraggiano un mondo crudele e tiranno: che vince costantemente i semplici d’animo. Un nipote marchiato e giustiziato per il retaggio del proprio sangue.
Quanti sonni sereni ha conosciuto Garp, dopo Marineford?
‘Perché chi sopporterebbe le fruste e gli scherni del tempo, L’ingiustizia dell’oppressore, la contumelia dell’uomo orgoglioso, il ritardo della legge?’
– William Shakespeare, Amleto
L’immensa potenza del marine… sta nel suo sorriso.
Quando sbeffeggia Stelly, o non cede alla decadenza del nobili mondiali. Quando ride mangiando biscotti, nonostante sappia quanto siano marci certi ambienti, o subisce percosse e insulti pur di alleviare la sofferenza altrui. Mentre infila le dita nel naso come un bimbo o è preda di narcolessia. Quando rivela un carattere d’acciaio, crescendo il figlio del proprio rivale ed amico. Questo è Garp.
Divisione corazzata in un guanto di velluto.
Scusate la sparata, ma, conosciamo tutti le dinamiche shonen, sappiamo bene che significa plot armor. E le ultime dichiarazioni di Oda sensei? Su una dipartita eccellente? Ce ne sono tanti ma il Pugno narcolettico è uno dei marine più amati, se non il più amato. E se va contro Teach... ma, niente è certo, particolarmente qualcosa che sembra palese.
Di sicuro, non naviga in acque tranquille. Anche perché esiste una parentesi altrettanto terribile. Kobi è un animo nobile, non abbiamo visto la scena. Potrebbe essersi offerto lui stesso come ostaggio, per quietare Teach. Kuzan è sulla scacchiera. E BN che si fida sulla carta di un ex ammiraglio: non esiste né ora né mai. Non bastano di certo le cicatrici di Punk Hazard. La mia ipotesi peggiore? La stilai nell’articolo sul 1059, un certo calcolo matematico delle ipotesi bieche, leggete pure.
Ora, aggiungete Garp all’equazione. Si, e già, escono gli scenari peggiori possibili.
Ma ora, atteniamoci a due cose. Quel sorriso beffardo, e un pugno che finora ha spazzato via tutto. Perché questo mix implica solo una cosa, battaglie shonen con crismi quasi seinen.
Il meglio non è nella certezza, ma agli antipodi.
Essere o non essere
Spero, come sempre, di avervi invitato a riflettere, magari regalandovi una risata, buon anno nuovo genti. Di fisso, vi aspettiamo sui nostri canali, con tutti gli appuntamenti del Bike!
In conclusione, Egghead è un angolo di 360° sulle tematiche di questa storia di pirati. Suo malgrado, narra di un’Alba algida e lontana, il cui emissario è un passato antico e indicibile. In cui Oda si alterna come Giullare e come Bardo, due cantori della medesima personalità bifronte.
Godiamoci il viaggio, genti
‘Resta, illusione: se hai un suono o un uso della voce, parlami.’
– William Shakespeare, Amleto
Cenere